Sabato gli "Stadio" a Vasto contro l'Hpv.
mercoledì 24 marzo 2010
Sabato gli "Stadio" a Vasto contro l'Hpv.
Roberta Dapunt è nata nel 1970 e vive in Alta Val Badia. Ha pubblicato le raccolte di poesia OscuraMente (1993), La carezzata mela (1999) e La terra più del paradiso (Einaudi, 2008) e realizzato, assieme al Maestro Paolo Vergari, una registrazione su CD (2001), intitolata del perdono - poesia e musica per pianoforte. Sue opere poetiche si trovano in varie riviste letterarie, tra le quali: «Arunda», «Tras», «Ladinia», «Entschluss», «Filadressa», «Sturzflüge» e i «Quaderni» del Fondo Moravia.
Scrive in italiano e ladino. I suoi versi sono caratterizzati da inquietudine e armonia insieme, da un percorso religioso tormentato e puro. Le immagini che sceglie sono di morte e di naturalità e il suo sguardo segue le stagioni e gli animali nel silenzio delle sue montagne e dell’anima. Per il critico Giovanni Tesio si tratta di una voce folgorante e di spontanea innocenza che approda alla “semplicità” attraverso «una dura macerazione, un vero e proprio percorso di spoliazione».
Qualcun altro ha avvertito «la voce di una necessità “impoetica” in questa poesia; di una musa che ha le mani callose della terra incolta, del raccolto e del latte della madre. Poesie scritte in altitudine, quasi per metafora di una separazione, di una lontananza dalla lingua dei letterati, tramandata in varianti e consonanze che non ci riguardano… Così le parole appaiono sfrondate,rudimentali, non rinunciano alla scorza dell’origine. Mai si avvicinano alla bellezza, forse per paura
di sporcarla, di costringerla al sacrificio della rinuncia a un estetismo. Poesia di mani, di dure mani che conoscono la fatica del vivere e della resistenza, mani di letame e di silenzio. E’ una dichiarazione di poetica a dirci che la poesia non si ammanta del lusso ma dell’umile dettato di una porta, socchiusa tra il buio di una stanza e il mondo che la richiama alla luce. Capace di raccontarci perfino la morte di una gallina come fosse la scena di un supplizio che riguarda tutti.
Insomma, la poesia non è serva; neanche delle stesse parole: “Aprirci, venderci come puttane alla malinconia/per un misero verso, per le poche parole e una/sfiorata poesia”.
Sappi che mentre scrivo non ho ossa né carne, / che ciò che di me rimane / è simile allo spazio buio della stalla, / e dentro smarrisco il tempo e dentro io ritrovo un posto / in cui stare. In cui meravigliarmi. / E nel buio della stalla divento domestica e lavoro. / Urna felice è la greppia colma del fieno raccolto. / Scrigno fedele di valori sempre uguali. / E poi la poesia, quanto vorrei tracciarla di più.
(Le intime riflessioni da La terra più del paradiso, Torino, Einaudi, 2008.)
sabato 20 marzo 2010
Consiglio comunale del 22 e 23 marzo: approda in aula la discussione sulla vicenda degli ex Palazzi Scolastici.
La vicenda che riguarda gli ex Palazzi scolastici è nota ai Cittadini vastesi come l'esempio più eclatante di malgoverno dell'era Tagliente Sindaco di Vasto. I vastesi la ricordano come l'epoca delle regalie e della svendita del patrimonio pubblico. Questo episodio, insieme ad altri, ebbe un peso importante nella voglia di cambiamento dei vastesi , tale da determinare la vittoria nel 2006 dell'ora Centro-Sinistra.
Oggi ,dopo 4 anni di Amministrazione Lapenna, siamo alle comiche!! Assistiamo increduli ( mica tanto però...) ad una richiesta ridicola da parte del PD per un Consiglio Comunale ad hoc per far “piena luce” sulla vicenda degli ex Palazzi Scolastici. Tale richiesta arriva dopo la relazione del Direttore Generale tenuta nell'ultimo Consiglio Comunale, che evidentemente presenta delle lacune tali da non essere esaustiva a parere del partito di Peppino Forte.
Ora la domanda o meglio le domande sorgono spontanee....
1) Il Sindaco Lapenna non è del PD?
2) 4 Assessori su 7 non sono del PD?
3) 16 o 17 Consiglieri Comunali su 30 non sono del PD?
4) Il Presidente del Consiglio Comunale non è del PD?
5) 4 anni di amministrazione non sono stati sufficienti per guardarvi tutta la documentazione?
6) Non vi fidate del Direttore Generale? Perchè allora gli avete prolungato il contratto ( dietro lauto compenso...) appena un mese fa?
7) Ed allora a cosa vi serve un ennesimo Consiglio Comunale? PER CHIEDERE SPIEGAZIONI A VOI STESSI ?
8) E SE DAVVERO CI SONO FATTI NUOVI “TALI DA RICHIEDERE UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO PERCHE' QUESTI FATTI NON VENGONO PORTATI A CONOSCENZA DELLA MAGISTRATURA? PERCHE' IN CASO DIVERSO E CONTRARIO VALGONO LE DOMANDE FATTE PRIMA..
Questa presa di posizione da parte della dirigenza locale del PD, aggiunge amarezza alla delusione, non solo nostra ma crediamo in tantissimi elettori che riposero fiducia in Lapenna e company. Il fallimento di questa Amministrazione a guida PD è sotto gl'occhi di tutti. Non sono bastate le 3-4 Giunte lapenniane per mascherare l'incapacità di un gruppo politico tanto numeroso, ma altrettanto miope, litigioso quanto arrogante e presuntuoso, che sta riconsegnando “a gratis” la Città nelle mani di Prospero e Tagliente.
