giovedì 31 dicembre 2009



RECENSIONE (POLITICA) DEL LIBRO “Amministrazione Lapenna e Partito Democratico: storia di due storie mai nate”

di Maurizio Vicoli



Ho letto quasi tutto d’un fiato il libro di Del Prete-D’Alessandro su Lapenna e il PD. Da un punto di vista formale mi è piaciuta anche la parte curata direttamente dall’ex vice-sindaco che, per l’occasione, ha mostrato di avere stile, il libro infatti si fa leggere volentieri, sostenuto da una sintassi snella, giornalistica e senza errori grammaticali a dispetto dell’amico ritrovato D’Alessandro che tra i tanti epiteti attribuiti a Del Prete vi è anche quello di “sgrammaticato” (vedi Polis 15/09/2007). Un errore a dire il vero c’è e, se non si tratta di refuso tipografico, si tratta di errore grave che mette in contraddizione il sentimentalismo del brano. Alla pag. 15, infatti, Del Prete ricorda i tempi in cui il partito della Margherita era, a Vasto, un partito tutto da costruire di cui egli stesso fu grande artefice insieme agli “indimenticabili” Nicola Bellafronte e – si legge – Rocco Cerulli. Siamo certi che si tratti di un refuso o di un lapsus freudiano piuttosto che di una … dimenticanza! Probabilmente Del Prete si riferiva alla tragica scomparsa del Prof. Rocco Cerullo perché Rocco Cerulli è l’ex assessore socialista che, per fortuna, è ancora vivo e vegeto. A parte questo mi aspettavo di trovare, nel libro, un buon motivo per ravvedermi, per cospargermi il capo di cenere e togliere la mia fiducia al Sindaco Lapenna in modo da far cominciare nel migliore dei modi il nuovo anno ai suoi detrattori. Ero infatti convinto che l’ex vice-sindaco di Vasto, che ha operato per tre anni nell’Amministrazione comunale o, come ama invece definirla l’amico ritrovato D’Alessandro, “Comitato d’affari LapennaForteDelPrete” (i tre nomi rigorosamente scritti tutti attaccati ad evidenziare quasi la natura una e trina del Comitato stesso), ne svelasse gli sventolati e insinuati retroscena soprattutto illegali come con certezza ha sempre sostenuto l’amico ritrovato D’Alessandro. In realtà ho solo letto un patetico j’accuse di un ex carnefice che ora si sente vittima. Quelle di Del Prete, infatti, sono pettegolezzi e piagnistei a sfondo moralistico tanto che mi è tornato in mente il film “Il moralista” di Giorgio Bianchi interpretato da Alberto Sordi la cui trama si può riassumere nel proverbio vastese “Padre Bacchettone che faceva scuola alle cattive signorine”. Eh già, la vittima di oggi dimentica che il carnefice di tre anni fa non solo si oppose, democraticamente, alla richiesta di primarie per la scelta del candidato sindaco tra Lapenna e Forte, ma deferì al Collegio dei probiviri del partito tutti i margheritini candidatisi nella lista di Peppino (Forte) i quali avevano la colpa di aver chiesto un confronto democratico sulla scelta del candidato sindaco e, soprattutto, avevano osato sfidare gli allora ras della Margherita individuati in Bucciarelli-Del Prete. Come tutti ricorderanno i margheritini fortiani furono sospesi dal partito per dieci mesi.
Il cattolico-democratico- vittima di oggi, che alla pag. 52 del libro afferma che “da soli non si va da nessuna parte” che “le idee e i progetti vanno pensati insieme, vanno elaborati, vanno discussi pubblicamente condivisi e realizzati” tanto che dichiara di voler intraprendere un percorso nuovo con tutti i cittadini vastesi che “vogliono camminare per Vasto a testa alta”, dimentica che l’accusa fatta da tutti i fuoriusciti della Margherita, quando il Del Prete ne era il leader indiscusso, è sempre stata quella di una mancata condivisione delle decisioni e scarsa considerazione nei confronti persino dei Consiglieri comunali, soprattutto verso quei Consiglieri comunale che, come Antonio Russi, hanno sempre voluto e potuto camminare per Vasto a testa alta. Ricordiamo soprattutto che Antonio Russi andò via, sono parole sue, “Dopo aver a lungo constatato la impossibilità di dialogare e collaborare con chi intende fare dell'impegno politico uno strumento ad uso e consumo propri e/o di pochi ''amici''”. Per non annoiare il lettore riportiamo nel post sottostante, intitolato "Quando Del Prete e D'Alessandro erano nemici" la documentazione a cui si fa riferimento
dove abbiamo messo a disposizione la lettera integrale di Antonio Russi con la quale il 31 luglio 2007 motivava la sua fuoriuscita dalla Margherita e in cui ci sono le prove che i carnefici-oligarchici di ieri si atteggiano a vittime-democratiche oggi; inoltre nel post qui sotto è stata riportata una miscellanea di tanti begli articoli che negli ultimi tre anni l’amico ritrovato D’Alessandro ha dedicato a Del Prete.
