lunedì 21 giugno 2010


Recinzione balneari: il centro-sinistra si mobilita a tutti i livelli.

Dopo l'emendamento alla Legge Regionale sul Demanio Marittimo che reintroduce la possibilità per gli stabilimenti balneari di recintarsi, il centro-sinistra si mobilita a livello Comunale, Regionale e Nazionale.
Così nella conferenza stampa tenutasi sabato a Vasto Marina, hanno partecipato i leader del centro- sinistra cittadino (sindaco, assessori, Presidente del Consiglio, consiglieri comunali), regionale (Maurizio Acerbo - Prc - Camillo D'Alessandro - PD - Palomba - IdV) e nazionale (Sen. Giovanni Legnini - PD) che chiederà a tutti i livelli l'abrogazione dell'emendamento presentato da Tagliente, Prospero e Menna. A proposito dei firmatari, Antonio Prospero ha tenuto a precisare che l'emendamento in questione non presenta la sua firma. Intanto l'iniziativa è stata contestata anche da vasti settori dello stesso centro-destra e dalle associazioni di categoria.
Insomma il provvedimento voluto da Tagliente, e votato in modo più o meno superficiale lo scorso 15 giugno in Consiglio Regionale, ha accontentato qualche amico ma scontentato tantissime persone, da semplici cittadini a rappresentanti di categoria ed istituzioni.


Parte oggi il Corso per Elettricisti per disoccupati in situazione di disagio sociale.
l’Istituzione dei Servizi Sociali del Comune di Vasto avvia da oggi il corso gratuito per elettricisti, in collaborazione con l’Agenzia Interinale Gevi di Vasto e l’agenzia formativa CnosFap di Vasto. Il corso è rivolto a 15 persone in situazione di disagio sociale e lavorativo individuate dai servizi sociali del Comune di Vasto. Il corso ha lo scopo di fornire ai partecipanti quelle competenze richieste dalle aziende del territorio in modo che, anche attraverso l’agenzia interinale di Lavoro “GEVI”, al termine del percorso formativo, si possa favorire il loro inserimento nelle medesime aziende. Il corso di formazione avrà una durata di 100 ore e si svolgerà da lunedì al venerdì dalle ore 18.00 alle ore 21.00 presso la sede della CnosFap di Vasto in Via San Domenico Savio. Tale sperimentazione rappresenta per il Comune di Vasto un importante possibilità di inclusione sociale di soggetti deboli e in difficoltà, in linea con quanto stabilito dal Piano di Zona dei Servizi Sociali 2007 - 2009 del Comune di Vasto. Il Corso è finanziato con i fondi della L.R. 13.12.2004, n. 46, art. 5 “Piano Regionale degli interventi a sostegno degli stranieri immigrati”.



Lavori accessori e occasionali per il Comune
La Verghetta interpella il Sindaco

Sulle modalità e i criteri di selezione del personale, il Consigliere di Alleanza per l'Italia chiede chiarimenti all'Amministrazione comunale. Di seguito riportiamo il contenuto dell'interpellanza presentata al Sindaco.




INTERPELLANZA

Oggetto: domanda per svolgere lavoro occasionale di tipo accessorio


Considerato

che è esteso anche alla Pubblica Amministrazione il lavoro accessorio. Lo prevede l’articolo 7-ter, comma 12, lett. a), del d.l. n. 5/2009, convertito in l. n. 33/2009. La norma consente espressamente alle Pubbliche Amministrazioni di avvalersi dei “ buoni lavoro “, per lo svolgimento di una serie di attività tipicamente rientranti nelle funzioni pubbliche, soprattutto degli enti locali. La norma, infatti, modifica l’art. 70, comma 1, lett. d), del d.lgs. n. 276/2003 e ogi prevede che il lavoro accessorio riguardi attività lavorative di natura occasionale, rese nell’ambito “ di manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli e di lavori di emergenza o di solidarietà anche in caso di committente pubblico”.

Per quanto riguarda i criteri di scelta la giurisprudenza dichiara:

Quanto ai criteri di selezione del personale destinato a svolgere prestazioni di lavoro accessorio per conto del committente pubblico, la natura occasionale della prestazione non determina la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato con l’ente pubblico, pertanto si esclude che la selezione dei candidati avvenga mediante procedure concorsuali. Ciononostante non sembra si possa prescindere da forme di pubblicità che evidenzino i criteri di scelta dei soggetti incaricati, in un’ottica di trasparenza ed imparzialità della pubblica amministrazione coerente con i principi di buona amministrazione enunciati dall’art. 97 cost. e dalla L. 241/90. ( Dr.ssa Daniela Pascale – Funzionario della Direzione Provinciale del Lavoro di Padova)

Poiché, comunque, l’estensione dei voucher alla Pubblica Amministrazione
è anche una misura anti-crisi, appare possibile ed opportuno che le amministrazioni
intenzionate ad avvalersi dello strumento individuino i lavoratori
mediante i servizi per l’ impiego delle province, che, dunque, provvedono a
selezionarli e ad avviarli alle proposte lavorative, in modo trasparente e rispondente
ai principi di buona amministrazione.
( Luigi Oliveri Dirigente Coordinatore Area Servizi alla Persona e alla Comunità
della Provincia di Verona)

