venerdì 8 ottobre 2010





L'ex Assessore Paolo D'Adamo contro l'inceneritore di Silvana Iacobucci.

L'imprenditrice vastese, solo qualche giorno fa, aveva aderito ad Alleanza per Vasto, la compagine politica creata dall'ex vice-sindaco Nicola del Prete per tentare la scalata alla carica di sindaco. E' da notare che, all'interno della stessa formazione politica, milita lo stesso Arch. F.P. D'Adamo di cui, qui di seguito, riportiamo il comunicato.




riceviamo e pubblichiamo.




Il pretesto


Mo che dicisse Ro’! tutte li cill cand e la cella me na da canda? Certo, dico io, bisogna sempre esporre il proprio punto di vista, il proprio modo di vedere le cose. Nondimeno, se non si conoscono gli argomenti si dovrebbe fare attenzione a ciò che si dice e soprattutto bisognerebbe capire “dove si va a parare”. Quella “assassina” di Silvana Iacobucci vuole avvelenarci tutti con un “inceneritore” posto, niente popò di meno ché, nella zona “industriale” di Punta Penna. Io dico: “ma stiamo a scherzà?” Ribadisco: “Stiamo a scherzare?” Ma dove si è visto mai che in un luogo dove operano industrie chimiche e impianti di produzione e stoccaggio di oli combustibili, si possa realizzare una “centrale a biomasse”? E, come da una lettera inviatami dal Comitato “38 luglio” qualche tempo fa, se da questa si sviluppa una scintilla che da fuoco ai serbatoi della Fox Petroli e da questi le fiamme si propagano prima alla vicina Vasto Legno e poi alle industrie chimiche Puccioni, sai che catastrofe? Mica perderemmo solo la squadra di basket Biofox? Se continua così, dove andremo a finire? Non bastano già i danni che abbiamo subito e che continuiamo a subire? La stupenda riserva di Punta d’Erce, della quale, per fortuna, solo in pochi possiamo godere, che guasti ancora subirebbe? E quando il vento del nord dirigerà sulla città le “polveri sottili” prodotte da questa centrale, mescolate a quelle già prodotte dalle altre aziende in funzione, che danno affronteremo? Meno male che la “strega” Iacobucci ha deciso di scendere in politica, così i suoi denigratori ci hanno aperto gli occhi. Se la “scellerata imprenditrice” non avesse fatto quel passo, tutto sarebbe passato in silenzio. Anzi magari qualcuno avrebbe addirittura elogiato il suo operato, evidenziato la bontà dell’operazione, la creazione di posti di lavoro e l’aumento del traffico mercantile nel porto, oltre alla produzione di energia “pulita”.
E’ di oggi la notizia che presto gli inglesi si riscalderanno con la loro “cacca”. No! non è un ritorno al bue e l’asinello. Si utilizzeranno gli escrementi prodotti, per generare gas da riscaldamento. Insomma hanno studiato le “scorregge” ed hanno pensato (eliminando ogni tipo di odore, dice la notizia) di utilizzare quel sistema per produrre energia “pulita”. Il tutto nasce, mi pare di capire, dall’idea di un americano con chiare origini italiane, Matthew Mazzotta, che ha reinterpretato il concetto del processo digestivo dei rifiuti umani e animali. Con questo sistema si ipotizza l’installazione all’interno dei nostri parchi del cosiddetto Digestivo di Metano dove poter gettare il sacchetto contenente gli escrementi del nostro cane. Tale dispositivo è in grado di trasformare tale popò in metano e successivamente utilizzarlo per alimentare i lampioni che assicurano l’illuminazione al parco. Gli Inglesi che in quanto a “grandeur” sono secondi solo ai Fracesi, hanno pensato di più e hanno deciso di utilizzare il sistema per “riscaldare” intere città. Ora chi vuole approfondire, può procedere nella ricerca sul Web. C’è una infinità di siti che parla dell’idea.
Mi chiedo invece se nella “truce” mente della “sciagurata” imprenditrice Iacobucci stia già passando l’idea di costringerci a recarci a fare la “cacca” nel suo stabilimento. Certo dovremo per forza recarci in quel luogo, perché le nostre fogne non sono in grado di permettere il recupero del “prezioso” materiale, a meno che qualche “illuminato politico”, magari la stessa “diabolica” Iacobucci, non decida di potenziare il nostro sistema fognario. Io dal canto mio sono pronto a fornire materia prima in quantità. Tuttavia, dovremmo stabilire un congruo compenso. Se l’energia ha un costo, la materia prima … anche.
A questo punto ribadisco a coloro che da tempo tentano di mandarmi a produrre materia prima gratis: “Non ci riuscirete! Dovete … pagare. Gratis andateci voi”.

giovedì 7 ottobre 2010


SABATO 9 OTTOBRE ORE 16,30
PRESSO RISTORANTE LA TAVERNA
IN VIA SONDRIO (TRAVERSA CORSO GARIBALDI)
A S S E B L E A P U B B L I C A DI
SINISTRA ECOLOGIA e LIBERTA'
IN VISTA DEL CONGRESSO NAZIONALE.

Gli iscritti, i simpatizzanti, gli amici, compagni, .....curiosi etc... sono tutti invitati!!
Passa parola.

Porta Nuova presente alle elezioni comunali del 2011

L'annuncio ufficiale è venuto dallo stesso presidente dell'Associazione civica, Michele Celenza. Pronti ad allearsi con chiunque, al di là di ogni dicotomia destra-sinistra, ma solo sulla base di un forte patto di programma.

dall'Associazione Porta Nuova riceviamo e pubblichiamo.



L’Associazione civica Porta Nuova annuncia la propria partecipazione alle prossime elezioni comunali.

1. Chi siamo. Ci siamo sempre definiti un’associazione di volontariato che opera nel settore della politica. Il nostro scopo è la crescita civile della città. Crescita civile per noi vuol dire la fuoriuscita da una tradizione locale (e non solo locale) di delega, di clientelismo, di sterile protesta o di semplice distacco dalla vita pubblica. Questa crediamo sia la prima emergenza –ancorché non dichiarata- della nostra città. Senza crescita civile è impossibile costruire alcunché di durevole, per quanto bravi e onesti, e di qualsiasi colore siano, gli amministratori.
In otto anni di attività ci siamo battuti perché alcuni presupposti fondativi della democrazia quali l’informazione ai cittadini, la partecipazione diretta, il rispetto della legalità, fossero garantiti non solo a parole. Da qui sono nate quelle che abbiamo chiamato le nostre battaglie –battaglie non antagoniste- di civiltà. Queste ci hanno portato ad affrontare decine di temi, tra i quali: il centro storico, la tutela dell’ambiente, il servizio idrico, la raccolta dei rifiuti, lo Statuto Comunale, i servizi pubblici locali, il Piano Regolatore, il porto turistico, la qualità dell’aria, etc. Ci pare di essere stati una presenza scomoda tanto per il centrosinistra che per il centrodestra.
Di sicuro sconti non ne abbiamo fatti a nessuno.

2. Perché ci presentiamo sulla scena elettorale. La decisione di partecipare alle elezioni, una decisione che molti di noi hanno preso malvolentieri, è un gesto di sfiducia nei confronti del ceto politico locale nel suo insieme. Per anni abbiamo svolto –talvolta insieme ad altre associazioni- un ruolo di intermediari tra cittadini ed istituzioni locali, e insieme di raccordo tra la società dei comuni cittadini e la sua rappresentanza politica organizzata, i partiti. Per quel ruolo non c’è più spazio.
I partiti sono spariti sia in quanto soggetti portatori di idee, di analisi, di proposte, per divenire per lo più delle bande vere e proprie, perfettamente separate dalla società civile e in perenne lotta tra loro. Essendosi in Italia i partiti da sempre sovrapposti alle istituzioni, accade così che le decisioni che contano –in ambito locale non meno che nazionale- siano concertate in circoli ristretti e di solito non istituzionali. Così, nonostante le reiterate dichiarazioni di trasparenza, il confronto pubblico è spesso un confronto di pura facciata, e l’opposizione è tale solo di nome.
La città finisce per essere retta da pochissime persone, secondo logiche note solo a loro. Questo accade anche nella nostra città, ed è questo anzitutto che deve cambiare.

3. Che cosa vogliamo fare. Non è il caso, però, di prendersela con i partiti più di tanto. Il ceto politico locale non è che l’espressione ultima –e non necessariamente deteriore- della vita politica e civile della città. Questa è pervasa, da sempre, da una tradizione plebea di localismo, particolarismo, clientelismo, personalismo, che attraversa tutti gli schieramenti. Questa tradizione è il nostro vero nemico.
La nostra battaglia, prima ancora che politica, è una battaglia civile e culturale per l’affermazione di principi diametralmente opposti: legalità, trasparenza, partecipazione, responsabilità. Parole, si dirà.