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
Sez. VASTO
venerdì 19 marzo 2010
Il Sindaco darà la delega al Turismo ad Alberto Baiocco?
Mala tempora currunt!
di Roberto Emiliano Piserse
Leggiamo insieme il comunicato stampa diramato dal Comune di Vasto:
"Era tornato a Vasto senza fare grandi clamori. Stamane, però, a Palazzo di Città, in occasione di un incontro informale con il Sindaco Luciano Lapenna, Alberto Baiocco ha catalizzato l’attenzione di tutti. 26 anni, il giovane albergatore vastese, grande protagonista dell’ultima edizione del Grande Fratello, si è fatto accompagnare da Mara Adriani, altra protagonista del trasmissione di Canale 5 con la quale ha condiviso quasi venti settimane di diretta no stop 24 ore su 24 e con la quale si è legato sentimentalmente. Prima di concedersi ai numerosi mezzi di informazione Baiocco ha raccontato al primo cittadino di Vasto come la sua partecipazione al Grande Fratello gli ha cambiato la vita.“Se mi piace impegnarmi per il Turismo? Certo – ha risposto ad un cronista che gli faceva notare che il Sindaco ha la delega dell’importante settore – ma prima devo studiare. Sto proprio frequentando un corso di Laurea in scienze turistiche”. Da qui in avanti, tra Roma e Milano, sono molti gli impegni che attendono il giovane vastese: partecipazioni televisive, serate in discoteca e primi contratti di una certa importanza. Prima di lasciare il Palazzo di Città, il Sindaco Lapenna ha fatto gli auguri a Baiocco, regalando a Mara Adriani una recente pubblicazione fotografica sulla città di Vasto."
A questo punto ci chiediamo: dopo Nicola Del Prete, al Turismo avremo Alberto Baiocco?
Il C.C. dice no alla privatizzazione dell'acqua ed incarica il Sindaco a rappresentare la città alla manifestazione di domani a Roma.
Realizzato ed aperto l'ultimo tratto del lungomare Cordella nord.
Altra opera pubblica messa in porto dall'Amministrazione Lapenna. Si tratta dell'ultimo tratto del Lungomare Cordella nord che arriva fino al monumento alla Bagnante. A darne notizia è il Sindaco Luciano Lapenna e l'Assessore ai LL.PP. Corrado Sabatini che informano che nella mattinata odierna è stato aperto al pubblico il lungomare in oggetto. I lavori realizzati dall'Impresa Asfalti Trigno e progettati e diretti dall'Ufficio Tecnico del Settore LL.PP., sono consistiti nella realizzazione di un marciapiede della lunghezza di mt.120 e della larghezza di mt.2,40, pavimentato con pietra arenaria, nella demolizione dei muretti vetusti e pericolosi e nella realizzazione di una nuova balconata con tratti in blocchi splittati a faccia vista e tratti con ringhiere e vetro.
Porta Nuova: "Il Sindaco di Vasto fa sue le nostre richieste sulla laterlite di Lentella".
Facendo seguito al nostro comunicato dello scorso 17 Febbraio sulla Laterlite di Lentella (leggibile tuttora in: http://www.scribd.com/doc/26964512/Laterlite-17-02-10 ) il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, con una nota (in: http://www.scribd.com/doc/28554648/Laterlite-Nota-Del-Sindaco-24-
02-10 ) datata 24/02/2010, ha richiesto:
1. alla Regione Abruzzo copia del provvedimento di Autorizzazione Ambientale
Integrata rilasciata alla Spa Laterlite;
2. alla Provincia di Chieti, all'ARTA e alla stessa Regione di procedere alla
installazione, se non fatto, della centralina di monitoraggio e rendere noto dei valori rilevati;
3. alla Provincia di Chieti di monitorare i fumi di scarico così come richiesto dal Mario Negri Sud.
I 3 punti corispondono a 3 delle 4 richieste che avevamo formulato a conclusione del nostro comunicato. Sulla quarta (l’istituzione di un comitato permanente di consultazione e di controllo sulle questioni ambientali presenti nel distretto industriale del vastese) attendiamo a giorni una risposta dall’assessore Suriani. Intanto diamo atto al Sindaco di Vasto della sensibilità dimostrata su una questione, come questa, su cui molti altri politici locali hanno dato prova di disattenzione,approssimazione, o peggio.
Ci permettiamo un’ultima osservazione sull’informazione resa dai giornali locali.
Quei giornali, come Il Centro e Il Messaggero, che nel Febbraio scorso non hanno trovato spazio per il nostro comunicato; ma ne avevano trovato, a Settembre e a Gennaio, per le dichiarazioni entusiastiche e fuorvianti dei politici locali; ecco, ci chiediamo se quei giornali daranno finalmente notizia dell’allarme che abbiamo lanciato, dei dati che abbiamo diffuso, infine delle nostre richieste, ora che sono state riprese dal Sindaco di Vasto.
Anche quando, come in questo caso, sono in gioco rilevanti interessi economici l’informazione non dovrebbe essere parziale.
venerdì 12 marzo 2010
TARSU: niente rimborso dell'IVA che non c'è.
giovedì 11 marzo 2010
Il Sindaco Luciano Lapenna riceverà domani, venerdì 12 marzo, in veste ufficiale, a Palazzo di Città, il Ch.mo prof. Luca Cavalli Sforza, massimo esponente mondiale sulla diversità genetica delle popolazioni. La cerimonia si terrà alle ore 17 nell’aula Consiliare. La stampa è invitata a partecipare.