Quanto poi al fatto che le risorse finanziarie relative ai suoi assessorati sono state tagliate dai “sinistri” di anno in anno (pag. 35) per evitare che il suo movimentismo potesse oscurare il Sindaco Lapenna, Del Prete dimentica che, a causa dei minori trasferimenti dello Stato e per l’incognita restituzione dell’ICI sulla prima casa e per l’aumento del costo del personale dovuto alla stabilizzazione dei lavoratori comunali precari (la cui assunzione è stata sventolata come una vittoria personale dell’ex vice-sindaco, quando in realtà la scelta è stata voluta dal Sindaco, dalla Giunta, condivisa dalla maggioranza e votata in Consiglio comunale che di fatto ne ha dato il via-libera votandone la voce in bilancio, a dimostrazione del fatto ovvio che un assessore da solo non può fare nulla senza la condivisione della Giunta e del Consiglio comunale anche se l’assessore è vice-sindaco e si chiama Nicola Del Prete) i tagli sono stati fatti in tutti i settori e che, a mio avviso, i settori meno penalizzati sono stati proprio quelli che facevano capo a lui.
Ancora, alla pag. 36 si accusa il Sindaco di aver perso molti consiglieri all’interno della massima assise cittadina soprattutto della “Margherita”. Questa affermazione ci sembra alquanto sciocca soprattutto se fatta da un politico che si considera navigato ed esperto. E’ sciocca l’affermazione sia perché Del Prete, pur non essendo più segretario di partito (ma forse lo era il Sindaco segretario del PD?), era vice-sindaco riconosciuto leader della componente Margherita all’interno del PD che, dopo il ricongiungimento dei fortiani, aveva la maggioranza assoluta sia all’interno della Giunta, con ben cinque assessori su nove, sia nella maggioranza consiliare (11 consiglieri su 21). Non solo, i consiglieri che sono usciti dalla Margherita, ma quasi mai dalla maggioranza, lo hanno fatto in aperta polemica proprio con Del Prete, si vedano a tal proposito i verbali delle sedute consiliari o le dichiarazioni alla stampa dei fuoriusciti.
Riguardo al futuro, che è la terza parte del libro, mi chiedo come Del Prete abbia potuto ritrovare l’amico D’Alessandro che in questi tre anni ha attribuito all’ex vice-sindaco tutta una serie di appellativi ed epiteti come “Scemo del villaggio di Graz”; “Esponente di una politica marcia del triumvirato Lapenna-DelPrete-Forte”; “Incapace”; “Inadeguato”; “Amministratore di quarta serie”; “Sgrammaticato”; “Strillacchione”; “Scaduto”; “Mediocre” (a tal proposito sempre sul blog indicato in precedenza, raccomandiamo di leggere uno degli ultimi articoli dell’amico ritrovato Davide D’Alessandro, datato 29 giugno 2009, che, a nostro avviso, costituisce la summa della considerazione politica che D’Alessandro ha nei confronti di Del Prete).
Non solo. In questi tre anni l’amico ritrovato D’Alessandro ha sempre considerato Del Prete organico alla Giunta comunale e quindi responsabile anche lui dei presunti misfatti perpetrati ai danni di Vasto dal “Comitato d’affari LapennaForteDelPrete” (sono opinioni di D’Alessandro).
Oggi pero D’Alessandro e Del Prete si sono rimessi sottobraccio sotto l’insegna della Croce, cioè di quei cattolici transfughi e delusi dal PD (sarebbe bello però sapere i veri motivi della loro delusione!) e che presto approderanno al grande centro che si va aggregando intorno a Rutelli e Casini a livello nazionale e Prospero-Tagliente a livello comunale. Un nuovo laboratorio politico civico e trasversale (però dal centro alla destra visto che il male maggiore del XX secolo è stato ed è il socialismo – pagg. 148/149 - ed anche perché il centro-sinistra continua ad essere il nemico di chi lavora e chi produce, pag. 150) che operi dunque per la formazione di un unico fronte, da Del Prete a Tagliente passando (e forse rimanendo) per Prospero, da opporre all’attuale maggioranza di sinistra-sinistra (pag. 51). Forse non tutti lo ricordano ma il laboratorio politico, come in parte si evince anche alla pag. 151 del libro, nacque durante gli ultimi anni di Amministrazione Pietrocola e, fondato da Davide D’Alessandro, dal preside Nicolangelo D’Adamo e dal prof. Luigi Murolo, aveva come fine quello di liberare la città dal centro-destra grazie ad una grande coalizione democratica. Oggi quello stesso laboratorio politico, che porta ancora lo stesso nome, vuole riportare “civicamente” la città nelle mani di coloro che l’hanno amministrata per quasi quarant’anni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Concludo col dire che D’Alessandro nel suo articolo “Una voce poco fa” si chiede cosa abbia portato Del Prete a ricredersi così repentinamente; volgiamo a lui la stessa domanda nella certezza che fra poco più di un anno saranno i cittadini a “ricapare” gli amministratori, dagli strilloni e dagli strillacchioni.