Per quanto riguarda la scelta dei lavoratori da impiegare nel lavoro accessorio, sottolineato che per previsione legislativa necessita rispettare le disposizioni generali sul reclutamento del personale, occorre tener conto che sussiste il preciso obbligo di rispettare criteri di trasparenza e pubblicitàper individuare i prestatori, pur se non si ritiene esclusa la possibilità che sia previsto il possesso da parte degli aspiranti di precise caratteristiche ed esperienze professionali particolari. ( Francesco Colaci ex Dirigente della Direzione Regionale del Lavoro Abruzzo)


Atteso tutto questo a mio avviso sembrano percorribili due soluzioni per affidare incarichi mediante “ lavoro accessorio di tipo occasionale/voucher” sempre in ossequio ai principi di buona amministrazione ovvero trasparenza ed imparzialità di cui agli artt. 97 Cost. e contenuta nella L. 241/90 e ss. m. ed i. :

a) procedura comparativa dell’ente interessato:
avviso pubblico che contenga riferimento a criteri selettivi degli aspiranti mediante
procedure a sportello/ordine cronologico delle domande pervenute ovvero valutazione dell’esperienza professionale autocertificata mediante “curriculum vitae”

b) individuazione dei lavoratori mediante i Servizi per l’Impiego della Provincia ai quali rivolgersi (mediante il servizio incrocio domanda offerta di lavoro)
.

In conclusione il lavoro accessorio, esteso agli enti locali, è il segno di un cammino che vede l’Italia avanzare sempre più verso livelli di eccellenza già raggiunti da altri Paesi in Europa.
Detto questo plaudo l’iniziativa del Comune di Vasto – domanda per svolgere lavoro occasionale di tipo accessorio- che potrebbe essere una risposta concreta soprattutto alle esigenze dei lavoratori, ma faccio presente che il bando è secondo me carente dei criteri di scelta in ordine al destinatario del voucher e quindi

CHIEDO

il perché di questa scelta non conforme ai canoni di trasparenza ed imparzialità e suggerisco almeno una determina dirigenziale che sopperisca a questo vulnus ed adegui il provvedimento.






Alessandro La Verghetta
Consigliere comunale ApI

sabato 19 giugno 2010




Pronta la pista ciclabile di Vasto Marina

Oggi pomeriggio l'inaugurazione alle ore 18.30. Il Sindaco Lapenna esprime tutta la propria soddisfazione.



“Un’opera che ha messo finalmente tutti d’accordo – ha detto il Sindaco Lapenna ai giornalisti presenti alla conferenza stampa di ieri – che mi ha visto sempre favorevole dal 1999. Da quando, cioè, per questo territorio ero presente prima in regione e poi in Provincia. I lavori? Sono orgoglioso perché abbiamo rispettato i tempi: la realizzazione si è concretizzata, dal momento della consegna dei lavori, in pochissimi mesi.” L’opera è solo un primo passo di un progetto che prevede la realizzazione di una pista ciclopedonabile per un totale di 42 chilometri. Un grande progetto di Via Verde della Costa Teatina che collega tutta la Provincia di Chieti, da Francavilla al Mare a San Salvo, con una pista ciclopedonabile ricavata dall’ex tracciato ferroviario, di cui Vasto possiede nel suo territorio circa 18 chilometri. Affiancato dal vice sindaco Vincenzo Sputore e dall’Assessore Anna Suriani, il primo cittadino ha ricordato che l’opera, nella sua totalità, è costata 611 mila euro di cui 108 stanziati dal Comune di Vasto. Quattro chilometri l’attuale lunghezza, realizzati in parte con resina, in parte in legno e in parte con materiale ecologico. Larga 2 metri e cinquanta, la pista da Vasto Marina raggiunge contrada Buonanotte. Il percorso parte dal lungomare, vira nella zona dell’oasi dell’Anziano e segue una linea che fiancheggia, lato mare, i complessi residenziali della marina, gli hotel ed i campeggi.“Grazie alla pista ciclabile – ha aggiunto l’Assessore Anna Suriani – la nostra città migliora senza ombra di dubbio la propria offerta turistica. L’opera piace a tutti e non era certamente scontato perché, come ricorderete, qualche anno fa molti non erano d’accordo sulla sua realizzazione. Noi, però, ci abbiamo sempre creduto”. Il vice sindaco Vincenzo Sputore ha infine aggiunto che l’Amministrazione si è già attivata con il Ministero dell’Ambiente per accedere a dei finanziamenti tesi a migliorare ulteriormente la fruibilità della pista.