L'inchiesta sui Palazzi Scolastici approda in Consiglio Comunale
Sono sette i punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale convocato in prima convocazione lunedì prossimo15 marzo, alle ore 8, e in seconda convocazione martedì 16 alle ore 9,30. A darne notizia è il Presidente Giuseppe Forte. Questi gli argomenti tra cui spicca il responso sull'indagine condotta sugli ex Palazzi scolastici dove vi sono infiltrazioni di acqua e lavori probabilmente non eseguiti ad opera d'arte. Comunque di seguito riportiamo i sette punti in discussione:
1) Approvazione Regolamento sulla Consulta Giovanile
2) Approvazione Regolamento Comunale per il servizio di noleggio con conducente di veicoli a trazione animale di genere equino;
3) Approvazione regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale e delle commissioni consiliari;
4) Prosecuzione esame delle osservazioni alla variante delle N.T.A.;
5) Palazzi Scolastici: relazione del Direttore Generale. Provvedimenti;
6) Dissesto idrogeologico del versante orientale di Vasto. Provvedimenti;
7) Interrogazioni ed interpellanze.
Dismissioni immobi comunali: si comincia con l'ex scuola di Via Naumachia.
Il ricavato sarà destinato esclusivamente alla realizzazione di grandi opere pubbliche.
Il Comune di Vasto inizia ad effettuare le dismissioni programmate. Il primo immobile posto in dismissione è il fabbricato Ex Scuola di Via Naumachia; tutti i dati relativi al bando sono reperibili sul sito informatico del Comune di Vasto all'indirizzo www.comune.vasto.ch.it/. Le offerte dovranno pervenire con le modalità prescritte entro e non oltre il 26/03/2010. I prossimi immobili che saranno messi in vendita sono i seguenti:
1) ex scuola Villa De Nardis;
2) N. 3 appartamenti e terreni presso Villaggio SIV;
3) Locali presso ex mercato coperto zona 167.
Si precisa che gli immobili posti in dismissione hanno costituito per il Comune di Vasto, negli ultimi decenni, solo un aggravio di spesa; si precisa altresì che il ricavato non potrà entrare a far parte del bilancio relativo alle spese correnti ma solo in quelle in conto capitale, vale a dire che il ricavato dovrà essere finalizzato esclusivamente alla realizzazione di opere pubbliche o per l'acquisto di nuovi immobili come, ad esempio, la ex Caserma di Sant'Antonio Abate per la quale il Comune di Vasto ha inoltrato, già dal 2008, richiesta al Ministero della Difesa per l'acquisizione dell'immobile insieme ai circostanti cinque ettari di terreno.
La Festa della Donna ricordata, come ogni anno, dall'Amministrazione Comunale.
mercoledì 10 marzo 2010
S.E.L. in piazza per difendere l'art. 18
Saremo in piazza in difesa del lavoro, per quello dei nostri giovani e per i tanti lavoratori - ormai milioni - che lo hanno perso e lo stanno perdendo.
Saremo in piazza per la dignità del lavoro, sempre più umiliata dalla precarietà.
Saremo in piazza per cercare di fermare i licenziamenti, che stanno sconvolgendo la vita di tante famiglie di lavoratori.
Saremo in piazza per i giovani precari che dopo anni di studio, impegno e sacrifici per costruirsi un futuro, sono confinati a contratti a progetto, a chiamata o a tempo determinato.
Saremo in piazza perché questa crisi del lavoro sta mettendo ai margini della società tante famiglie, creando le condizioni per allontanare dall’università tanti giovani le cui famiglie non riescono più a mantenerli agli studi, con l'inevitabile ritorno a una università fatta solo per i figli dei ricchi.
Saremo in piazza contro il tentativo di svuotare, attraverso l’arbitrato e non più il giudice del lavoro, l’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori.
Saremo in piazza perché, attraverso la condivisione dei problemi, può rinascere una Sinistra che torni a essere determinante per ridisegnare il futuro del nostro Paese.