4. Come vogliamo farlo. Se queste non vogliono solo restare parole, allora la critica radicale che portiamo non può che sfociare nell’indicazione di un radicale cambiamento di metodo. È difficile, ma non impossibile. Per quest’ultimo alcuni strumenti sono già presenti nella normativa, e basterebbe applicarli; altri si potrebbero facilmente adottare. Non sono strumenti miracolosi, ma sarebbero probabilmente in grado, se gestiti con la necessaria convinzione, di imprimere per davvero una svolta. Stiamo parlando di:
- Bilancio Sociale (Art. 35 dello Statuto Comunale): un documento in cui di anno in anno il Comune rende conto ai cittadini delle politiche e dei servizi resi, mostra i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi dichiarati, preventiva le azioni da intraprendere. Il tutto viene discusso in incontri pubblici con i cittadini. (Uno strumento di stampo sovietico? No. Nel 2004 ne ha redatto un manuale la Presidenza del Consiglio dei Ministri, governo Berlusconi II)
- Inchiesta Pubblica (Art. 11, LR 11/99): una procedura, regolata dalla legge regionale, e definita in un orizzonte temporale certo, volta a “fornire una completa informazione” al pubblico sui progetti di maggiore impatto territoriale e ambientale, “e raccogliere osservazioni, proposte e controproposte al fine di acquisire tutti gli elementi necessari per una decisione ponderata sulla realizzazione dell’intervento”. Con questo strumento progetti quali il PRG (2001) e il PRP (2007) non sarebbero passati, com’è avvenuto, quasi all’insaputa della città.
- Carta dei Servizi (Artt. 10 e 12, LR 23/04; Dpcm 27 gennaio 1994, etc): un documento pubblico, redatto con il concorso delle associazioni dei cittadini e dei consumatori, con il quale i gestori dei servizi pubblici locali (Pulchra, Tessitore, etc.) “assumono nei confronti dell'utente impegni diretti a garantire predeterminati e controllabili livelli di qualità delle prestazioni”; e stabiliscono le relative sanzioni in caso di inadempienza. È uno strumento largamente in uso altrove, ma da noi pressoché ignorato.
- Istituzione di un Ufficio specificamente dedicato ai problemi dei quartieri, che abbia un referente politico, al quale ufficio i cittadini si possano rivolgere singolarmente o in forma associata.
- Istituzione di un Comitato zonale permanente di consultazione e di controllo, composto dagli enti pubblici (Provincia, Comuni del Vastese, ARTA) e dalle associazioni interessate, che tenga d’occhio le numerose criticità ambientali della zona (aria, acqua, elettrosmog, discariche, inceneritori, centrali nucleari, petrolio, etc) e ne riferisca periodicamente alla città.

5. La questione ambientale. Hanno cercato, in questi anni, di farci passare per ambientalisti fanatici. In verità per noi la questione ambientale si riduce al tentativo di impostare un disegno razionale, consapevole e –se possibile- condiviso, di gestione del territorio. Un disegno che subordini l’interesse privato a quello pubblico e non viceversa. Ma per questo è necessario che la città si dia finalmente un orizzonte strategico, e definisca delle priorità. In questa prospettiva va impostata la questione del Parco Nazionale della Costa Teatina. Noi proponiamo che essa venga affrontata secondo le modalità dell’Inchiesta Pubblica di cui al punto precedente.

6. Con chi ci vogliamo alleare. Le proposte esposte ai punti 4 e 5 sono, è evidente, proposte di metodo. Del nostro programma sono quelle che a noi paiono assolutamente prioritarie ed irrinunciabili. Altre ve ne sono, di merito, maturate negli anni, su cui avremo modo di tornare.
Il nostro interlocutore di riferimento, va da sé, è la società civile, cui rivolgiamo qui un caldo appello a partecipare a questa impresa. Invitiamo i cittadini interessati a contattarci, e noi stessi organizzeremo degli incontri con il mondo delle associazioni.
Ma ci rivolgiamo anche agli schieramenti già costituiti in vista della campagna elettorale. E diciamo chiaro che noi siamo disposti ad allearci con chiunque –di sinistra, centro o destra- sia disposto ad accettare pubblicamente le nostre priorità, e a darci le necessarie garanzie. Sempre che alcuno ve ne sia. Altrimenti andremo da soli, o, nel caso, non andremo affatto.

venerdì 27 agosto 2010



Libri di testo: ma costano davvero così tanto?



Come ogni anno riparte la polemica sul costo eccessivo dei libri di testo.

Ma quanto spende un genitore per far studiare un figlio dalla 1^ media e al 5^ superiore?
In questo articolo emerge una lettura "contabile" molto particolare al di là di ogni enfasi propagandistica. Si scopre infatti che l'istruzione base di un uomo o di una donna costa mediamente tanto quanto tre sms al giorno.




Ogni anno si scatena una propaganda demonizzatrice contro le presunte lobbies dei libri di testo, dimenticando quanto invece spendono le famiglie per gli astucci, gli zaini, i diari, i quaderni firmati magari da Corona. E in ogni caso le considerazioni partono da un presupposto falsato: riportare soltanto la somma occorrente per i primi anni di ciclo-studio, dove il costo complessivo è necessariamente maggiore dato che molti volumi hanno durata triennale e dunque vengono utilizzati anche negli anni successivi nonostante la spesa gravi tutta sull'anno di inizio ciclo. Ciò significa che un'analisi seria ed obiettiva deve basarsi sul costo medio nei diversi anni di studio. Se così si procedesse ci si accoregerebbe che per le medie inferiori il costo medio annuo è di € 180.55 vale a dire € 0.49 al giorno, meno del costo di un caffè o, se si preferisce, il costo equivalente di tre messaggi sms (a proposito uno studente quanto spende ogni anno di telefonino?). Mentre nei cinque anni delle superiori si spende mediamente 347.52 annui per il liceo classico (quindi € 0.95 al giorno), 215.77 annui per il Geometra (€ 0.59 al giorno) fino ad arrivare all' Ist.Arte la cui media annua è di € 144.97 (cioè € 0.39 al giorno). Vale a dire che un genitore deve essere disposto a spendere per il proprio figlio, negli otto anni di studio, la somma che oscilla, a seconda della scelta della scuola superiore, tra € 0.72 e € 0. 44 al giorno. A tutto questo si deve aggiungere che per gli studenti meno abbienti il diritto allo studio è garantito dal rimborso comunale, da qui la necessità di fissare dei tetti di spesa per ciascuna classe. A questo punto siamo noi che facciamo una domanda: quali soldi sono meglio spesi, quelli per parlare o sparlare al telefonino, quelli per introitare merendine con acidi grassi o quelli per lo studio e quindi per la cultura? E che dire del lavoro che si cela dietro un testo scolastico dove pedagogisti e metodologisti della didattica spendono quotidianamente la propria intelligenza al fine di rendere sempre più fruibile e assimilabile il sapere che viene offerto ai nostri figli?
Un'ultima considerazione: la generazione dei cinquantenni di oggi, hanno mai sentito i propri genitori imprecare contro il costo eccessivo dei libri di testo? Non crediamo. I nostri genitori sapevano che solo attraverso lo studio e la cultura poteva avvenire quel riscatto sociale tanto agognato, di conseguenza tutte le energie finanziarie della famiglia venivano focalizzate in quella direzione. Oggi, invece, sono pochi a credere che solo attraverso una preparazione solida e seria si possono ricoprire posti di prestigio e di responsabilità all'interno del mondo del lavoro. Oggi, infatti, sempre meno persone credono nell'utilità della scuola poichè molti si lasciano incantare dai nuovi effimeri mestieri, dai nuovi miti, come quello della velina e del calciatore.
Mala tempora currunt!


ESEMPI DI COSTI PER UN'INTERA FORNITURA DI TESTI SCOLASTICI:

1^ C Media Paolucci € 224.95
2^ C Media Paolucci € 161.55
3^ C Media Paolucci € 155.15

4^ Ginnasio 378.36
5^ Ginnasio 145.10
1^ Classico 469.40
2^ Classico 360.45
3^ Classico 381.95

1^ Scientifico 317.70
3^ Scientifico 343.75

1^ Geometra 171.70
2^ Geometra 127.55
3^ Geometra 321.50
4^ Geometra 258.45
5^ Geometra 199.65

3^ Commerciale 289.65

1^ Ist. Arte 296.35
2^ Ist. Arte 114.80
3^ Ist. Arte 65.70
4^ Ist. Arte 157.72
5^ Ist. Arte 90.30

giovedì 26 agosto 2010




1^ Festa Regionale di S.E.L. a Vasto
L'8 Settembre interviene Vendola

Ecco l'intero programma della prima festa regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, la nuova formazione politica della Sinistra italiana, che si terrà a Vasto il 7 e 8 settembre.


7 Settembre
Ore 18,00 Inaugurazione Mostra pittorica a cura dell’Opificio “AlterArs”
Ore 18,30 Dibattito “Le politiche ambientali in Abruzzo e in Italia”
Partecipa: On. Gianni Mattioli
con Lino Salvatorelli, Fabrizia Arduini, Anna Suriani
Ore 20,30 Solidarietà con L’Aquila: la voce delle associazioni
Ore 21,00 Proiezione film Draquila di Sabina Guzzanti
Ore 22,30 Concerto dei Wrett’o Funk

Mercoledì 8 Settembre
Ore 18,30 Tavola rotonda: “Presente e futuro a Vasto”
Con Giuseppe Forte (PD), Fabio Smargiassi (PRC),
Alfredo Bontempo (IdV), Sante Cianci (SEL)
Ore 21,00 Eruzioni di buona politica con Nichi Vendola
Ore 22,30 Concerto della Piccola Undreground Orchestra

giovedì 15 luglio 2010


Per fine anno 132 nuovi loculi cimiteriali
Il Sindaco e l'Assessore ai LL.PP., Ing. Corrado Sabatini, informano la cittadinanza che in data odierna sono stati consegnati e avranno concreto inizio nei prossimi giorni, i "lavori di realizzazione dei nuovi loculi cimiteriali - lotto P1-Q1." Difatti l'Amministrazione, viste le numerose richieste da parte dei cittadini e considerata l’indisponibilità di loculi cimiteriali da assegnare, in via definitiva, per la tumulazione di salme, ha provveduto, per sopperire alle esigenze di cui sopra, alla progettazione ed appalto di nuovi loculi, divisi in due blocchi, ambedue da 66, per complessivi n.132. Tali lavori, progettati dall'Ufficio Tecnico del Settore Lavori pubblici, verranno anche diretti e coordinati dal medesimo Ufficio. La ditta che successivamente all'espletamento della gara d'appalto si è aggiudicata i lavori è la Ditta S.I.M.A. S.r.l. che ha sede a Vasto. Il completamento dell'opera avverrà entro la fine dell'anno.

mercoledì 14 luglio 2010



Bilancio consuntivo, recinzioni, allargamento strada di Via San Rocco e rinnovo Collegio revisori dei conti nel Consiglio comunale di domani e dopodomani.