giovedì 17 giugno 2010




La scuola primaria di Orsogna alla scoperta dei Trabocchi

Un progetto del CEA “Giglio di mare-Pancratium” di Vasto finanziato dalla Regione Abruzzo

di Marco Sfarra

VASTO(CH)- “La costa dei trabocchi”, questo il progetto scelto, nell'anno scolastico 2009- 2010, dalla scuola primaria di Orsogna dal Catalogo “Di scuola in Cea- La via della sostenibilità” della Regione Abruzzo, che raccoglie le proposte di Educazione alla sostenibilità dei Centri di Educazione Ambientale di interesse regionale. Il progetto, presentato e realizzato dal C. E. A. “Giglio di mare- Pancratium” di Vasto, ha visto il coinvolgimento delle classi quinte delle sedi di Orsogna, Arielli e Filetto.
I piccoli alunni hanno avuto così l' opportunità di scoprire il fascino di strutture uniche nel loro genere, i trabocchi, per l'appunto, in un viaggio tra passato e presente finalizzato alla valorizzazione di un patrimonio culturale antico e variegato.
Uno degli obbiettivi dell'iniziativa del CEA “Giglio di mare” era infatti sensibilizzare gli studenti nei confronti della Costa dei trabocchi- i ragni colossali di dannunziana memoria- attraverso un percorso articolato in lezioni in classe, laboratori e visite guidate .
Gli alunni hanno quindi rielaborato l'esperienza attraverso una apprezzabile produzione di cartelloni , plastici di trabocchi e testi letterari di vario genere.
Il progetto si è concluso nell'ultima settimana di scuola, con la fase del messaggio, che ogni sede ha organizzato in modo autonomo, ma sempre con competenza e originalità.




Cade l'ultima infamante accusa contro Massimo Desiati. Assolto con formula piena: il fatto non sussiste!


tratto da www.histonium.net


Assolto con formula piena: il fatto non sussiste. La vicenda giudiziaria è quella che ha interessato Massimo Desiati, in qualità di ex assessore regionale al Turismo, coinvolto nell'inchiesta - iniziata nel 2002 - relativa all'organizzazione dell'"Abruzzo Ski World Cup", le gare della Coppa del Mondo di sci tenutesi sulle piste di Roccaraso. E' quanto ha deciso il Tribunale di Sulmona che ha dunque assolto l'esponente politico vastese dall'accusa di concorso in corruzione. L'inchiesta, avviata dalla Procura di Sulmona, ha riguardato un numero complessivo di 35 persone tra rappresentanti politici, amministratori locali e funzionari. Per Desiati, all'inizio, le ipotesi di reato erano di associazione a delinquere, anche di stampo mafioso, concussione, corruzione, falso, abuso e truffa. In piedi, fino ad oggi, era rimasta unicamente l'ipotesi di corruzione con le altre strada facendo cadute per le decisioni di proscioglimento o archiviazione. "Ci sarebbe da scrivere un libro - ha commentato Desiati, presente alla lettura della sentenza in aula assieme agli avvocati Giovanni Cerella ed Elisa Pastorelli, quest'ultima sua moglie - L'Abruzzo, con questa vicenda, ha perso una grande opportunità di promozione turistica delle sue aree interne e di questo mi dispiace tantissimo. Dedico questa assoluzione - ha concluso - a Nino Sospiri (leader abruzzese di Alleanza Nazionale morto nel 2006, ndr.) e alla sua, anzi alla nostra comunità politica".


Parte l'Estate Ragazzi 2010

Il Comune comunica le modalità di iscrizioni all’Estate Ragazzi 2010
Eccole:


1. Ritirare i moduli e il Regolamento presso la Segreteria dell’Informagiovani (Via Naumachia, 45) – dal lunedì al venerdì (ore 17,30 – 19,30) e presso l’Ufficio Affari Sociali del Comune (Piazza Barbacani, 2) – dal lunedì al venerdì (dalle 9,00 alle 13,00) e martedì e giovedì anche dalle 16,30 alle 18,30;

2. Riempire in ogni parte i moduli:
a. Modulo di Iscrizione
b. Scheda di Iscrizione
c. Autorizzazione
d. Dichiarazione

3. Consegnare la documentazione di cui alle lettere a., b., c. e d. di cui sopra unitamente al Certificato ISEE (redditi 2009) presso la Segreteria dell’Informagiovani che provvederà a alla consegna presso l’Ufficio Protocollo entro le ore 19.30 di lunedì 5 Luglio 2010 (scadenza improrogabile!).

4. Per gli ammessi in graduatoria - Consegnare presso l’ufficio Affari Sociali del Comune (Piazza Barbacani, 2) -
a. Certificato di sana e robusta costituzione rilasciato dal medico di famiglia e/ o da Autorità competente (almeno due giorni prima della partenza dei ragazzi);
b. Copia della ricevuta del pagamento della quota di iscrizione (pagamento da effettuarsi il giorno 14 luglio 2010 dalle ore 16,30 alle 18,30 presso l’ufficio economato del Comune) le cui soglie di pagamento si elencano di seguito:
da I.S.E.E.E. zero a I.S.E.E.E. 7.000,00 Euro 40.00
da I.S.E.E.E. 7001,00 a I.S.E.E. oltre Euro 70.00
Suddetta copia deve essere consegnata entro il 16 luglio 2010
c. Fotocopia del libretto sanitario (n° SAUB).


Nota: Il Certificato ISEE può essere rilasciato dai CAF (Cgil, Cisl, Uil)

mercoledì 16 giugno 2010


Dal Coordinamento di S.E.L. riceviamo e pubblichiamo
GRAZIE ALL’ASSE TAGLIENTE-PROSPERO TORNANO LE RECINZIONI SULLA SPIAGGIA. IL CENTRO-DESTRA GETTA LA MASCHERA INDOSSATA IN QUESTI ULTIMI QUATTRO ANNI E MOSTRA LA SUA NATURA LOBBISTICA.