Roma, (Adnkronos) - La Cassazione opera un giro di vite nei confronti dei funzionari che ostentano "la persistente inerzia" e sottolinea che è reato manifestare un "perdurante e patologico rifiuto di esercitare i doveri del proprio status e del proprio ufficio". In questo modo, la Sesta sezione penale ha convalidato la condanna ad un anno di reclusione per rifiuto di atti d'ufficio e per interruzione di pubblico servizio nei confronti di M.G.N., ufficiale giudiziario 46enne addetta all'ufficio notifiche penali, che sostenendo di essere oberata da una mole di lavoro, rifiutava con "ostentazione" di effettuare le notifiche, facendole con ritardo a volte di mesi, a volte di anni. Quasi una sorta di emula dell'indimenticabile 'Bartleby lo scrivano' di Melville, M.G.N. nonostante i ripetuti solleciti del dirigente di ufficio ometteva la notifica di numerosi atti provocando così ritardi alla giustizia. Denunciata, la funzionaria, in parziale riforma della sentenza di primo grado, veniva condannata ad un anno di reclusione con la concessione delle attenuanti generiche dalla Corte d'appello di Firenze, il 27 aprile 2007, per i reati puniti dall'art. 328 c.p. e 340 c.p..Contro il doppio giudizio di colpevolezza, M.G.N. ha fatto ricorso in Cassazione sostenendo che non era provato il danno alla giustizia e che in ogni caso lei era "molto lenta" e sommersa da una "enorme mole di lavoro con una drammatica carenza di personale". Piazza Cavour - sentenza 8996 - non ha accettato la tesi difensiva e, bocciando il ricorso di M.G.N., ha evidenziato che "il rifiuto di atti di ufficio non sanziona penalmente la generica negligenza o la scarsa sensibilità istituzionale del pubblico ufficiale, ma il rifiuto consapevole di atti da adottarsi senza ritardo, per la tutela dei beni pubblici, rispetto ai quali gli sono state conferite proprio quelle funzioni". Dunque, dice piazza Cavour, "è del tutto evidente l'irrilevanza degli accertati livelli di utile operosità dell'imputata, delle sue caratteristiche di personalità, in termini di non alacrità, lentezza, scarsa organizzazione, posto che, quello che nella vicenda si è verificato non è il ritardo differenziale e da confronto, che in tutte le attività professionali intercorre tra persone di diversa dotazione psicofisica e corrispondente risultato di lavoro, ma un inammissibile, perdurante e patologico rifiuto di esercitare, in termini minimale, i doveri del proprio status e del proprio ufficio". In questa ottica, segnala ancora la Suprema Corte, "la soggettività dell'inadempiente pubblico ufficiale trova compiuta espressione appunto nell'ostentata e persistente inerzia, nonché nella indifferenza ai richiami formali del dirigente e dell'autorità giudiziaria, ai quali non si è opposta alcuna giustificazione ragionevole che non fosse quella del 'comodo non fare' di cui vi è sovrabbondante traccia nelle centinaia e centinaia di atti non notificati o con ritardi".
martedì 9 marzo 2010
di Roberto Emiliano Piserse
Alberto non ce l'ha fatta, è uscito per primo nella finalissima del GF 10. Nonostante tutto ci dispiace. No, non è ipocrisia la nostra. Sul piano umano e individuale assistere alla "sconfitta" di un giovane rattrista, anche se i ragazzi intelligenti sanno imparare più da una sconfitta che da una vittoria. Certo in questi mesi Alberto, come tutti quelli della Casa, avrà coltivato sogni, progetti, provini e fiction nella propria testa, con la propria fantasia e immaginazione, ecco perchè ora la delusione è più cocente. Ma se sul piano umano Alberto merita la nostra "pietas", sul piano culturale e sociale la sua sconfitta deve far riflettere soprattutto i giovani vastesi. Da parte nostra auguriamo a Baiocco di non cadere nell'oblìo e che arrivi a "salvarlo" dalla melanconia almeno qualche contratto pubblicitario, le statistiche, però, lasciano poco spazio alle speranze. Dei circa 300 giovani che si sono succeduti nella Casa in questi dieci anni, quelli che poi hanno davvero "sfondato" si contano sulle dita delle mani o, forse, della mano. Un esempio? Chi di voi ricorda Cristina Plevani? Forse i quindicenni di oggi, e non solo loro, manco sanno chi sia. Ebbene, Cristina fu la vincitrice del GF1, oggi ha 38 anni e, dopo qualche parte di terzo/quarto piano nel mondo dello spettacolo, si è ritirata ed ora lavora come istruttrice di nuoto in una piscina. Questo è' solo un esempio che però ci porta a dire che il GF è la "Epifania dell'Effimero", cioè la "manifestazione di ciò che dura un giorno", di ciò che è inconsistente, caduco e "cagionevole". Su questo i giovani sono chiamati a riflettere. Le ubriacature passano e con esse anche l'euforia del momento, al mattino poi ci si sveglia rincoglioniti, col mal di testa e, soprattutto, nel proprio mondo quotidiano, immersi nei propri problemi. Attenzione: non vogliamo dire che i giovani non debbano rincorrere un sogno, l'Utopia; anzi, non solo è giusto che lo facciano, ma è anche e soprattutto doveroso. Chi scrive è infatti convinto che i giovani sono stati, nel corso degli ultimi due secoli, il vero motore del cambiamento e dello svecchiamento del mondo, gli attori di una trasformazione radicale della società, un'azione che è stata da loro compiuta portando avanti idee innovative, rompendo col vecchiume della tradizione, preparando un mondo nuovo o, quanto meno, diverso, più a misura d'uomo. I giovani infatti hanno sempre aspirato all'Essere e quasi mai all'Avere o, peggio, all'Apparire. Ecco perchè l'altro giorno, su queste pagine, non abbiamo condiviso la scelta dell'Amministrazione comunale di assecondare l'Effimero dietro la spinta di una ubriacatura, se non esaltazione, collettiva. A nostro avviso, invece, occorre "concretezza utopica", sembra un ossimoro e, forse, sul piano linguistico lo è, ma certamente non lo è sul piano storico-filosofico. l'Utopia infatti trae forza e nutrimento da un'idea che, piano piano, si fa strada e, il più delle volte, si concretizza dando luogo, appunto, a ciò che poco prima sembrava un semplice ossimoro linguistico: concretezza utopica. Ci piacerebbe quindi che l'Amministrazione comunale istituisse la "Giornata del giovane emigrante" per ricordare, almeno una volta l'anno, le centinaia di giovani vastesi che, pur avendo costruito giorno per giorno con dedizione e sacrificio il proprio futuro professionale, sono stati e sono costretti a lasciare la nostra città per trovare lavoro altrove, anche fuori dall'Italia e dall'Europa, facendo onore, quello vero, alla propria terra natìa; e poi la "Giornata del giovane precario" per evidenziare come certi "mammocci" lo sono per necessità e non per volontà; ed ancora la "Giornata del giovane volontario" per rimarcare come molti giovani abbiano trovato nel Volontariato, civico o sociale che sia, una ragione ed uno scopo di vita autentici, al di là di ogni egocentrismo ed egoismo, imparando finalmente a vivere e non più a lasciarsi vivere rincorrendo effimeri ed efferati fantasmi. Infine ci piacerebbe che l'Amministrazione comunale istituisse la "Giornata dell'Utopia", dedicata ad incontrare quei giovani "folli", lo diciamo in senso erasmiano, che hanno fatto dell'utopia una realtà.