Torna a riunirsi la massima assise cittadina. Domani, giovedì 15 luglio alle ore 8.00 in prima convocazione, e dopodomani, 16 luglio alle ore 9.00 in seconda convocazione. Tra i punti all'Odg spicca il bilancio consuntivo (la maggioranza è risicata all'osso disponendo di un solo consigliere in più rispetto alla minoranza) la cui eventuale mancata approvazione non sancirà la fine del primo governo di centro-sinistra in città ma avrà sicuramente delle gravi ripercussioni sul piano politico. Altro punto importante, oltre al rinnovo del Collegio dei revisori contabili del municipio vastese, sarà il tema delle recinzioni alla luce della integrazione alla legge regionale sul demanio marittimo a seguito dell'emendamento presentato da Tagliente che permette agli stabilimenti di dotarsi di reti di recinzioni alte fino ad un massimo di 1.80 mt. Altri punti sono relativi ad alcune variazioni di bilancio, all'approvazione del Regolamento comunale per la concessione del patrocinio e l'utilizzo dello stemma del Comune e ai lavori di allargamento di Via San Rocco.



Vasto oltre quota 40.000

La nostra città continua a crescere e consolida la seconda posizione nella provincia di Chieti.

Vasto ha raggiunto da qualche giorno i quarantamila residenti.Ad annunciarlo, stamane, è stato il Sindaco Luciano Lapenna. Il traguardo è stato raggiunto lo scorso primo luglio grazie alla nascita della piccola Giorgia Andreoli per la felicità dei genitori Antonio Andreoli e Roberta Antonella Spadaccini.“Ad oggi – ha detto il Sindaco Lapenna – i residenti sono 40028 mentre la crescita, dal 2001 al 2010 è stata di 4663 unità. Questo ci fa pensare che, nello stretto giro di pochi anni, la nostra città raggiungerà le 50 mila unità.”Vasto si conferma pure una città multietnica con la presenza di rumeni (944), marocchini (168), cinesi (116), tunisini (44), brasiliani (28) peruviani (12) ed indiani (22).“Vasto è cresciuta anche a spese dell’entroterra – ha aggiunto il Sindaco – perché molti dei nuovi residenti provengono dai Comuni limitrofi. Ed altri ancora anche dalle grandi città a conferma che la nostra città ha tanti punti di forza per attrarre nuovi cittadini. Continuiamo ad essere una città pulita ed ordinata anche se la richiesta di nuovi servizi è sempre più pressante. Soprattutto per quanto riguarda il mondo della scuola. A settembre apriremo nuovi asili nido. E, in questi giorni, stiamo lavorando con tutti i presidi scolastici per capire quale sarà il numero complessivo di studenti che continueranno a frequentare le nostre scuole e ad usufruire dei nostri servizi”.Il primo cittadino ha poi sottolineato un altro dato importante, quello relativo agli allacci alla rete idrica.“Lo scorso anno – ha aggiunto il Sindaco Lapenna – sono state registrate 1200 nuove utenze, Purtroppo la Sasi, nonostante questa crescita, continua ad erogare lo stesso quantitativo d’acqua degli anni passati.”

martedì 13 luglio 2010


CON IL C.E.A. ALLA SCOPERTA DI LENTELLA

Per gli alunni delle prime classi del II Circolo di S. Salvo l’aula scolastica si è trasferita nella fattoria di Lentella grazie al "Giglio di mare - Pancratium".

di Marco Sfarra

Ha riscosso successo il Progetto“Fattori per un giorno”, presentato per il secondo anno consecutivo dal Centro di Educazione Ambientale “Giglio di mare- Pancratium” di Vasto tra i percorsi offerti dalla Regione Abruzzo nel Catalogo “di SCUOLA in
C e a” a tutte le scuole del territorio abruzzese per l'anno scolastico 2009- 2010.
Anche il II Circolo Didattico di S. Salvo ha infatti scelto il percorso proposto , per i piccoli alunni delle classi prime e seconde .
Il progetto, mirato non solo a favorire la “scoperta” della natura, con i suoi profumi e colori, ma anche a cogliere l’armonia di un contesto nel quale l’opera dell’uomo si è inserita in perfetta sintonia con il mondo delle piante e degli animali, è stato inserito appieno nella programmazione curricolare delle classi.
Il percorso è stato presentato dalle operatrici del C. E. A. nelle due sedi di S. Antonio e di Ripalta alle varie classi, con lezioni interattive mirate a stimolare la curiosità e l’interesse dei bimbi.
L'aula scolastica si è poi trasferita nella fattoria d'Arte “I colli” di Lentella, dove i piccoli alunni si sono recati con un viaggio breve, ma davvero emozionante, tutti insieme e senza mamma e papà!
Lì hanno potuto scoprire lo “spirito” della natura ,attraverso un approccio sensoriale e la diretta conoscenza delle piante .
Altrettanto interessante è stata, poi, la conoscenza “dal vivo” degli animali della fattoria, dalle galline ovaiole ai conigli, dal cane Frida alle tartarughe ed in particolare dell'asina Rosina, di cui i bimbi hanno scoperto le caratteristiche e le qualità, sfatando vecchie credenze.
A conclusione della bella giornata, con grande impegno i bambini hanno partecipato ad un laboratorio artistico per fissare l’esperienza, dando così libero sfogo alla loro fantasia ed esercitando la manualità.
Il rientro in aula scolastica ha visto poi la rielaborazione della stimolante esperienza, attraverso elaborati di varia tipologia, che, raccolti in cartelloni , sono stati esposti in una pregevole mostra di fine anno, insieme con gli animaletti di ceramica.
Bilancio positivo, dunque, del percorso didattico, che ha messo ben in evidenza le capacità e l'interesse degli alunni, grazie anche alla competenza ed alla disponibilità degli insegnanti, unite alla professionalità delle prof.sse Gemma Di Nardo e Rosalba Viola, del CEA “Giglio di mare” di Vasto, che hanno curato le diverse attività.

mercoledì 7 luglio 2010



Dall'aula alla fattoria

Il I Circolo Didattico di Vasto alla scoperta della campagna con un progetto finanziato dalla Regione Abruzzo con il Cea "Giglio di mare-Pancratium"
di Marco Sfarra

Anche nell’ultimo anno scolastico 2009- 2010, per l’Educazione ambientale il I Circolo Didattico di Vasto ha scelto dal Catalogo “di SCUOLA in C e a”, promosso dalla Regione Abruzzo per le scuole di ogni ordine e grado, un progetto del CEA “Giglio di mare – Pancratium”di Vasto, rinnovando così una collaborazione di vecchia data.
“Fattori per un giorno”, è questo il nome del progetto, inserito appieno nella programmazione curricolare delle classi III e IV dei vari plessi, che compongono il I Circolo didattico di Vasto.
Il percorso proposto, mirato non solo al recupero di un rapporto armonioso con la natura, ma anche alla conoscenza del territorio rurale del comprensorio vastese, è stato seguito con entusiasmo da alunni ed insegnanti, attraverso le sue varie fasi. Dopo un incontro in aula per introdurre il progetto, le operatrici del “Cea Giglio di mare” hanno accompagnato i piccoli alunni nella fattoria “I Colli”, situata nel comune di Lentella.
Qui i bambini hanno potuto “scoprire” diverse varietà di piante, spontanee e coltivate, dalle canne al lentisco , dal mandorlo al grano, ma sicuramente emozionante è stato l’approccio agli animali domestici, dalle galline ovaiole ai conigli, dalle caprette all’asina Rosina.
A conclusione della giornata, si sono svolti stimolanti laboratori, mirati al potenziamento della manualità, che per un gruppo di alunni è consistito nella produzione di manufatti in argilla, raffiguranti animaletti campestri, per l’altro nella
lavorazione del sapone.
La fase del messaggio ha visto la rielaborazione dell’intera esperienza in aula scolastica, dove i piccoli alunni, con il valido aiuto delle insegnanti, hanno realizzato elaborati di varia tipologia, che sono stati tutti esposti nella mostra di fine anno scolastico, nella sede “G. Spataro”.
Qui i genitori hanno potuto ammirare plastici , disegni, poesie, racconti tematici relativi alla “Fattoria” e, in particolare, l’illustrazione dell’esperienza, fissata con fotografie e pagine di diario.Ben riuscito, dunque, il collegamento aula scolastica- territorio, grazie alla sinergia scuola- CEA- Regione, per promuovere l’educazione ala sostenibilità attraverso la conoscenza del proprio territorio e l’attivazione di buone pratiche.