Dobbiamo ringraziare i consiglieri regionali del centro-destra Tagliente e Prospero per il loro emendamento di integrazione alla legge regionale sul demanio marittimo che permette agli stabilimenti balneari di tornare a recintarsi fino ad una altezza di 1.80 metri e per un perimetro avente un raggio di dieci metri a partire dalle pareti degli stabilimenti. Provvedimento su cui si è poi aggiunta la firma dell’UDC, che in Abruzzo è schierato con il centro-destra, per il tramite del Consigliere regionale Antonio Menna. E’ ancora una volta un premio ai furbi, a coloro che vogliono (e alla fine ci riescono) sottrarsi alle leggi e al bene comune. Con questo provvedimento infatti si penalizzano i balneatori onesti che hanno subito capito di essere in una situazione di irregolarità ed hanno provveduto con grande senso civico a eliminare a proprie spese le recinzioni, mentre sono stati premiati coloro che hanno resistito a colpi di ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, tutti persi, ma evidentemente finalizzati solo a temporeggiare in attesa della manna dal cielo che ora è arrivata grazie a Peppino e Tonino. Adesso, tra l’altro, potrebbe aprirsi un nuovo contenzioso. Infatti le recinzioni che sono state abbattute dal Comune che fine faranno? Dovranno essere rimesse a spese della collettività che ha agito per il rispetto della legge? O la legge così come modificata dall’emendamento dei tre illustri vastesi non avrà, come non dovrebbe avere, alcun valore retroattivo e quindi i balneatori dovranno reinstallarle a loro spese?
Vedremo. Comunque nei nostri ringraziamenti a Peppino e Tonino non c’è ironia perché in questi quattro anni di opposizione all’interno del Consiglio comunale sembrava che il PDL stesse scontando il suo purgatorio politico espiando le colpe commesse in 13 anni di Amministrazione Tagliente-Pietrocola: edilizia selvaggia, aggressione al territorio, svendita degli ex Palazzi scolastici, spreco di denaro pubblico (vedi Palazzo Forcelli), mancato recepimento della Legge regionale sulla media distribuzione, lassismo verso le recinzioni balneari abusive, assenza di regole e regolamenti certi (attribuzione discrezionale dei sussidi alle persone bisognose; assenza di regolamento per il rimborso delle missioni di assessori, consiglieri e sindaco; regolamento sull’azione della polizia municipale, ecc.). Infatti gli interventi in Aula da parte dei consiglieri comunali del centro-destra spesso sono stati improntati all’onestà intellettuale e alla collaborazione su molti provvedimenti varati dall’Amministrazione Lapenna. Sembrava dunque che, alla fine di questo quinquennio di purgatorio, Vasto potesse godere di un Centro-destra rigenerato, capace di mettere in gioco i suoi uomini migliori con idee e progettualità per il futuro della nostra città intesa come proprietà di tutti i cittadini ed invece….. alla prima tentazione è di nuovo ricaduto. Ecco allora che tornano a farsi sentire i poteri forti che, messi alle corde da un’Amministrazione di centro-sinistra che non ha fatto sconti a nessuno in materia di vincoli paesaggistici (vedi il vincolo di inedificabilità assoluta sull’ex tracciato ferroviario), in materia di NTA, in materia di regole e regolamenti, adesso si ricompatta intorno ad un centro-destra che ha scelto la continuità con il passato, sia nella scelta degli uomini (diventano sempre più insistenti le voci di una candidatura a sindaco di Prospero sostenuta da Tagliente) che nell’indirizzo della politica rivolta più alle lobbies che ai cittadini.
Su questo i vastesi sono chiamati a riflettere in vista delle prossime elezioni comunali. Certo l’Amministrazione Lapenna avrebbe potuto fare di più, specie se si considerano le attese su questo primo governo cittadino di centro-sinistra, ma è stata costretta a muoversi in una situazione di gravi ristrettezze economico-finanziarie a cominciare, solo per fare un esempio, dalla mancata riscossione dell’Ici sulla prima casa tanto che il governo Berlusconi è chiamato a restituire ancora la quota relativa all’anno 2009 (parliamo di oltre duemilioni di euro, non di bruscolini!). Ciò nonostante potremmo comunque parlare a testa alta delle piccole e grandi opere pubbliche realizzate (Multipiano Ugo Foscolo, terzo lotto lungomare Cordella, piste ciclabili, riapertura strada Anghella, Via Adriatica, ecc.), ma non vogliamo farlo perché, a nostro avviso, è sul piano della legalità, di cui abbiamo già parlato, e sul rovesciamento della prospettiva politica che vogliamo soffermarci. La Giunta Lapenna infatti ha rimesso il cittadino al centro della politica facendo prevalere l’interesse comune a quello dei singoli o dei poteri forti. In quest’ottica va letta tutta una serie di provvedimenti adottati per restituire il territorio alla città, ecco dunque le nuove NTA (su cui il centro-destra ha fatto la sua unica vera opposizione) per impedire di costruire condomini senza parcheggi e senza allacci fognari, balconi che sovrastano il ciglio delle strade, marciapiedi impercorribili con carrozzine; ecco l’eliminazione delle recinzioni per fare della spiaggia un luogo di fruizione per tutti e non proprietà private recintate; ecco ancora l’ isola pedonale in Via Adriatica e in Piazza Rossetti per restituire spazi alle tranquille passeggiate degli adulti e alle corse dei bambini al di là delle visioni particolaristiche di alcuni commercianti e di alcuni residenti….
Dunque è sulla legalità, sulla centralità dell’interesse comune rispetto a quelli particolari, sul buongoverno della spesa pubblica che i cittadini vastesi sono chiamati a riflettere in vista delle prossime elezioni comunali.