Sulla Video-sorveglianza in città, il P.S.I. attacca l'Amministrazione comunale.
Riceviamo e pubblichiamo.
Si potrebbe tranquillamente affermare che sul problema della videosorveglianza ,a Vasto,siamo alle comiche. Ma in questo caso,non si piange per il troppo ridere:si piange e basta. Dopo la spavalda uscita e mesta ritirata dell'Assessore Molino che l'estate scorsa dichiaro' ,su mandato fiduciario del sindaco Lapenna, che a Dicembre 2009 avremmo avuto le telecamere in città,oggi tocca all'assessore Sputore avventurarsi in farfugliamenti sui tempi e modi per la realizzazione della video sorveglianza a Vasto. Oggi si legge che il prefetto sollecita la realizzazione del Progetto;si legge che l'ambiguo sindaco Lapenna” ha risposto che è in fase di predisposizione il relativo regolamento comunale, a cura del comandante della polizia municipale, Ernesto Grippo.” E si legge che:"Per entrare nella fase operativa - afferma l'assessore alla Polizia municipale, Vincenzo Sputore - aspettiamo che il Consiglio comunale approvi, entro la fine del mese, il bilancio di previsione 2010. Il progetto complessivo è da 600mila euro, ma potrebbe essere ripartito in due tranche. Dopo l'approvazione del bilancio, partirà l'iter prevede l'affidamento dell'incarico a un progettista e la successiva pubblicazione del bando di gara per l'affidamento dei lavori di installazione delle telecamere. Espletato il passaggio in Consiglio - promette Sputore - i tempi saranno celeri".
Ecco un bel cumulo di falsità e becere scuse. Ma quando l'assessore Molino sbandierò per conto anche del Sindaco l'impegno per la realizzazione e la installazione delle telecamere per Dicembre 2009,c'era o non c'era il regolamento che -si legge-oggi starebbe predisponendo il nuovo comandante dei Vigili?Evidentemente non c'era e questa e' una prima bugia,a fini di becera propaganda. I soldi c'erano o non c'erano?A leggere oggi l'assessore Sputore,i soldi non c'erano..E questa e' la seconda becera bugia ,se vogliamo credere all'Assessore Sputore..
Ma la ipocrisia e bugia piu' grande ,è trincerarsi dietro le sollecitazioni del Prefetto.
Sia ben chiaro:non siamo contro un sistema di videosorveglianza. Siamo contro questo progetto di videosorveglianza..E questo lo abbiamo piu' volte ribadito. Nel settembre 2009 invitammo i Capogruppo Consiliari ed il Presidente del Consiglio Comunale ad una aperta riflessione non solo su questo tema. Scrivemmo:
“Appare chiaro a tutti che tale scelta contrasta nettamente con la volontà del Sindaco di realizzare un sistema solo per la videosorveglianza, altamente costoso e privo di qualsiasi altro vantaggio per l'Ente e per i cittadini. A questo aggiungiamo la “misteriosa” trasformazione di un “studio di fattibilità” in Progetto preliminare e di seguito Progetto definitivo; ed infine Progetto Esecutivo, MAI DISCUSSO IN NESSUNA SEDE ISTITUZIONALE E COLLEGIALE; e che si basa su uno “studio” ANONIMO cioè PRIVO di paternità:infatti non reca la firma di nessun tecnico, o servizio o responsabile alcuno. Tutto ciò fa logicamente pensare ad un “progetto pilotato” da mano ancora “formalmente”ignota ma sostanzialmente conosciuta e del quale il Sindaco dovrà rendere conto per parte nostra in sede politica ;e per altri sicuramente in altre sedi.”
Ancor di piu' lo ribadiamo oggi,a fronte delle palesi contraddizioni che la Giunta esprime su questa vicenda. Ed aggiungiamo:qualcuno ha spiegato al Prefetto l'iter ,la situazione,la paternità del progetto?Pensiamo di no.E qualcuno ha spiegato al Prefetto che in effetti Vasto potrebbe già avere un sistema di Videosorveglianza ma nessuno lo vuole attivare perche' il “business” è già..promesso?
Allora qualcuno spieghi,in maniera convincente perchè la Rete WIFI attiva (se è ancora attiva dopo la cacciata dell'Assessore socialista Cerulli)a Vasto Marina ed in Piazza Rosetti,non viene utilizzata per la videosorveglianza, Probabilmente perche' non e' un business.
E qualcuno spieghi o ci smentisca su quanto da noi affermato nella lettera inviata a Settembre 2009;e cioe':
“Come Voi sapete, la spesa del Comune di Vasto per la telefonia ammonta complessivamente a circa 230.000,00 € l'anno. UN COSTO ELEVATO, sopratutto alla luce di quanto oggi la tecnologia ci mette a disposizione per ridurre in modo consistente le spese per questo servizio.