Quando Del Prete e D'Alessandro erano nemici

Miscellanea di articoli tratti da Polis. In primo piano, però, abbiamo messo la lettera con cui il Consigliere comunale Antonio Russi annunciava, il 31 luglio 2007, la sua uscita dalla Margherita all'interno della quale era "impossibile dialogare e collaborare con chi intende fare dell'impegno politico uno strumento ad uso e consumo propri e/o di pochi amici".

''Il consigliere comunale Antonio Russi, eletto nella lista della Margherita di Vasto, comunica che, a partire dal giorno 31 luglio 2007, lascia il gruppo consiliare di appartenenza e, dalla medesima data, si ritiene un consigliere comunale indipendente. Tale decisione è maturata dopo aver a lungo constatato la impossibilità di dialogare e collaborare con chi intende fare dell'impegno politico uno strumento ad uso e consumo propri e/o di pochi ''amici''. Nello specifico,poi,le motivazioni possono essere riassunte nelle seguenti constatazioni di fatto: - insanabili e profonde diversità di vedute sugli approcci ed i metodi circa la gestione della cosa pubblica, emerse soprattutto negli ultimi mesi; - una assoluta mancanza di trasparenza e di correttezza ; - l'ingombrante e deleteria presenza di una oligarchia che, dall'alto di tavoli anche extra-comunali, pretende sempre di imporre le proprie decisioni senza esercitare una pur minima forma di democrazia interna; - una totale assenza di considerazione verso chi, con i propri voti, ha contribuito alla vittoria e, soprattutto, a portare al governo della città gli attuali assessori della Margherita; - uno spregiudicato ed incredibile immobilismo nei confronti delle problematiche di Vasto Marina, dal sottoscritto particolarmente sentite e sempre sollecitate; - il passaggio obbligato, ormai prossimo, verso il costituendo Partito Democratico, entità nei confronti della quale il sottoscritto nutre forti dubbi, sia per i metodi utilizzati (sempre gli stessi!) nell'organizzare la struttura, tanto a livello locale che nazionale, sia per i contenuti che la nuova formazione politica dovrà fare necessariamente propri. Il sottoscritto spera di poter continuare a svolgere il proprio ruolo di consigliere comunale in modo autonomo ed indipendente, senza i condizionamenti ed i veti di chi, invece, vuole amministrare con obsoleti metodi mirati esclusivamente alla conservazione del potere ed alla tutela di interessi di parte''.
Vasto, 31 luglio 2007 Il Consigliere comunale Antonio Russi



ED ECCO LA MISCELLANEA DELL’AMICO RITROVATO D’ALESSANDRO CONTRO DEL PRETE. MANCA CIO’ CHE DEL PRETE DICEVA DELL’AMICO RITROVATO D’ALESSANDRO SU “LA VOCE” IN QUANTO NON CI SEMBRA CHE ESISTA DI QUESTO GIORNALETTO UN ARCHIVIO SUL WEB. QUALCOSA PERO’ SI PUO’ CAPIRE DAI RIFERIMENTI CHE LO STESSO D’ALESSANDRO FA AL FOGLIO DI DEL PRETE.