Vasto, 16 giugno 2010 Coordinamento Sinistra Ecologia e Libertà
VASTO

Sulla vicenda sollevata da Angelo Bucciarelli

Punta Aderci: risponde il Sindaco Lapenna

Con una lettera indirizzata all'ex segretario cittadino del PD, Luciano Lapenna risponde sulla questione della Riserva Naturale.

Egregio prof. Angelo Bucciarelli,

Fa piacere constatare l’attenzione che in questi ultimi anni si registra rispetto alla riserva naturale di Punta Aderci, per anni solo un lembo di terra bellissimo , fruito da pochi appassionati, ignorato dagli amministratori e sconosciuto a molti cittadini vastesi.
Sempre più turisti e visitatori sono richiamati dalla attenta promozione della Riserva, che questa amministrazione fa, con la collaborazione dei tanti volontari che credono in un turismo alternativo ed ambientale.
Alcune Sue osservazioni sono condivisibili come l’indignazione per le barche e motoscafi che scorrazzano indisturbati fino alla riva del mare. Di questo mi sono più volte lamentato con le autorità militari che, nonostante le difficoltà che incontrano,soprattutto nel periodo estivo, intensificano il lavoro.
Altre osservazioni non sono condivisibili. Tutte le azioni intraprese in questi anni dall’Amministrazione sono sempre andate nella direzione di far conoscere la Riserva, renderla fruibile, migliorarne la pulizia, sbloccare finanziamenti arretrati e candidarla, come merita, ad essere il tratto di costa più pregevole d’Abruzzo per dare un valore aggiunto a tutto il turismo balneare vastese.
Se l’intento fosse stato quello di contenere le presenze e la fruizione, non ci si sarebbe impegnati nella promozione della Riserva in tanti ambiti, dalle riviste specializzate alle fiere del turismo, ai forum, ai numerosi appuntamenti estivi che, solo nel mese di giugno di quest’anno ad esempio, hanno visto la presenza di 300 bambini sulla spiaggia di Punta Penna.
Accanto ai consueti incontri, sempre graditi e frequentati, “Tramonto in canoa”, “Escursioni notturne per l’osservazione delle costellazioni”, “CammiNatura”, si aggiungono anche ben due appuntamenti con Slow Food nell’ambito del Mese del Brodetto.
La finalità dei lavori che si stanno realizzando in questi giorni migliorerà l’accesso alla Riserva mitigando l’impatto delle auto ed organizzando i parcheggi in modo più compatibile con una riserva naturale.
Molte sono state le richieste in tal senso, a cominciare dalla raccolta di firme consegnate nelle mie mani, ben tre anni fa, dal titolo “Liberiamo la Riserva dalle auto”.
Non mi pare che tutto questo porti a fare di Punta Aderci un giardino privato ad uso di pochi.
La prego di aspettare il completamento dei lavori prima di esprimere contrarietà.
Modesti cambiamenti di abitudini produrranno risultati apprezzabili in termini di qualità.
Cordialmente.


Il Sindaco
Luciano Lapenna



Zone franose: Porta Nuova torna all'attacco.





Riceviamo e pubblichiamo


Sulle modifiche al PAI a Casarza la versione del Sindaco e quella del Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino si contraddicono a vicenda.

L’Autorità Regionale di Bacino avrebbe, secondo il Sindaco di Vasto, deciso le modifiche al PAI senza consultare il Comune, ed anzi in aperto contrasto con l’orientamento che esso aveva espresso
[1]. Ma il verbale del Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino dice esattamente il contrario. Vi si parla di una concertazione intervenuta tra la stessa Autorità di Bacino, i geologi delle parti private, e il Comune: “Il dott. Del Sordo fa presente che, in sede di sopralluogo congiunto con il Comune di Vasto e i Geologi […] è emersa la necessità di redigere una proposta integrativa unica che studiasse in modo completo l’intereo fenomeno”[2]. Su questa proposta -“la proposta conclusiva presentata dal Comune”[3]- il Comitato ha espresso il suo voto favorevole.

Le due versioni non possono essere vere entrambe.

Se è vera la versione del Comune, allora il verbale del Comitato Tecnico –e in particolare il relatore del procedimento, il dott. Luigi Del Sordo, Dirigente del Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo- attesterebbero il falso. Il Comitato Tecnico avrebbe dapprima deliberatamente contraddetto il volere del Comune, poi subdolamente operato per far ricadere la responsabilità su di esso. E’ credibile, questo? Attendiamo le reazioni degli interessati.
Ma ammettiamo pure, per un istante, che sia così. Ammettiamo che il Comune di Vasto sia stato così sciocco da farsi aggirare da un lato dai privati, dall’altro dal Comitato Tecnico; e ciò su una questione, come questa, di primaria importanza. Ma allora il Comune non avrebbe potuto –subito dopo- tutelare la propria politica urbanistica presso il Comitato Istituzionale, organismo politico a tutti gli effetti, cui spetta in ogni caso l’ultima parola sulle decisioni del Comitato Tecnico? O il Sindaco di Vasto vuole davvero farci credere di avere appreso quanto era accaduto, con più di tre mesi di ritardo, da un comunicato dell’Associazione civica Porta Nuova?