Oggi infatti è tecnologicamente possibile non solo ridurre i costi attraverso al adozione di differenti protocolli di comunicazione( circa il 40% in meno) ;ma adottando soluzioni gia' in uso presso molti Comuni:questo consentirebbe anche al nostro Ente di fare un vero salto di qualità e di offrire nuovi servizi ai cittadini.Questi Comuni si sono dotati di una propria rete VPN (virtual private network) che ha consentito loro la gestione di tutta la comunicazione ,sia in voce che video oltre il traffico dei dati.
L'utilizzo polivalente della Rete cittadina consente alle amministrazioni di decidere ad esempio di::
1)avvalersi di un sistema di videosorveglianza non solo su obbiettivi fissi, ma anche mobili ( vedi ad esempio la individuazione di discariche abusive ) o di punti nevralgici che di volta in volta verranno individuati ( ad es. la Riserva di Punta Aderci, controllo delle piste ciclabili, ecc...).
consentire l'utilizzo della connessione ad internet non solo ad uso interno dell'Ente, ma sopratutto come servizio ai cittadini, dando anche la possibilità della gratuità della connessione ( per un tempo limitato di ore, o per zone o per qualsiasi altro motivo ritenuto utile) allargando lo scenario della popolazione utilizzatrice della Rete;
Rendere possibile passaggio dalle attuale rete telefonica utilizzata dall'Ente al VOIP (voce tramite protocollo internet) che consentirebbe un notevolissimo risparmio economico nonché un salto tecnologico dell'Ente stesso.”
Ecco ,spiegateci e spiegate ai cittadini, paladini ondivaghi della trasparenza.
SEGRETERIA P.S.I.
VASTO
lunedì 8 marzo 2010
Vasto presente alla Fiera del Turismo di Napoli
Continua l'attività del Sindaco Lapenna per promuovere la nostra città a livello nazionale e internazionale.
L’imminente partecipazione alla Fiera del Turismo di Napoli in programma a fine mese. Partecipazione concordata con gli operatori che saranno presenti nel capoluogo campano. Ma anche eventuali compartecipazioni con gli operatori di settore nelle attività di promozione. Ed infine l’importanza di modernizzare l’attuale sito del Comune dedicato al Turismo e, dopo l’interesse mostrato da alcuni tour operator della Norvegia nei confronti della Regione Abruzzo in occasione della Bit di Milano, anche un eventuale progetto, attualmente allo studio degli uffici preposti, di una idea progetto per attuare una azione di promozione in vista dell’attivazione del nuovo volo Oslo Pescara. Molto dipenderà da quello che deciderà di fare la Regione Abruzzo. Sono stati questi gli argomenti del tavolo sul turismo che si è tenuto, alla presenza del Sindaco Luciano Lapenna, a Palazzo di Città. Il primo cittadino, che ha confermato ai componenti del tavolo l’intento dell’Amministrazione di presentare il cartellone delle manifestazioni entro e non oltre i primissimi giorni di giugno, si è detto fiducioso sull’imminente stagione estiva. Soprattutto alla luce degli ultimi dati forniti dalla Regione Abruzzo che vedono la nostra città in controtendenza, rispetto alle altre località costiere: a Vasto, almeno finora, la crisi non ha toccato il settore turismo. “Stiamo lavorando per essere pronti anche per questa estate – ha dichiarato il Sindaco Lapenna – per presentare ai vacanzieri una città moderna, pulita ed accogliente. Gli sforzi sono enormi da parte di tutti. A cominciare dagli operatori con i quali stiamo cercando di lavorare in sinergia”. Dicevamo del sito: ad Aprile sarà on line. Sarà un sito innovativo, dinamico ed al passo con le ultimissime tecnologie. Oltre ad essere ricco di immagini e video promozionali della città. Un ampio spazio sarà riservato a tutti gli operatori.
sabato 6 marzo 2010
"Quoque tu, Luciano..."
di Roberto Emiliano Piserse
Firmato il decreto salva-lista, siamo alla Repubblica di Weimar.
di Roberto Emiliano Piserse
Questo è un altro giorno triste per l'Italia, sarebbe forse opportuno che un editorialista di un blog commentasse e argomentasse con fiumi di parole ciò che è accaduto. I lettori mi perdoneranno ma l'avvilimento che ho non me lo permette. Vorrei solo fare una domanda a cui dare una risposta ed una contro-risposta:
Se la lista esclusa fosse stata quella dei Pensionati o del Partito Comunista dei Lavoratori (come tra l'altro è già accaduto), ci sarebbe stato un Decreto del Governo?
Risposta (di parte): Non è la stessa cosa, il PDL è il primo partito d'Italia e non si può fare una competizione elettorale senza che sia rappresentato oltre 1/3 dell'elettorato italiano, sarebbe falsata.
Controrisposta: Innanzitutto non si è il primo partito d'Italia sempre e comunque, voglio semplicemente dire che ad ogni competizione elettorale tutti i partiti ripartono da zero, infatti più volte sono capitati rovesciamenti di posizioni. Ma ammettiamo comunque che il PDL si confermi o sia oggettivamente il primo partito, ma forse la legge non è uguale per tutti? Oppure dobbiamo credere che i più forti siano "sciolti" (ab-soluti) cioè sottratti al rispetto della legge? Se così fosse ci troveremmo di fronte alla "Legge del più forte" che è espressione della legge di natura contro cui gli uomini hanno però voluto opporre il Diritto proprio per difendere il più debole. Infatti "il più forte" non ha bisogno di leggi perchè è capace da solo di prendersi ciò che gli spetta e ciò che pretende. Allora vuol dire che ci troviamo di fronte a leggi-ragnatela di cui ho già parlato nei giorni scorsi. Ecco perchè con avvilimento dico che siamo ormai alla Repubblica di Weimar.