LA VISIBILITA' DI DEL PRETE
venerdì, 3 agosto, 2007, 00:35 -
Notizie e Commenti
di Davide D'Alessandro
Continuo a seguire con attenzione l'operato di Nicola Del Prete, però resto stupito che anch'egli si adegui allo sport preferito dall'Amministrazione Lapenna. Appena qualcuno rivolge una critica o una stimolazione a far meglio a qualche amministratore, scatta subito il ritornello:"Cerca visibilità".Nel ritornello è caduto anche l'assessore al Turismo un po' teso perché la sua prima, vera estate va piuttosto male.Non denigra Vasto chi lamenta il crollo delle presenze turistiche. Denigra Vasto chi non fa abbastanza per aumentarle.Eppure POLIS ha scritto che non può dipendere tutto da un semplice assessore. Vasto ha notevoli carenze strutturali, ma se si perde tempo a parlare di visibilità, le carenze restano e le presenze crollano.Del Prete ha sventolato la bandiera blu per meriti non suoi. Adesso sventoli la bandiera nera per demeriti non tutti suoi.La visibilità chi non l'ha non se la può dare. Anche Taglioli, domenica sera, ha cercato visibilità. Nessuno l'ha notato. Mancavano le idee...


L'INVERNO DI LAPENNA-DEL PRETE (E, PURTROPPO, ANCHE DI VASTO!)
mercoledì, 18 luglio, 2007, 20:03 -
Notizie e Commenti
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Una vera gelata sulle presenze turistiche. Gite di molisani e campani nel solo weekend. Se ai villaggi si preferiscono i centri commerciali, se alle infrastrutture e ai servizi gli appartamenti, se a una seria programmazione il botto di Fiorello, il centrosinistra dimostra di non conoscere l'industria dello svago, del relax, del divertimento.Povera Vasto!Avete provato a passeggiare nei giorni feriali per le strade della nostra città?Siamo al 19 luglio e sembra inverno, un inverno rigido, un inverno di tristezze e di silenzi.Vasto sta scomparendo dalla cartina geografica del turismo. Il suo mare, le sue bandiere blu (o nere) e la sua statica Aqualand non bastano più.Le auto che scendono da Nord non pagano il biglietto ai nostri caselli. Proseguono ancora più a Sud, lungo la splendida e curata Puglia, la Calabria, la Sicilia.E' ora di ripensare o, meglio, di cominciare a pensare il turismo vastese. Ma con chi? Ve la sentite di chiedere un progetto, un piano di sviluppo, un'idea geniale a una squadra di incompetenti che da mesi ci prende per il culo con le Norme Tecniche?Questa è un'Amministrazione mediocre, piccina piccina, che tiene in ostaggio un'intera città. Fino a quando abuserà della pazienza dei suoi cortesi cittadini?


IL TAVOLO DI POLIS PER ARCHIVIARE LAPENNA E SALVARE VASTO
giovedì, 28 giugno, 2007, 15:33 -
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COMUNICATO STAMPA
Non basta criticare, anche duramente, l’inadeguatezza di Lapenna e della sua maggioranza.Non basta denunciare ogni giorno gli appetiti e gli interessi di una sinistra che si era presentata ai cittadini con la promessa del cambiamento.Non basta denunciare il fallimento di una compagine che sta facendo precipitare Vasto.Non basta denunciare la paralisi amministrativa.Occorre anche e sempre la proposta, la prospettiva-altra, la soluzione.Non possiamo, su Vasto, ragionare più in termini di partiti, di alleanze, di coalizioni: i cittadini hanno già riso abbastanza.Il futuro di Vasto ha bisogno di scelte coraggiose, lungimiranti. Occorre aggregare le migliori energie, le migliori intelligenze, superando confini che non hanno più modo di esistere.POLIS, l’ho scritto da tempo, è pronto ad aprire un Tavolo civico, di volenterosi e di capaci; non un Comitato, che c’è già e fa il suo dovere.Il Tavolo, rispetto al Comitato, prevede che si siedano diversi attori, diversi politici, diverse associazioni, ognuno con la propria specificità: per archiviare la tristissima esperienza Lapenna, un’esperienza tanto attesa quanto deludente, un’esperienza già clamorosamente bocciata dai cittadini vastesi.Questa politica è marcia, questi partiti sono marci. Il sistema non è più digeribile. I cittadini chiedono altri metodi, altri progetti, altri uomini, altra POLITICA. Accompagnare Lapenna non al 2011 ma appena al 2008, vuol dire spingere Vasto e sé stessi sempre più nell’anonimato e nella periferia politica.POLIS inizierà dalla prossima settimana una serie di incontri per aggregare intorno al progetto “LIBERA VASTO, LIBERA POLIS” tutti coloro che giudicano molto negativamente l’Amministrazione Lapenna, tutti coloro che hanno dimostrato capacità amministrativa, visione e passione politica.Gli ultimi intrecci tra Politica e Affari, i tanti e intollerabili silenzi dei protagonisti, hanno scavato un solco profondo tra i cittadini e chi dovrebbe rappresentarli alla guida della città.Non contano più le tessere o i gagliardetti. Contano le idee. Chi pensa di averle non può più tirarsi indietro. SALVIAMO E LIBERIAMO VASTO.
Il coordinatore di POLIS