Se invece è il Comitato Tecnico che dice il vero, allora il falso strarebbe nelle dichiarazioni del Comune. In questo caso, se fossimo in un’altra nazione, il Sindaco –o almeno chi lo sostiene- dovrebbero trarne le dovute conseguenze.

A proposito dei sostenitori del Sindaco. Appare evidente, in tutta questa vicenda, che il maggiore sostegno al Sindaco viene dalla cosiddetta opposizione, sempre prodiga di critiche sulle piccole cose, sempre silenziosa –come in questo caso- sulle grandi. In compenso, c’è chi parla troppo. Gli altri sostenitori, quelli di Rifondazione, hanno evocato in un primo momento un quadro “ancor più grave di quello presentato da Porta Nuova”; convocato una conferenza stampa; disertato la conferenza stampa già convocata per partecipare a quella del Sindaco. Infine si sono sdraiati sulla versione di quest’ultimo. Nel frattempo, hanno anche trovato il modo di tacciarci, noi di Porta Nuova, di “imprecisione”. Che vorrà dire?




[1] Dal comunicato stampa del Comune: “Il Comune di Vasto […] nel trasmettere le istanze di privati cittadini all’Autorità di Bacino, ha deliberato, con atto di Giunta, le proprie perplessità su tali richieste […] Di conseguenza le scelte compiute dall’Autorità di Bacino […] non possono essere imputate in alcun modo al Comune di Vasto.” Il Centro, 12.6.10: “«Le modifiche al piano di assetto idrogeologico nella zona di Casarza sono state proposte da privati. Il Comune non ha nessuna responsabilità» […] Carte alla mano, il sindaco Luciano Lapenna ripercorre l’iter, etc”.
[2] Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XLI - N. 20 (31.03.2010), pag. 84.
[3] Ib.

martedì 15 giugno 2010




Spiagge: Tornano le recinzioni.

Tagliente, Prospero e Menna ristabiliscono le recinzioni con un emendamento integrativo alla legge regionale sul demanio marittimo. Beffa nei confronti dei balneatori onesti che avevano rimosso le recinzioni a proprie spese. Ancora una volta premiati i furbi.
Il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc) esprime la propria solidarietà al sindaco di Vasto Luciano Lapenna per l'impegno profuso dalla sua Amministrazione per l'abbattimento delle recinzioni sulle spiagge vastesi.

tratto da www.primadanoi.it


ABRUZZO. Seduta del Consiglio regionale molto tesa quella che si sta svolgendo da stamattina al Palazzo dell'Emiciclo. Dopo l'esame di interrogazioni e interpellanze il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza un provvedimento sull'integrazione della legge regionale demanio marittimo e turismo.E' scattato così un un duro scontro tra il consigliere regionale del Pdl Giuseppe Tagliente e il capogruppo di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo.Tra i due sono volate anche parole grosse e si è sfiorato lo scontro fisico: Acerbo ha accusato duramente Tagliente di aver proposto un emendamento alla legge sull'integrazione in materia di demanio marittimo e turismo con il quale si sanano alcune recinzioni che secondo Acerbo i balneatori avrebbero effettuato senza il rispetto del piano demaniale marittimo regionale. L'emendamento alla legge sull'integrazione del demanio marittimo e turismo è stato presentato oltre che da Tagliente anche dal capogruppo dell'Udc, Nicola Menna, e dal consigliere regionale del Pdl Antonio Prospero. Secondo Acerbo si tratta di sanatorie ricadenti nel territorio di Vasto da dove provengono i tre consiglieri regionali. «Mentre l’Abruzzo soffre le conseguenze del debito sanitario, del terremoto e della crisi economica, il centrodestra approva porcate in Consiglio Regionale», ha tuonato Acerbo uscito dall'aula.«Il trio di consiglieri regionali vastesi ha sanato la situazione di quegli stabilimenti che hanno rifiutato di adempiere alle ordinanze comunali. E’ emblematico che i proponenti abbiano richiesto che la votazione avvenisse in modo segreto.Ricordo», ha aggiunto Acerbo, «che questi balneatori hanno già perso in sede di giustizia amministrativa e che il divieto è previsto nel Piano Demaniale Marittimo regionale».E per Acerbo la mossa lede non solo il rispetto del demanio marittimo e della sua salvaguardia paesaggistica, «ma anche i balneatori di tutta la costa abruzzese che hanno rispettato le leggi».Nell'emendamento, spiega l'esponente di Rc, è stata introdotta una norma di cui si potranno avvalere tutti gli stabilimenti balneari della costa abruzzese «con effetti sulla vista mare a dir poco osceni».Si prevede infatti che gli stabilimenti possono delimitare, «con sistemi di protezione a giorno non impattanti, di altezza non superiore a metri 1,80, un'area circostante la struttura principale: il sistema di protezione dovrà essere posto a una distanza non superiore a 10 metri dal perimetro della struttura principale».«Praticamente», chiarisce il consigliere di Rifondazione, «ogni stabilimento potrà trasformarsi in un fortino aumentando a dismisura la chiusura alla vista dei cittadini delle nostre spiagge».Acerbo ha anche espresso la propria solidarietà al sindaco di Vasto Luciano La Penna «che in questi anni ha agito meritoriamente per il ripristino della legalità sul demanio marittimo.Mentre il centrodestra regionale scodinzola alla corte di Berlusconi rinunciando a difendere i diritti degli aquilani, usa il potere legislativo per delegittimare gli enti locali che fanno il proprio dovere.A questo punto non c’è nulla di buono da aspettarsi dalla revisione del Piano a cui lavora l’assessore Di Dalmazio».