martedì 6 luglio 2010


CEA E SCUOLA DI CASALBORDINO

INSIEME PER L'AMBIENTE

di Marco Sfarra

Continua con successo la collaborazione tra il CEA “Giglio di mare-Pancratium” di Vasto e l'Istituto Comprensivo “P.S. Zimarino” di Casalbordino. Anche nell'anno scolastico da poco concluso la Scuola Primaria di Scerni (Istituto Comprensivo “Zimarino”), fra i tanti progetti offerti dalla Regione Abruzzo con il catalogo “Di scuola in CEA-La via della sostenibilità-anno scolastico 2009-2010”, ha scelto un progetto proposto dal CEA “Giglio di mare-Pancratium”.
Ad un progetto didattico questa volta però è stato preferito un progetto residenziale, denominato “A scuola nel parco”.
Durante tre giorni, le lezioni per la classe IV A di Scerni si sono svolte non nell’edificio scolastico, ma nell’aula naturale del Parco Nazionale d’Abruzzo e, precisamente, nella località di Barrea.
Numerose le escursioni, che hanno portato alunni, docenti ed operatrici del CEA “Giglio di mare” nei boschi e nelle località vicine, alla scoperta del territorio, da Barrea a Pescasseroli.
I piccoli studenti hanno così appreso tante conoscenze direttamente dal “libro” della Natura, sia in relazione alle piante che agli animali, emozionandosi davanti ai docili cervi ed agli animali recuperati dal Centro Natura di Pescasseroli .
L’esperienza ha inoltre contribuito di certo alla formazione degli alunni, migliorandone l’autonomia ed il senso di responsabilità.Positivo il riscontro anche per le maestre, che hanno apprezzato la professionalità e le capacità organizzative delle operatrici del CEA di Vasto, la bellezza dei luoghi e la valenza didattica sia delle lezioni sul campo che dei laboratori serali.

sabato 3 luglio 2010


Il Galiani con il CEA alla scoperta dei trabocchi

Anche l’ITS “F. Galiani” con il CEA “Giglio di mare” di Vasto alla scoperta dei trabocchi. Gli studenti di Chieti “scoprono” i trabocchi grazie al Catalogo Regionale di Educazione Ambientale.
di Marco Sfarra

“Ragni colossali”. E’ così che Gabriele D’Annunzio definiva i trabocchi, straordinarie opere dell’uomo, che rendono unico il tratto di costa da Ortona a Vasto. E proprio i trabocchi, questi enormi ragni che si protendono dalla terraferma verso il mare, sono stati i protagonisti del progetto denominato “La costa dei trabocchi”, che per il terzo anno consecutivo il Centro di Educazione Ambientale “Giglio di mare- Pancratium” di Vasto ha presentato nel Catalogo “Di scuola in Cea- la via della sostenibilità”della Regione Abruzzo.
Anche nell’anno scolastico appena conclusosi il progetto è stato scelto da varie scuole e non solo del comprensorio vastese.
Con entusiasmo, infatti, ha partecipato l’Istituto Tecnico Statale “F. Galiani” di Chieti, con l’adesione delle classi seconde ITER, per le quali il percorso didattico proposto è stato inserito perfettamente nei programmi curricolari , spaziando dalla letteratura alla storia, dalle scienze alla storia dell’arte, con apprezzabile ricaduta didattica.
Il progetto, curato dalle operatrici del CEA di Vasto, si è articolato in due fasi: quella della scoperta e quella conoscitiva, e si è svolta sia nelle aule scolastiche, con la presentazione accurata del percorso sia sul “campo”, con l’esplorazione diretta della costa dei trabocchi, con i suoi “gioielli” naturali ed artistici.
Gli studenti hanno così avuto non solo l’opportunità di ammirare i trabocchi da suggestivi “osservatori”, quali l’Eremo dannunziano e la splendida Abbazia di S. Giovanni in Venere, ma anche di salire con un approccio sicuramente emozionale
sul “ragno colossale” dalla fragile apparenza, ma dall’insospettata stabilità.


giovedì 1 luglio 2010




Tra mare e stelle

Con il C. E. A. di Vasto da Mosciano S. Angelo alla costa vastese
di Marco Sfarra

“Tra mare e stelle” è il nome del progetto ideato e realizzato dal CEA “Giglio di mare- Pancratium” di Vasto, in collaborazione con la Regione Abruzzo, nell’ambito dell’iniziativa “Di scuola in Cea- la via della sostenibilità”, 3^ edizione.
Obiettivo principale del percorso didattico proposto alle scuole è stato promuovere un coinvolgimento attivo degli studenti nella tutela e nella valorizzazione dell’ambiente, attraverso un approccio non solo cognitivo, ma anche emozionale.
Tra le scuole di vario ordine e grado, dalle primarie alle superiori, che hanno preferito, tra i numerosi progetti presentati dal Catalogo Regionale, il progetto “Tra mare e stelle” , anche il prestigioso I. T. C. “Aterno” di Pescara, che per il secondo anno consecutivo ha scelto la sinergia con il CEA di Vasto.
Gli studenti delle classi seconde, indirizzo turistico, hanno così avuto l’ opportunità di conoscere ed apprezzare la storia e le variegate risorse biologiche e morfologiche della costa vastese, scoprendo l’importanza della conservazione delle biodiversità, per uno sviluppo sostenibile .
La lezione itinerante lungo il mare svoltasi “alla luce del sole” è stata preceduta da uno stage osservativo presso l’Osservatorio Astronomico di Colle Leone ( Mosciano S. Angelo), che ha visto una partecipazione “curiosa” e attiva degli alunni, alla scoperta del cielo stellato.
Secondo l’idea progettuale, quindi, i futuri operatori turistici alla lettura diretta dell’ambiente marino hanno associato quella della volta celeste, scrutata nel buio della notte, con il suo fascino ed i suoi misteri.
Soddisfatti dell’esperienza e dei risultati raggiunti i docenti delle classi coinvolte ed i giovani studenti; soddisfatti gli operatori del CEA “Giglio di mare- Pancratium” di Vasto, da anni impegnati nel diffondere la conoscenza del territorio e nella sensibilizzazione alle tematiche ambientali.

lunedì 21 giugno 2010


Recinzione balneari: il centro-sinistra si mobilita a tutti i livelli.

Dopo l'emendamento alla Legge Regionale sul Demanio Marittimo che reintroduce la possibilità per gli stabilimenti balneari di recintarsi, il centro-sinistra si mobilita a livello Comunale, Regionale e Nazionale.
Così nella conferenza stampa tenutasi sabato a Vasto Marina, hanno partecipato i leader del centro- sinistra cittadino (sindaco, assessori, Presidente del Consiglio, consiglieri comunali), regionale (Maurizio Acerbo - Prc - Camillo D'Alessandro - PD - Palomba - IdV) e nazionale (Sen. Giovanni Legnini - PD) che chiederà a tutti i livelli l'abrogazione dell'emendamento presentato da Tagliente, Prospero e Menna. A proposito dei firmatari, Antonio Prospero ha tenuto a precisare che l'emendamento in questione non presenta la sua firma. Intanto l'iniziativa è stata contestata anche da vasti settori dello stesso centro-destra e dalle associazioni di categoria.
Insomma il provvedimento voluto da Tagliente, e votato in modo più o meno superficiale lo scorso 15 giugno in Consiglio Regionale, ha accontentato qualche amico ma scontentato tantissime persone, da semplici cittadini a rappresentanti di categoria ed istituzioni.


Parte oggi il Corso per Elettricisti per disoccupati in situazione di disagio sociale.
l’Istituzione dei Servizi Sociali del Comune di Vasto avvia da oggi il corso gratuito per elettricisti, in collaborazione con l’Agenzia Interinale Gevi di Vasto e l’agenzia formativa CnosFap di Vasto. Il corso è rivolto a 15 persone in situazione di disagio sociale e lavorativo individuate dai servizi sociali del Comune di Vasto. Il corso ha lo scopo di fornire ai partecipanti quelle competenze richieste dalle aziende del territorio in modo che, anche attraverso l’agenzia interinale di Lavoro “GEVI”, al termine del percorso formativo, si possa favorire il loro inserimento nelle medesime aziende. Il corso di formazione avrà una durata di 100 ore e si svolgerà da lunedì al venerdì dalle ore 18.00 alle ore 21.00 presso la sede della CnosFap di Vasto in Via San Domenico Savio. Tale sperimentazione rappresenta per il Comune di Vasto un importante possibilità di inclusione sociale di soggetti deboli e in difficoltà, in linea con quanto stabilito dal Piano di Zona dei Servizi Sociali 2007 - 2009 del Comune di Vasto. Il Corso è finanziato con i fondi della L.R. 13.12.2004, n. 46, art. 5 “Piano Regionale degli interventi a sostegno degli stranieri immigrati”.



Lavori accessori e occasionali per il Comune
La Verghetta interpella il Sindaco

Sulle modalità e i criteri di selezione del personale, il Consigliere di Alleanza per l'Italia chiede chiarimenti all'Amministrazione comunale. Di seguito riportiamo il contenuto dell'interpellanza presentata al Sindaco.