Dulcis in fundo riportiamo una dichiarazione, ripresa dal "Corriere.it", di Silvio Berlusconi relativamente al Decreto varato, una dichiarzione che si commenta da sola:
«Sono uscito dal Consiglio dei Ministri dove stiamo facendo un decreto legge interpretativo delle norme che attengono alle elezioni - ha spiegato lo stesso Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico con un evento elettorale del suo partito in Puglia - in modo che, speriamo, si possa ritornare a dare il diritto di voto anche ai nostri elettori del Lazio e della Lombardia».
mercoledì 3 marzo 2010
Sull'esclusione delle liste del PDL La Russa afferma: Pronti a scendere in Piazza.
Uno spettro si aggira per l'Italia, quello delle leggi-ragnatela.
di Roberto Emiliano Piserse
Ormai il Berlusconismo ha contagiato tutti ed è diventato il metro di valutazione di ogni questione. Ormai è passato il principio che i giudici sono faziosi, corrotti, aspiranti a conquistare il potere politico dilatando a dismisura quello giudiziario. Allora, questo è il ragionamento del PDL, occorre ricorrere alla Piazza. La Piazza, questa fin troppo conosciuta, diventa anche giudice, un giudizio che esprime attraverso il voto elettorale ed attraverso la protesta. Ormai siamo alla barbarie del Diritto, alla scelta tra "Gesù e Barabba" nella convinzione, questo sì fazioso sillogismo, che, risiedendo nel popolo la sovranità, nelle sue mani sono tutti i poteri, pure quello giudiziario, anche perchè il popolo sa quello che vuole e dunque non può sbagliare perchè ciò che vuole non è nè buono nè cattivo, è solo desiderio, solo verità , la sua (del popolo) verità. Ecco allora che la Legge non vale più, non valgono le regole, almeno non possono valere per un partito di maggioranza relativa che, in quanto tale, necessariamente deve prendere parte alla competizione elettorale, anche perchè è l'unico in grado di contrastare e persini vincere il "Sinistro Male". Così si avalla un altro principio che farebbe rabbrividire i grandi della politica da Platone a Montesquieu, da Locke a Rousseau e persino i Sofisti che di relativismo pure si intendevano: una norma non ha validità assoluta ma relativa, vale a dire che è valida per i deboli, gli indifesi, per coloro che non hanno dietro il consenso delle masse, mentre non vale per i forti, per i prepotenti che, avendo un grande consenso popolare, essi devono rispondere magari al popolo ma non alla Legge. A riguardo Berlusconi più volte è stato esplicito: "Io non ho bisogno di giudici, perchè sono stato già giudicato dal popolo che più volte mi ha eletto sentenziando dunque che sono degno di ricoprire la carica che ho!". Così se un tempo i prepotenti agivano in assenza di leggi e traevano da questa massimo profitto, ora possono prosperare ancor di più grazie a leggi valide solo per gli altri. Infatti tutti sanno che ad ogni competizione elettorale ci sono sempre liste scartate perfino solo per vizi di forma e non, come nel caso del PDL a Roma e a Milano, di sostanza. Allora vuol dire che ancora una volta vale la logica dei due pesi e delle due misure, ancora una volta ci troviamo di fronte a leggi-ragnatela, come amava definirle Erasmo da Rotterdam, leggi cioè che, come le ragnatele, sono efficaci solo per gli insetti piccoli mentre non hanno alcun senso di fronte a quelli grandi. Mala tempora currunt. Sigh!
Grido d’allarme dei Sindaci aderenti al Consorzio Civeta.
Il primo cittadino di Vasto Luciano Lapenna ed i sindaci di San Salvo, Casalbordino, Cupello, Pollutri e Scerni, nel corso di una conferenza stampa, hanno richiamato la Regione Abruzzo ai propri doveri.
“Siamo al collasso – ha detto il Sindaco Luciano Lapenna – perché il trasferimento dei rifiuti all’impianto di Cerratina ha un costo che le Amministrazioni non possono più consentirsi. I numeri? Per rendere l’idea vi dico subito che i Comuni si stanno accollando dodicimila euro in più al giorno. Non è più pensabile andare avanti così ed è giusto che i cittadini sappiano certe cose. Eppure l’accordo con la Regione prevedeva che l’iter per l’espletamento di tutte le pratiche del Civeta doveva essere concluso lo scorso 31 dicembre. Purtroppo, ad oggi, siamo ancora in alto mare”.
Ritardi incomprensibili nonostante le assicurazioni date in più circostanze dall’Assessore Regionale all’Ambiente Daniela Stati.
Dopo il parere dell’Arta ed il rilascio della V.I.A. (Valutazione d’impatto ambientale) manca ancora un parere tecnico della Regione teso a visionare e quantificare la composizione dei rifiuti già conferiti nella nuova vasca, a suo tempo senza autorizzazione.
Mentre il Sindaco di San Salvo Gabriele Marchese ha annunciato azioni clamorose qualora la situazione non dovesse sbloccarsi nello stretto giro di qualche giorno, il primo cittadino di Casalbordino Remo Bello ha parlato di “situazione scandalosa e di completa incapacità della Regione a gestire l’emergenza Civeta”.