COSTANTINI (IDV): BERLUSCONI FA SCUOLA IN ABRUZZO«I danni prodotti a livello nazionale da leggi incostituzionali che puniscono chi rispetta il principio di legalità e premiano chi lo viola fanno scuola e diventano un modello anche per il legislatore regionale», ha commentato invece Carlo Costantini, capogruppo IdV alla regione Abruzzo.«Chi ha rispettato la legge regionale ed ha rimosso per tempo le recinzioni», ha continuato l'esponente del partito di Di Pietro, «è stato costretto a subire oltre al danno (la rimozione delle recinzioni), la beffa (quella di vedere premiati i colleghi che hanno violato la legge, non ottemperando alle prescrizioni del Piano Demaniale Marittimo Regionale)».«Una goccia nel mare dell’illegalità – ha aggiunto Costantini - che attraversa il paese e del disprezzo verso i principi della nostra Costituzione, incluso quello in base al quale la legge dovrebbe essere uguale per tutti».

lunedì 7 giugno 2010


Mese del Brodetto: dal 18 giugno al 5 luglio


E' in arrivo Brodetto&Contorni, la grande kermesse dedicata al piatto simbolo della tradizione marinara vastese, promossa dal Comune di Vasto in collaborazione con Slow Food Abruzzo, che per tre weekend consecutivi, dal 18 giugno al 5 luglio, animerà la città abruzzese tra cene tematiche, laboratori del gusto, spettacoli, musica, convegni, cene itineranti e tanto altro. Nell'attesa, domani, sabato 5 giugno, è in programma un'interessante anteprima nei giardini del Palazzo D'Avalos. Alle ore 19,30 si darà inizio alla tavola rotonda “Brodetti e zuppe di pesce: tradizioni italiane a confronto” dove saranno illustrate le diverse esperienze legate alle zuppe di pesce provenienti dallo stivale. Ad aprire il convegno, coordinato da Marco Bolasco, direttore editoriale di Slow Food Editore, sarà il sindaco Luciano Lapenna e il fiduciario della condotta slow food di Vasto Raimondo Pascale, a cui seguiranno gli interventi di Antonio Attore, docente universitario e scrittore, Ciro Cenatiempo, giornalista de Il Mattino di Napoli, Alberto Fabbri, consigliere Slow Food Editore, Raffaele Grilli, fiduciario della condotta slow food di Giulianova – Val Vibrata, Antonio Muci, caporedattore de Il Quotidiano di Puglia, e Cinzia Scaffidi, direttore Centro Studi Slow Food Editore.Chiuderà la serata una singolare interpretazione ai fornelli da parte di Niko Romito, il noto chef del ristorante Reale di Rivisondoli, che si cimenterà in diretta nella preparazione di un “brodetto a modo mio”.
a cura Ufficio stampa slow food: Davide Acerra

sabato 5 giugno 2010







"FRANE: IL COMUNE RENDE EDIFICABILI LE ZONE ROSSE DEL PAI".

Dall'Associazione "Porta Nuova" riceviamo e pubblichiamo


Una notizia passata inosservata. Sul B.U.R.A. n. 20 ordinario del 31 marzo 2010 c’è una notizia passata sin’ora stranamente inosservata. Il cosiddetto Comitato Istituzionale dell’Autorità dei Bacini di Rilievo Regionale dell’Abruzzo, nella sua seduta dello scorso 1° marzo 2010, ha deciso di accogliere la proposta, presentata dal Comune di Vasto, “di correzione di errore materiale con modifica di un’area a pericolosità molto elevata [da P3 a P1], derivante da una frana di scorrimento rotazionale attiva, in località Casarza- Torricella”.
Per effetto di questa decisione la Carta della Pericolosità nella zona suddetta risulta modificata da zona P3 a pericolosità molto elevata, a zona P1 a moderata pericolosità).