INTERPELLANZA

Oggetto: domanda per svolgere lavoro occasionale di tipo accessorio


Considerato

che è esteso anche alla Pubblica Amministrazione il lavoro accessorio. Lo prevede l’articolo 7-ter, comma 12, lett. a), del d.l. n. 5/2009, convertito in l. n. 33/2009. La norma consente espressamente alle Pubbliche Amministrazioni di avvalersi dei “ buoni lavoro “, per lo svolgimento di una serie di attività tipicamente rientranti nelle funzioni pubbliche, soprattutto degli enti locali. La norma, infatti, modifica l’art. 70, comma 1, lett. d), del d.lgs. n. 276/2003 e ogi prevede che il lavoro accessorio riguardi attività lavorative di natura occasionale, rese nell’ambito “ di manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli e di lavori di emergenza o di solidarietà anche in caso di committente pubblico”.

Per quanto riguarda i criteri di scelta la giurisprudenza dichiara:

Quanto ai criteri di selezione del personale destinato a svolgere prestazioni di lavoro accessorio per conto del committente pubblico, la natura occasionale della prestazione non determina la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato con l’ente pubblico, pertanto si esclude che la selezione dei candidati avvenga mediante procedure concorsuali. Ciononostante non sembra si possa prescindere da forme di pubblicità che evidenzino i criteri di scelta dei soggetti incaricati, in un’ottica di trasparenza ed imparzialità della pubblica amministrazione coerente con i principi di buona amministrazione enunciati dall’art. 97 cost. e dalla L. 241/90. ( Dr.ssa Daniela Pascale – Funzionario della Direzione Provinciale del Lavoro di Padova)

Poiché, comunque, l’estensione dei voucher alla Pubblica Amministrazione
è anche una misura anti-crisi, appare possibile ed opportuno che le amministrazioni
intenzionate ad avvalersi dello strumento individuino i lavoratori
mediante i servizi per l’ impiego delle province, che, dunque, provvedono a
selezionarli e ad avviarli alle proposte lavorative, in modo trasparente e rispondente
ai principi di buona amministrazione.
( Luigi Oliveri Dirigente Coordinatore Area Servizi alla Persona e alla Comunità
della Provincia di Verona)

Per quanto riguarda la scelta dei lavoratori da impiegare nel lavoro accessorio, sottolineato che per previsione legislativa necessita rispettare le disposizioni generali sul reclutamento del personale, occorre tener conto che sussiste il preciso obbligo di rispettare criteri di trasparenza e pubblicitàper individuare i prestatori, pur se non si ritiene esclusa la possibilità che sia previsto il possesso da parte degli aspiranti di precise caratteristiche ed esperienze professionali particolari. ( Francesco Colaci ex Dirigente della Direzione Regionale del Lavoro Abruzzo)


Atteso tutto questo a mio avviso sembrano percorribili due soluzioni per affidare incarichi mediante “ lavoro accessorio di tipo occasionale/voucher” sempre in ossequio ai principi di buona amministrazione ovvero trasparenza ed imparzialità di cui agli artt. 97 Cost. e contenuta nella L. 241/90 e ss. m. ed i. :

a) procedura comparativa dell’ente interessato:
avviso pubblico che contenga riferimento a criteri selettivi degli aspiranti mediante
procedure a sportello/ordine cronologico delle domande pervenute ovvero valutazione dell’esperienza professionale autocertificata mediante “curriculum vitae”

b) individuazione dei lavoratori mediante i Servizi per l’Impiego della Provincia ai quali rivolgersi (mediante il servizio incrocio domanda offerta di lavoro)
.

In conclusione il lavoro accessorio, esteso agli enti locali, è il segno di un cammino che vede l’Italia avanzare sempre più verso livelli di eccellenza già raggiunti da altri Paesi in Europa.
Detto questo plaudo l’iniziativa del Comune di Vasto – domanda per svolgere lavoro occasionale di tipo accessorio- che potrebbe essere una risposta concreta soprattutto alle esigenze dei lavoratori, ma faccio presente che il bando è secondo me carente dei criteri di scelta in ordine al destinatario del voucher e quindi

CHIEDO

il perché di questa scelta non conforme ai canoni di trasparenza ed imparzialità e suggerisco almeno una determina dirigenziale che sopperisca a questo vulnus ed adegui il provvedimento.






Alessandro La Verghetta
Consigliere comunale ApI

sabato 19 giugno 2010




Pronta la pista ciclabile di Vasto Marina

Oggi pomeriggio l'inaugurazione alle ore 18.30. Il Sindaco Lapenna esprime tutta la propria soddisfazione.



“Un’opera che ha messo finalmente tutti d’accordo – ha detto il Sindaco Lapenna ai giornalisti presenti alla conferenza stampa di ieri – che mi ha visto sempre favorevole dal 1999. Da quando, cioè, per questo territorio ero presente prima in regione e poi in Provincia. I lavori? Sono orgoglioso perché abbiamo rispettato i tempi: la realizzazione si è concretizzata, dal momento della consegna dei lavori, in pochissimi mesi.” L’opera è solo un primo passo di un progetto che prevede la realizzazione di una pista ciclopedonabile per un totale di 42 chilometri. Un grande progetto di Via Verde della Costa Teatina che collega tutta la Provincia di Chieti, da Francavilla al Mare a San Salvo, con una pista ciclopedonabile ricavata dall’ex tracciato ferroviario, di cui Vasto possiede nel suo territorio circa 18 chilometri. Affiancato dal vice sindaco Vincenzo Sputore e dall’Assessore Anna Suriani, il primo cittadino ha ricordato che l’opera, nella sua totalità, è costata 611 mila euro di cui 108 stanziati dal Comune di Vasto. Quattro chilometri l’attuale lunghezza, realizzati in parte con resina, in parte in legno e in parte con materiale ecologico. Larga 2 metri e cinquanta, la pista da Vasto Marina raggiunge contrada Buonanotte. Il percorso parte dal lungomare, vira nella zona dell’oasi dell’Anziano e segue una linea che fiancheggia, lato mare, i complessi residenziali della marina, gli hotel ed i campeggi.“Grazie alla pista ciclabile – ha aggiunto l’Assessore Anna Suriani – la nostra città migliora senza ombra di dubbio la propria offerta turistica. L’opera piace a tutti e non era certamente scontato perché, come ricorderete, qualche anno fa molti non erano d’accordo sulla sua realizzazione. Noi, però, ci abbiamo sempre creduto”. Il vice sindaco Vincenzo Sputore ha infine aggiunto che l’Amministrazione si è già attivata con il Ministero dell’Ambiente per accedere a dei finanziamenti tesi a migliorare ulteriormente la fruibilità della pista.

giovedì 17 giugno 2010




La scuola primaria di Orsogna alla scoperta dei Trabocchi

Un progetto del CEA “Giglio di mare-Pancratium” di Vasto finanziato dalla Regione Abruzzo

di Marco Sfarra

VASTO(CH)- “La costa dei trabocchi”, questo il progetto scelto, nell'anno scolastico 2009- 2010, dalla scuola primaria di Orsogna dal Catalogo “Di scuola in Cea- La via della sostenibilità” della Regione Abruzzo, che raccoglie le proposte di Educazione alla sostenibilità dei Centri di Educazione Ambientale di interesse regionale. Il progetto, presentato e realizzato dal C. E. A. “Giglio di mare- Pancratium” di Vasto, ha visto il coinvolgimento delle classi quinte delle sedi di Orsogna, Arielli e Filetto.
I piccoli alunni hanno avuto così l' opportunità di scoprire il fascino di strutture uniche nel loro genere, i trabocchi, per l'appunto, in un viaggio tra passato e presente finalizzato alla valorizzazione di un patrimonio culturale antico e variegato.
Uno degli obbiettivi dell'iniziativa del CEA “Giglio di mare” era infatti sensibilizzare gli studenti nei confronti della Costa dei trabocchi- i ragni colossali di dannunziana memoria- attraverso un percorso articolato in lezioni in classe, laboratori e visite guidate .
Gli alunni hanno quindi rielaborato l'esperienza attraverso una apprezzabile produzione di cartelloni , plastici di trabocchi e testi letterari di vario genere.
Il progetto si è concluso nell'ultima settimana di scuola, con la fase del messaggio, che ogni sede ha organizzato in modo autonomo, ma sempre con competenza e originalità.




Cade l'ultima infamante accusa contro Massimo Desiati. Assolto con formula piena: il fatto non sussiste!


tratto da www.histonium.net


Assolto con formula piena: il fatto non sussiste. La vicenda giudiziaria è quella che ha interessato Massimo Desiati, in qualità di ex assessore regionale al Turismo, coinvolto nell'inchiesta - iniziata nel 2002 - relativa all'organizzazione dell'"Abruzzo Ski World Cup", le gare della Coppa del Mondo di sci tenutesi sulle piste di Roccaraso. E' quanto ha deciso il Tribunale di Sulmona che ha dunque assolto l'esponente politico vastese dall'accusa di concorso in corruzione. L'inchiesta, avviata dalla Procura di Sulmona, ha riguardato un numero complessivo di 35 persone tra rappresentanti politici, amministratori locali e funzionari. Per Desiati, all'inizio, le ipotesi di reato erano di associazione a delinquere, anche di stampo mafioso, concussione, corruzione, falso, abuso e truffa. In piedi, fino ad oggi, era rimasta unicamente l'ipotesi di corruzione con le altre strada facendo cadute per le decisioni di proscioglimento o archiviazione. "Ci sarebbe da scrivere un libro - ha commentato Desiati, presente alla lettura della sentenza in aula assieme agli avvocati Giovanni Cerella ed Elisa Pastorelli, quest'ultima sua moglie - L'Abruzzo, con questa vicenda, ha perso una grande opportunità di promozione turistica delle sue aree interne e di questo mi dispiace tantissimo. Dedico questa assoluzione - ha concluso - a Nino Sospiri (leader abruzzese di Alleanza Nazionale morto nel 2006, ndr.) e alla sua, anzi alla nostra comunità politica".