“I nostri territori sono affamati – ha aggiunto il Sindaco di Cupello Angelo Pollutri – ma noi non staremo fermi. La Regione? In tema di rifiuti sta dimostrando di avere una programmazione a macchia di leopardo”.
Giovedì Rossettiani: Il Centro Studi incontra la Voce della Poesia dall'11 marzo al 22 aprile.
11 Marzo
Tra terra e cielo
Incontro con Franca Grisoni
Introduce Pietro Gibellini
Palazzo d'Avalos
18 Marzo
Parole e Musica - Don Backy
Presentazione del libro
“Storia di altre storie...
Memorie di un juke box 1970-1980”
Introduce Gianni Oliva
Palazzo d'Avalos
25 Marzo
La terra più del paradiso
Incontro con Roberta Dapunt
Introduce Giovanni Tesio
Palazzo d'Avalos
8 Aprile
Incontro con Franco Loi
Presentazione del libro
”Da Bambino il cielo”
Introduce Giovanni Tesio
Palazzo d'Avalos
15 aprile
La poesia a Teatro: Mariangela Gualtieri
Nel Silenzio dei Fiori Recital poetico
Introduce Antonella Di Nallo
Teatro Rossetti
22 aprile
La poesia di Salvo Basso
A facci è sempri a stissa
Recital teatrale di Alfio Sesto
Introduce Laura Oliva
Teatro Rossetti
lunedì 1 marzo 2010
180° della nascita di Cristina Rossetti:
l'Amministrazione comunale ed il "Centro Rossettiano" si preparano alla commemorazione con una serie di importanti iniziative.
In occasione del 180° anno della nascita di Christina Rossetti, la voce poetica più autentica e universalmente riconosciuta dalla celebre famiglia vastese, il “Centro Europeo di studi rossettiani” propone una serie di incontri per ascoltare direttamente la Voce della Poesia, in sintonia con la proposta dei Giovedì Rossettiani, evento settimanale, dedicato ai “ritratti monografici”. L'intero programma sarà illustrato in una conferenza stampa che i terrà mercoledì prossimo.
P.E.V.: Guerra aperta tra Sindacato e Amministrazione Comunale.
Il Sindacato risponde alle esternazioni dell'Ass. Domenico Molino. Intanto questo lungo braccio di ferro rischia di bloccare tutti i concorsi.
Riceviamo e pubblichiamo.
Risposta all’ Assessore Molino intervenuto sugli organi di stampa Asserisce l’assessore “Continuo a non capire quali possono essere le problematiche collettive riguardanti le selezioni interne per le progressioni economiche verticali (PEV) che le RSU e le organizzazioni sindacali vogliono portare all’attenzione dei dipendenti comunali”; in contemporanea afferma che “..l’accordo è stato già raggiunto a maggio del 2009”. Risposta:Per raggiungere l’accordo sui concorsi e sulle PEV, come evidenziato anche all’Assemblea del personale del 25 febbraio, i sindacati hanno dovuto lottare non poco arrivando anche ad uno scontro frontale con il quale la parte pubblica, e l’ Assessore in prima persona, ha più volte minacciato ritorsioni (esiste anche un invito scritto dello stesso all’Ufficio Personale a sospendere tutte le indennità accessorie seguito da una lettera di accettazione piena delle proposte della parte pubblica). Davanti ad un iter procedurale sbagliato (mancanza di informazione nelle sedi distaccate, mancata ammissione senza giustificazione idonea di alcune persone al concorso per istruttori contabili, ecc.) il Sindacato non può tacere. Più volte è stato ribadito sia verbalmente che per iscritto (verbali, lettere, comunicati ecc.) che il sindacato non vuole bloccare un accordo raggiunto con sacrificio ma evidenziare il metodo con cui l’Amministrazione sta portando avanti il tutto. Tornando all’intervento dell’Assessore lo stesso afferma che l’accordo è stato raggiunto a maggio 2009. Chi legge deve sapere che l’iter per i concorsi interni, in seguito al Decreto Brunetta, era opportuno chiuderlo entro dicembre 2009:- perché è stato dato ordine agli uffici solo a novembre e dicembre dopo sei mesi dall’accordo mettendo in tal modo a rischio lo svolgimento dei concorsi?
- Perché i bandi di concorso sono stati cambiati rispetto all’accordo raggiunto?
- Perché, soprattutto, non è stata data risposta alle richieste sindacali?
Il Sindacato non impugna e non impugnerà i bandi ma lascia liberi i dipendenti interessati di procedere come meglio pensano; un singolo ricorso può avere conseguenze sui bandi stessi e con il Decreto Brunetta non potrà essere indetto un nuovo bando con lo stesso iter ed in tempi brevi. Forse è questo l’intento dell’Assessore!Evidenziamo nuovamente che i concorsi sono stati voluti dal Sindacato mentre è interesse dell’Amministrazione dare priorità assoluta alle Posizioni Organizzative le cui somme sono da prelevare dal fondo del personale a differenza della dirigenza che viene pagata da fondi del bilancio. Comprendiamo che per l’opinione pubblica poco può essere l’interesse di questa risposta ma chiediamo all’Assessore Molino di avere la bontà di non fare finta di non capire e che nonostante il Sindacato abbia tenuto un’Assemblea serena è elevatissimo e storicamente rilevante lo stato di esasperazione dei dipendenti.
Rsu del Comune di Vasto