2. L’antefatto. Com’è noto, la zona in questione è da anni al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica cittadina, nonché di quella della locale Procura della Repubblica. All’origine, la singolare discordanza tra le previsioni del PRG cittadino –per cui la zona è in parte1 edificabile- e quelle del
PAI (Piano di Assetto Idrogeologico), di adozione regionale, che al contrario ne vietava l’edificazione in ragione dell’instabilità geologica dei luoghi. Un conflitto che nel dicembre 2005
l’Amministrazione di centrodestra tentò di risolvere a tutto favore del PRG, facendo approvare in Consiglio Comunale una delibera2 volta ad ottenere dalla Regione una modifica del PAI, al fine di «restituire alle aree interessate le potenzialità edificatorie previste». La richiesta non fu accolta (e fu anzi ritirata in seguito dalla nuova maggioranza comunale –così almeno scrissero i giornali).
Nonostante ciò il Comune continuò a lungo (almeno fino a febbraio 2006) a rilasciare licenze edilizie sulla base del solo PRG.
Finché, tra il gennaio e il luglio 2007, una serie di sequestri e di avvisi di garanzia –riguardanti in prevalenza proprio questa zona, e motivati per l’appunto dal mancato rispetto del PAI- scossero finalmente la città. La questione finì per mesi sulle prime pagine di tutti i giornali locali, e le dichiarazioni dei politici (soprattutto del centrosinistra) si sprecarono. “Questa amministrazione non tollererà più alcun abuso edilizio”, disse, tra gli altri, il sindaco Lapenna.

3. Il Sindaco ha mantenuto la promessa: sarà molto difficile si verifichino altri abusi edilizi nella zona. In effetti, a seguito delle modifiche intervenute, non vi è più difformità tra PAI e PRG; e non essendovi più difformità è impossibile vi siano abusi.
Conseguenze. Sono stati revocati i provvedimenti di sequestro disposti dall’Autorità giudiziaria.
Tutta la zona B2 a ridosso delle vie S. Lucia e S. Nicola (e non solo quella) viene resa edificabile.
In più, si crea un pericolosissimo precedente: qualsiasi privato, seguendo lo stesso iter, potrà pretendere in futuro che il Comune di Vasto porti la sua domanda di modifica in Regione. La Pubblica Amministrazione al servizio dell’interesse privato.
Il progetto che fu dell’Amministrazione Pietrocola è stato portato a compimento, in termini notevolmente peggiorati, dall’Amministrazione Lapenna. Ma, almeno, il centrodestra l’aveva avanzato coram populo, in pieno Consiglio Comunale. Il centrosinistra no. Il centrosinistra l’ha fatto passare in modo rapido e indolore, senza tanti inutili clamori. E persino con valore retroattivo.
Com’è stato possibile?
4. Il cosiddetto errore materiale. Le correzioni della cartografia, ove derivino da errori materiali,non richiedono (ex Art. 24, 3° comma, delle Norme Tecniche di Attuazione del PAI4) uno specifico iter procedurale di approvazione, e di conseguenza neppure l’esame del Consiglio Comunale; basta la delibera del Comitato Istituzionale. È per l’appunto all’Art. 24, 3° comma, che si è richiamato il Comune di Vasto per veicolare la propria proposta di modifica. Lo stesso riferimento (si veda al punto 1) reca la delibera di accoglimento redatta dal Comitato Istituzionale. Ma allora, se di errore materiale si tratta, questo può ben avere effetto retroattivo… Tutto si tiene.
Resta una sola domanda: dove sia in tutto ciò l’errore materiale (posto che, secondo la dottrina nonché il buon senso, l’errore materiale occorre dimostrarlo). Ma le delibere del Comune non lo dicono, né lo dice la delibera del Comitato Istituzionale.

5. Conclusioni. La triste vicenda presenta due aspetti distinti: uno politico, l’altro giudiziario.
Il primo ci interessa maggiormente, e riguarda la credibilità stessa di questa Amministrazione comunale. Il rapporto tra interesse pubblico e interesse privato in materia di PRG era stato –a parole- l’asse portante della campagna elettorale della coalizione vincente. Giudichino i cittadini se quelle parole sono state rispettate. Un discorso analogo potrebbe farsi sul metodo, sulla trasparenza amministrativa, etc.
Quanto al secondo, verificheremo la possibilità di intraprendere le opportune iniziative.


Scoprire un tumore con cinque anni d'anticipo

Studiato un test che permette di scoprire con cinque anni di anticipo se si avrà un tumore.
Un gruppo di scienziati dell’Università di Nottingham, avrebbe perfezionato un esame del sangue in grado di stabilire con 5 anni di anticipo se ci si ammalerà di tumore o meno: il test anti-tumore sarà disponibile in Inghilterra già dal prossimo anno.Il nome del sensazionale test è Oncimmune, costato 15 anni di lavoro agli studiosi che lo hanno messo a punto e darà la possibilità di scoprire forme di malattia severe senza sottoporsi a risonanze o biopsie solo con un semplice prelievo di sangue, che permetterà di localizzare il tumore proprio nel suo stato iniziale, ovvero quando le prime cellule iniziano a modificarsi ed il sistema immunitario moltiplica gli anticorpi: questa “lettura“ del sistema immunitario permetterà di prevedere il 90 per cento dei tumori solidi.
Il professor John Robertson, l’oncologo dell’ateneo di Nottingham, afferma che questa è una scoperta rivoluzionaria, in grado di permettere la comprensione della genetica dei carcinomi e promette che questa soluzione sarà più efficace di una qualsiasi risonanza magnetica.I primi kit per il cancro ai polmoni saranno disponibili il prossimo anno in Inghilterra ad un costo di 300 sterline e distribuiti solo privatamente, per il cancro al seno invece si dovrà aspettare solo qualche mese in più.