Parte l'Estate Ragazzi 2010

Il Comune comunica le modalità di iscrizioni all’Estate Ragazzi 2010
Eccole:


1. Ritirare i moduli e il Regolamento presso la Segreteria dell’Informagiovani (Via Naumachia, 45) – dal lunedì al venerdì (ore 17,30 – 19,30) e presso l’Ufficio Affari Sociali del Comune (Piazza Barbacani, 2) – dal lunedì al venerdì (dalle 9,00 alle 13,00) e martedì e giovedì anche dalle 16,30 alle 18,30;

2. Riempire in ogni parte i moduli:
a. Modulo di Iscrizione
b. Scheda di Iscrizione
c. Autorizzazione
d. Dichiarazione

3. Consegnare la documentazione di cui alle lettere a., b., c. e d. di cui sopra unitamente al Certificato ISEE (redditi 2009) presso la Segreteria dell’Informagiovani che provvederà a alla consegna presso l’Ufficio Protocollo entro le ore 19.30 di lunedì 5 Luglio 2010 (scadenza improrogabile!).

4. Per gli ammessi in graduatoria - Consegnare presso l’ufficio Affari Sociali del Comune (Piazza Barbacani, 2) -
a. Certificato di sana e robusta costituzione rilasciato dal medico di famiglia e/ o da Autorità competente (almeno due giorni prima della partenza dei ragazzi);
b. Copia della ricevuta del pagamento della quota di iscrizione (pagamento da effettuarsi il giorno 14 luglio 2010 dalle ore 16,30 alle 18,30 presso l’ufficio economato del Comune) le cui soglie di pagamento si elencano di seguito:
da I.S.E.E.E. zero a I.S.E.E.E. 7.000,00 Euro 40.00
da I.S.E.E.E. 7001,00 a I.S.E.E. oltre Euro 70.00
Suddetta copia deve essere consegnata entro il 16 luglio 2010
c. Fotocopia del libretto sanitario (n° SAUB).


Nota: Il Certificato ISEE può essere rilasciato dai CAF (Cgil, Cisl, Uil)

mercoledì 16 giugno 2010


Dal Coordinamento di S.E.L. riceviamo e pubblichiamo
GRAZIE ALL’ASSE TAGLIENTE-PROSPERO TORNANO LE RECINZIONI SULLA SPIAGGIA. IL CENTRO-DESTRA GETTA LA MASCHERA INDOSSATA IN QUESTI ULTIMI QUATTRO ANNI E MOSTRA LA SUA NATURA LOBBISTICA.

Dobbiamo ringraziare i consiglieri regionali del centro-destra Tagliente e Prospero per il loro emendamento di integrazione alla legge regionale sul demanio marittimo che permette agli stabilimenti balneari di tornare a recintarsi fino ad una altezza di 1.80 metri e per un perimetro avente un raggio di dieci metri a partire dalle pareti degli stabilimenti. Provvedimento su cui si è poi aggiunta la firma dell’UDC, che in Abruzzo è schierato con il centro-destra, per il tramite del Consigliere regionale Antonio Menna. E’ ancora una volta un premio ai furbi, a coloro che vogliono (e alla fine ci riescono) sottrarsi alle leggi e al bene comune. Con questo provvedimento infatti si penalizzano i balneatori onesti che hanno subito capito di essere in una situazione di irregolarità ed hanno provveduto con grande senso civico a eliminare a proprie spese le recinzioni, mentre sono stati premiati coloro che hanno resistito a colpi di ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, tutti persi, ma evidentemente finalizzati solo a temporeggiare in attesa della manna dal cielo che ora è arrivata grazie a Peppino e Tonino. Adesso, tra l’altro, potrebbe aprirsi un nuovo contenzioso. Infatti le recinzioni che sono state abbattute dal Comune che fine faranno? Dovranno essere rimesse a spese della collettività che ha agito per il rispetto della legge? O la legge così come modificata dall’emendamento dei tre illustri vastesi non avrà, come non dovrebbe avere, alcun valore retroattivo e quindi i balneatori dovranno reinstallarle a loro spese?
Vedremo. Comunque nei nostri ringraziamenti a Peppino e Tonino non c’è ironia perché in questi quattro anni di opposizione all’interno del Consiglio comunale sembrava che il PDL stesse scontando il suo purgatorio politico espiando le colpe commesse in 13 anni di Amministrazione Tagliente-Pietrocola: edilizia selvaggia, aggressione al territorio, svendita degli ex Palazzi scolastici, spreco di denaro pubblico (vedi Palazzo Forcelli), mancato recepimento della Legge regionale sulla media distribuzione, lassismo verso le recinzioni balneari abusive, assenza di regole e regolamenti certi (attribuzione discrezionale dei sussidi alle persone bisognose; assenza di regolamento per il rimborso delle missioni di assessori, consiglieri e sindaco; regolamento sull’azione della polizia municipale, ecc.). Infatti gli interventi in Aula da parte dei consiglieri comunali del centro-destra spesso sono stati improntati all’onestà intellettuale e alla collaborazione su molti provvedimenti varati dall’Amministrazione Lapenna. Sembrava dunque che, alla fine di questo quinquennio di purgatorio, Vasto potesse godere di un Centro-destra rigenerato, capace di mettere in gioco i suoi uomini migliori con idee e progettualità per il futuro della nostra città intesa come proprietà di tutti i cittadini ed invece….. alla prima tentazione è di nuovo ricaduto. Ecco allora che tornano a farsi sentire i poteri forti che, messi alle corde da un’Amministrazione di centro-sinistra che non ha fatto sconti a nessuno in materia di vincoli paesaggistici (vedi il vincolo di inedificabilità assoluta sull’ex tracciato ferroviario), in materia di NTA, in materia di regole e regolamenti, adesso si ricompatta intorno ad un centro-destra che ha scelto la continuità con il passato, sia nella scelta degli uomini (diventano sempre più insistenti le voci di una candidatura a sindaco di Prospero sostenuta da Tagliente) che nell’indirizzo della politica rivolta più alle lobbies che ai cittadini.
Su questo i vastesi sono chiamati a riflettere in vista delle prossime elezioni comunali. Certo l’Amministrazione Lapenna avrebbe potuto fare di più, specie se si considerano le attese su questo primo governo cittadino di centro-sinistra, ma è stata costretta a muoversi in una situazione di gravi ristrettezze economico-finanziarie a cominciare, solo per fare un esempio, dalla mancata riscossione dell’Ici sulla prima casa tanto che il governo Berlusconi è chiamato a restituire ancora la quota relativa all’anno 2009 (parliamo di oltre duemilioni di euro, non di bruscolini!). Ciò nonostante potremmo comunque parlare a testa alta delle piccole e grandi opere pubbliche realizzate (Multipiano Ugo Foscolo, terzo lotto lungomare Cordella, piste ciclabili, riapertura strada Anghella, Via Adriatica, ecc.), ma non vogliamo farlo perché, a nostro avviso, è sul piano della legalità, di cui abbiamo già parlato, e sul rovesciamento della prospettiva politica che vogliamo soffermarci. La Giunta Lapenna infatti ha rimesso il cittadino al centro della politica facendo prevalere l’interesse comune a quello dei singoli o dei poteri forti. In quest’ottica va letta tutta una serie di provvedimenti adottati per restituire il territorio alla città, ecco dunque le nuove NTA (su cui il centro-destra ha fatto la sua unica vera opposizione) per impedire di costruire condomini senza parcheggi e senza allacci fognari, balconi che sovrastano il ciglio delle strade, marciapiedi impercorribili con carrozzine; ecco l’eliminazione delle recinzioni per fare della spiaggia un luogo di fruizione per tutti e non proprietà private recintate; ecco ancora l’ isola pedonale in Via Adriatica e in Piazza Rossetti per restituire spazi alle tranquille passeggiate degli adulti e alle corse dei bambini al di là delle visioni particolaristiche di alcuni commercianti e di alcuni residenti….
Dunque è sulla legalità, sulla centralità dell’interesse comune rispetto a quelli particolari, sul buongoverno della spesa pubblica che i cittadini vastesi sono chiamati a riflettere in vista delle prossime elezioni comunali.

Vasto, 16 giugno 2010 Coordinamento Sinistra Ecologia e Libertà
VASTO

Sulla vicenda sollevata da Angelo Bucciarelli

Punta Aderci: risponde il Sindaco Lapenna

Con una lettera indirizzata all'ex segretario cittadino del PD, Luciano Lapenna risponde sulla questione della Riserva Naturale.

Egregio prof. Angelo Bucciarelli,

Fa piacere constatare l’attenzione che in questi ultimi anni si registra rispetto alla riserva naturale di Punta Aderci, per anni solo un lembo di terra bellissimo , fruito da pochi appassionati, ignorato dagli amministratori e sconosciuto a molti cittadini vastesi.
Sempre più turisti e visitatori sono richiamati dalla attenta promozione della Riserva, che questa amministrazione fa, con la collaborazione dei tanti volontari che credono in un turismo alternativo ed ambientale.
Alcune Sue osservazioni sono condivisibili come l’indignazione per le barche e motoscafi che scorrazzano indisturbati fino alla riva del mare. Di questo mi sono più volte lamentato con le autorità militari che, nonostante le difficoltà che incontrano,soprattutto nel periodo estivo, intensificano il lavoro.
Altre osservazioni non sono condivisibili. Tutte le azioni intraprese in questi anni dall’Amministrazione sono sempre andate nella direzione di far conoscere la Riserva, renderla fruibile, migliorarne la pulizia, sbloccare finanziamenti arretrati e candidarla, come merita, ad essere il tratto di costa più pregevole d’Abruzzo per dare un valore aggiunto a tutto il turismo balneare vastese.
Se l’intento fosse stato quello di contenere le presenze e la fruizione, non ci si sarebbe impegnati nella promozione della Riserva in tanti ambiti, dalle riviste specializzate alle fiere del turismo, ai forum, ai numerosi appuntamenti estivi che, solo nel mese di giugno di quest’anno ad esempio, hanno visto la presenza di 300 bambini sulla spiaggia di Punta Penna.
Accanto ai consueti incontri, sempre graditi e frequentati, “Tramonto in canoa”, “Escursioni notturne per l’osservazione delle costellazioni”, “CammiNatura”, si aggiungono anche ben due appuntamenti con Slow Food nell’ambito del Mese del Brodetto.
La finalità dei lavori che si stanno realizzando in questi giorni migliorerà l’accesso alla Riserva mitigando l’impatto delle auto ed organizzando i parcheggi in modo più compatibile con una riserva naturale.
Molte sono state le richieste in tal senso, a cominciare dalla raccolta di firme consegnate nelle mie mani, ben tre anni fa, dal titolo “Liberiamo la Riserva dalle auto”.
Non mi pare che tutto questo porti a fare di Punta Aderci un giardino privato ad uso di pochi.
La prego di aspettare il completamento dei lavori prima di esprimere contrarietà.
Modesti cambiamenti di abitudini produrranno risultati apprezzabili in termini di qualità.
Cordialmente.


Il Sindaco
Luciano Lapenna



Zone franose: Porta Nuova torna all'attacco.





Riceviamo e pubblichiamo


Sulle modifiche al PAI a Casarza la versione del Sindaco e quella del Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino si contraddicono a vicenda.

L’Autorità Regionale di Bacino avrebbe, secondo il Sindaco di Vasto, deciso le modifiche al PAI senza consultare il Comune, ed anzi in aperto contrasto con l’orientamento che esso aveva espresso
[1]. Ma il verbale del Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino dice esattamente il contrario. Vi si parla di una concertazione intervenuta tra la stessa Autorità di Bacino, i geologi delle parti private, e il Comune: “Il dott. Del Sordo fa presente che, in sede di sopralluogo congiunto con il Comune di Vasto e i Geologi […] è emersa la necessità di redigere una proposta integrativa unica che studiasse in modo completo l’intereo fenomeno”[2]. Su questa proposta -“la proposta conclusiva presentata dal Comune”[3]- il Comitato ha espresso il suo voto favorevole.

Le due versioni non possono essere vere entrambe.

Se è vera la versione del Comune, allora il verbale del Comitato Tecnico –e in particolare il relatore del procedimento, il dott. Luigi Del Sordo, Dirigente del Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo- attesterebbero il falso. Il Comitato Tecnico avrebbe dapprima deliberatamente contraddetto il volere del Comune, poi subdolamente operato per far ricadere la responsabilità su di esso. E’ credibile, questo? Attendiamo le reazioni degli interessati.
Ma ammettiamo pure, per un istante, che sia così. Ammettiamo che il Comune di Vasto sia stato così sciocco da farsi aggirare da un lato dai privati, dall’altro dal Comitato Tecnico; e ciò su una questione, come questa, di primaria importanza. Ma allora il Comune non avrebbe potuto –subito dopo- tutelare la propria politica urbanistica presso il Comitato Istituzionale, organismo politico a tutti gli effetti, cui spetta in ogni caso l’ultima parola sulle decisioni del Comitato Tecnico? O il Sindaco di Vasto vuole davvero farci credere di avere appreso quanto era accaduto, con più di tre mesi di ritardo, da un comunicato dell’Associazione civica Porta Nuova?

Se invece è il Comitato Tecnico che dice il vero, allora il falso strarebbe nelle dichiarazioni del Comune. In questo caso, se fossimo in un’altra nazione, il Sindaco –o almeno chi lo sostiene- dovrebbero trarne le dovute conseguenze.

A proposito dei sostenitori del Sindaco. Appare evidente, in tutta questa vicenda, che il maggiore sostegno al Sindaco viene dalla cosiddetta opposizione, sempre prodiga di critiche sulle piccole cose, sempre silenziosa –come in questo caso- sulle grandi. In compenso, c’è chi parla troppo. Gli altri sostenitori, quelli di Rifondazione, hanno evocato in un primo momento un quadro “ancor più grave di quello presentato da Porta Nuova”; convocato una conferenza stampa; disertato la conferenza stampa già convocata per partecipare a quella del Sindaco. Infine si sono sdraiati sulla versione di quest’ultimo. Nel frattempo, hanno anche trovato il modo di tacciarci, noi di Porta Nuova, di “imprecisione”. Che vorrà dire?




[1] Dal comunicato stampa del Comune: “Il Comune di Vasto […] nel trasmettere le istanze di privati cittadini all’Autorità di Bacino, ha deliberato, con atto di Giunta, le proprie perplessità su tali richieste […] Di conseguenza le scelte compiute dall’Autorità di Bacino […] non possono essere imputate in alcun modo al Comune di Vasto.” Il Centro, 12.6.10: “«Le modifiche al piano di assetto idrogeologico nella zona di Casarza sono state proposte da privati. Il Comune non ha nessuna responsabilità» […] Carte alla mano, il sindaco Luciano Lapenna ripercorre l’iter, etc”.
[2] Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XLI - N. 20 (31.03.2010), pag. 84.
[3] Ib.

martedì 15 giugno 2010




Spiagge: Tornano le recinzioni.

Tagliente, Prospero e Menna ristabiliscono le recinzioni con un emendamento integrativo alla legge regionale sul demanio marittimo. Beffa nei confronti dei balneatori onesti che avevano rimosso le recinzioni a proprie spese. Ancora una volta premiati i furbi.
Il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc) esprime la propria solidarietà al sindaco di Vasto Luciano Lapenna per l'impegno profuso dalla sua Amministrazione per l'abbattimento delle recinzioni sulle spiagge vastesi.

tratto da www.primadanoi.it


ABRUZZO. Seduta del Consiglio regionale molto tesa quella che si sta svolgendo da stamattina al Palazzo dell'Emiciclo. Dopo l'esame di interrogazioni e interpellanze il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza un provvedimento sull'integrazione della legge regionale demanio marittimo e turismo.E' scattato così un un duro scontro tra il consigliere regionale del Pdl Giuseppe Tagliente e il capogruppo di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo.Tra i due sono volate anche parole grosse e si è sfiorato lo scontro fisico: Acerbo ha accusato duramente Tagliente di aver proposto un emendamento alla legge sull'integrazione in materia di demanio marittimo e turismo con il quale si sanano alcune recinzioni che secondo Acerbo i balneatori avrebbero effettuato senza il rispetto del piano demaniale marittimo regionale. L'emendamento alla legge sull'integrazione del demanio marittimo e turismo è stato presentato oltre che da Tagliente anche dal capogruppo dell'Udc, Nicola Menna, e dal consigliere regionale del Pdl Antonio Prospero. Secondo Acerbo si tratta di sanatorie ricadenti nel territorio di Vasto da dove provengono i tre consiglieri regionali. «Mentre l’Abruzzo soffre le conseguenze del debito sanitario, del terremoto e della crisi economica, il centrodestra approva porcate in Consiglio Regionale», ha tuonato Acerbo uscito dall'aula.«Il trio di consiglieri regionali vastesi ha sanato la situazione di quegli stabilimenti che hanno rifiutato di adempiere alle ordinanze comunali. E’ emblematico che i proponenti abbiano richiesto che la votazione avvenisse in modo segreto.Ricordo», ha aggiunto Acerbo, «che questi balneatori hanno già perso in sede di giustizia amministrativa e che il divieto è previsto nel Piano Demaniale Marittimo regionale».E per Acerbo la mossa lede non solo il rispetto del demanio marittimo e della sua salvaguardia paesaggistica, «ma anche i balneatori di tutta la costa abruzzese che hanno rispettato le leggi».Nell'emendamento, spiega l'esponente di Rc, è stata introdotta una norma di cui si potranno avvalere tutti gli stabilimenti balneari della costa abruzzese «con effetti sulla vista mare a dir poco osceni».Si prevede infatti che gli stabilimenti possono delimitare, «con sistemi di protezione a giorno non impattanti, di altezza non superiore a metri 1,80, un'area circostante la struttura principale: il sistema di protezione dovrà essere posto a una distanza non superiore a 10 metri dal perimetro della struttura principale».«Praticamente», chiarisce il consigliere di Rifondazione, «ogni stabilimento potrà trasformarsi in un fortino aumentando a dismisura la chiusura alla vista dei cittadini delle nostre spiagge».Acerbo ha anche espresso la propria solidarietà al sindaco di Vasto Luciano La Penna «che in questi anni ha agito meritoriamente per il ripristino della legalità sul demanio marittimo.Mentre il centrodestra regionale scodinzola alla corte di Berlusconi rinunciando a difendere i diritti degli aquilani, usa il potere legislativo per delegittimare gli enti locali che fanno il proprio dovere.A questo punto non c’è nulla di buono da aspettarsi dalla revisione del Piano a cui lavora l’assessore Di Dalmazio».

COSTANTINI (IDV): BERLUSCONI FA SCUOLA IN ABRUZZO«I danni prodotti a livello nazionale da leggi incostituzionali che puniscono chi rispetta il principio di legalità e premiano chi lo viola fanno scuola e diventano un modello anche per il legislatore regionale», ha commentato invece Carlo Costantini, capogruppo IdV alla regione Abruzzo.«Chi ha rispettato la legge regionale ed ha rimosso per tempo le recinzioni», ha continuato l'esponente del partito di Di Pietro, «è stato costretto a subire oltre al danno (la rimozione delle recinzioni), la beffa (quella di vedere premiati i colleghi che hanno violato la legge, non ottemperando alle prescrizioni del Piano Demaniale Marittimo Regionale)».«Una goccia nel mare dell’illegalità – ha aggiunto Costantini - che attraversa il paese e del disprezzo verso i principi della nostra Costituzione, incluso quello in base al quale la legge dovrebbe essere uguale per tutti».

lunedì 7 giugno 2010


Mese del Brodetto: dal 18 giugno al 5 luglio


E' in arrivo Brodetto&Contorni, la grande kermesse dedicata al piatto simbolo della tradizione marinara vastese, promossa dal Comune di Vasto in collaborazione con Slow Food Abruzzo, che per tre weekend consecutivi, dal 18 giugno al 5 luglio, animerà la città abruzzese tra cene tematiche, laboratori del gusto, spettacoli, musica, convegni, cene itineranti e tanto altro. Nell'attesa, domani, sabato 5 giugno, è in programma un'interessante anteprima nei giardini del Palazzo D'Avalos. Alle ore 19,30 si darà inizio alla tavola rotonda “Brodetti e zuppe di pesce: tradizioni italiane a confronto” dove saranno illustrate le diverse esperienze legate alle zuppe di pesce provenienti dallo stivale. Ad aprire il convegno, coordinato da Marco Bolasco, direttore editoriale di Slow Food Editore, sarà il sindaco Luciano Lapenna e il fiduciario della condotta slow food di Vasto Raimondo Pascale, a cui seguiranno gli interventi di Antonio Attore, docente universitario e scrittore, Ciro Cenatiempo, giornalista de Il Mattino di Napoli, Alberto Fabbri, consigliere Slow Food Editore, Raffaele Grilli, fiduciario della condotta slow food di Giulianova – Val Vibrata, Antonio Muci, caporedattore de Il Quotidiano di Puglia, e Cinzia Scaffidi, direttore Centro Studi Slow Food Editore.Chiuderà la serata una singolare interpretazione ai fornelli da parte di Niko Romito, il noto chef del ristorante Reale di Rivisondoli, che si cimenterà in diretta nella preparazione di un “brodetto a modo mio”.
a cura Ufficio stampa slow food: Davide Acerra

sabato 5 giugno 2010







"FRANE: IL COMUNE RENDE EDIFICABILI LE ZONE ROSSE DEL PAI".

Dall'Associazione "Porta Nuova" riceviamo e pubblichiamo


Una notizia passata inosservata. Sul B.U.R.A. n. 20 ordinario del 31 marzo 2010 c’è una notizia passata sin’ora stranamente inosservata. Il cosiddetto Comitato Istituzionale dell’Autorità dei Bacini di Rilievo Regionale dell’Abruzzo, nella sua seduta dello scorso 1° marzo 2010, ha deciso di accogliere la proposta, presentata dal Comune di Vasto, “di correzione di errore materiale con modifica di un’area a pericolosità molto elevata [da P3 a P1], derivante da una frana di scorrimento rotazionale attiva, in località Casarza- Torricella”.
Per effetto di questa decisione la Carta della Pericolosità nella zona suddetta risulta modificata da zona P3 a pericolosità molto elevata, a zona P1 a moderata pericolosità).


2. L’antefatto. Com’è noto, la zona in questione è da anni al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica cittadina, nonché di quella della locale Procura della Repubblica. All’origine, la singolare discordanza tra le previsioni del PRG cittadino –per cui la zona è in parte1 edificabile- e quelle del
PAI (Piano di Assetto Idrogeologico), di adozione regionale, che al contrario ne vietava l’edificazione in ragione dell’instabilità geologica dei luoghi. Un conflitto che nel dicembre 2005
l’Amministrazione di centrodestra tentò di risolvere a tutto favore del PRG, facendo approvare in Consiglio Comunale una delibera2 volta ad ottenere dalla Regione una modifica del PAI, al fine di «restituire alle aree interessate le potenzialità edificatorie previste». La richiesta non fu accolta (e fu anzi ritirata in seguito dalla nuova maggioranza comunale –così almeno scrissero i giornali).
Nonostante ciò il Comune continuò a lungo (almeno fino a febbraio 2006) a rilasciare licenze edilizie sulla base del solo PRG.
Finché, tra il gennaio e il luglio 2007, una serie di sequestri e di avvisi di garanzia –riguardanti in prevalenza proprio questa zona, e motivati per l’appunto dal mancato rispetto del PAI- scossero finalmente la città. La questione finì per mesi sulle prime pagine di tutti i giornali locali, e le dichiarazioni dei politici (soprattutto del centrosinistra) si sprecarono. “Questa amministrazione non tollererà più alcun abuso edilizio”, disse, tra gli altri, il sindaco Lapenna.

3. Il Sindaco ha mantenuto la promessa: sarà molto difficile si verifichino altri abusi edilizi nella zona. In effetti, a seguito delle modifiche intervenute, non vi è più difformità tra PAI e PRG; e non essendovi più difformità è impossibile vi siano abusi.
Conseguenze. Sono stati revocati i provvedimenti di sequestro disposti dall’Autorità giudiziaria.
Tutta la zona B2 a ridosso delle vie S. Lucia e S. Nicola (e non solo quella) viene resa edificabile.
In più, si crea un pericolosissimo precedente: qualsiasi privato, seguendo lo stesso iter, potrà pretendere in futuro che il Comune di Vasto porti la sua domanda di modifica in Regione. La Pubblica Amministrazione al servizio dell’interesse privato.
Il progetto che fu dell’Amministrazione Pietrocola è stato portato a compimento, in termini notevolmente peggiorati, dall’Amministrazione Lapenna. Ma, almeno, il centrodestra l’aveva avanzato coram populo, in pieno Consiglio Comunale. Il centrosinistra no. Il centrosinistra l’ha fatto passare in modo rapido e indolore, senza tanti inutili clamori. E persino con valore retroattivo.
Com’è stato possibile?
4. Il cosiddetto errore materiale. Le correzioni della cartografia, ove derivino da errori materiali,non richiedono (ex Art. 24, 3° comma, delle Norme Tecniche di Attuazione del PAI4) uno specifico iter procedurale di approvazione, e di conseguenza neppure l’esame del Consiglio Comunale; basta la delibera del Comitato Istituzionale. È per l’appunto all’Art. 24, 3° comma, che si è richiamato il Comune di Vasto per veicolare la propria proposta di modifica. Lo stesso riferimento (si veda al punto 1) reca la delibera di accoglimento redatta dal Comitato Istituzionale. Ma allora, se di errore materiale si tratta, questo può ben avere effetto retroattivo… Tutto si tiene.
Resta una sola domanda: dove sia in tutto ciò l’errore materiale (posto che, secondo la dottrina nonché il buon senso, l’errore materiale occorre dimostrarlo). Ma le delibere del Comune non lo dicono, né lo dice la delibera del Comitato Istituzionale.

5. Conclusioni. La triste vicenda presenta due aspetti distinti: uno politico, l’altro giudiziario.
Il primo ci interessa maggiormente, e riguarda la credibilità stessa di questa Amministrazione comunale. Il rapporto tra interesse pubblico e interesse privato in materia di PRG era stato –a parole- l’asse portante della campagna elettorale della coalizione vincente. Giudichino i cittadini se quelle parole sono state rispettate. Un discorso analogo potrebbe farsi sul metodo, sulla trasparenza amministrativa, etc.
Quanto al secondo, verificheremo la possibilità di intraprendere le opportune iniziative.


Scoprire un tumore con cinque anni d'anticipo

Studiato un test che permette di scoprire con cinque anni di anticipo se si avrà un tumore.
Un gruppo di scienziati dell’Università di Nottingham, avrebbe perfezionato un esame del sangue in grado di stabilire con 5 anni di anticipo se ci si ammalerà di tumore o meno: il test anti-tumore sarà disponibile in Inghilterra già dal prossimo anno.Il nome del sensazionale test è Oncimmune, costato 15 anni di lavoro agli studiosi che lo hanno messo a punto e darà la possibilità di scoprire forme di malattia severe senza sottoporsi a risonanze o biopsie solo con un semplice prelievo di sangue, che permetterà di localizzare il tumore proprio nel suo stato iniziale, ovvero quando le prime cellule iniziano a modificarsi ed il sistema immunitario moltiplica gli anticorpi: questa “lettura“ del sistema immunitario permetterà di prevedere il 90 per cento dei tumori solidi.
Il professor John Robertson, l’oncologo dell’ateneo di Nottingham, afferma che questa è una scoperta rivoluzionaria, in grado di permettere la comprensione della genetica dei carcinomi e promette che questa soluzione sarà più efficace di una qualsiasi risonanza magnetica.I primi kit per il cancro ai polmoni saranno disponibili il prossimo anno in Inghilterra ad un costo di 300 sterline e distribuiti solo privatamente, per il cancro al seno invece si dovrà aspettare solo qualche mese in più.