TRA BRODETTI E GUIDE TURISTICHE, LE BUCHE AUMENTANO...
sabato, 23 giugno, 2007, 17:31 -
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NOTA
Il turismo è un assessorato centrale per Vasto. Tra brodetti, viaggi, cartelloni e guide, impegna moltissimo. Non sarebbe meglio togliere Servizi e Manutenzione a Del Prete e darli magari a un altro?Nicola è già vicesindaco, assessore al turismo, vicepresidente Coasiv, vicepresidente virtuale della Pro Vasto, addetto stampa al Comune di San Salvo, proprietario e direttore de "la Voce", adesso anche in vacanza: alleggeriamolo un po', perché le buche sono in aumento e necessitano di un assessore che ci lavori a tempo pieno.Davide D’Alessandro


IL SILENZIO DI BOSCHETTI E DEL PRETE, IL SILENZIO DELLA MARGHERITA !
mercoledì, 20 giugno, 2007, 11:09 -
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NOTA
Ma come, i Ds, il partito amico con cui dare vita al Pd, presenta suoi esponenti che costituiscono Società con Calogero Marrollo, presidente della Confindustria Abruzzo, e la Margheritina tace?Antonio Boschetti, dove sei? Nicola Del Prete, dove sei? Scrivono che il secondo sia in crociera; ma anche sulla nave, col telefono, è possibile rilasciare qualche dichiarazione. Tanino è pronto a prendere nota.Il brodetto è andato bene, non ti preoccupare, ma adesso si parla di rapporti tra POLITICA E AFFARI.Se proprio non volete distinguervi con una bella dichiarazione, fatena una di solidarietà al vostro partito amico! Guardate che la gente, i vostri elettori, sono indignati e inviperiti.Insieme a loro restiamo in attesa, non disperiamo.


IL SACCO DELLA CITTA' - CHE GLIENE FREGA A QUESTI DEL VERDE, DEI BAMBINI E DEGLI ANZIANI?
lunedì, 18 giugno, 2007, 19:05 -
Editoriali
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Non pareva vero al centrosinistra, subito dopo la vittoria dell’anno scorso, di mettere le mani sulla città. I Ds, sempre così famelici, sempre così al cavial, hanno incamerato l’Urbanistica senza contare neanche fino a due. Stessa cosa a San Salvo (chissà perché!). O ritengono di essere grandi esperti di pianificazione o c’è dell’altro. Il loro amico Corrado Guzzanti risponderebbe:”La seconda che hai detto!”.E così hanno cominciato a ragionare:”Guarda com’è stata ridotta Vasto! Guarda in quali condizioni l’ha ridotta Tagliente! Adesso ci pensiamo noi, con i nostri professionisti che non fanno un progetto da anni, a rimetterla in sesto!”.Così, hanno cominciato a sparlare di revisione, di norme tecniche, di diritti acquisiti ma fino a un certo punto, di edificabilità, di città verde, a misura di bambino e di anziano.Ds e Margherita (i cittadini vastesi non sono fessi e hanno già capito tutto), con i loro uomini peggiori e i loro tecnici, da tempo a riposo, sono pronti a saccheggiare la città, a ridisegnarla secondo i loro criteri di interesse cooperativo...Di grazia, cari cittadini vastesi: se questi nel primo anno non hanno fatto nulla per noi e per la nostra bella città, davvero pensate che nei prossimi possano disegnare una nuova Vasto a misura di bambino, di anziano, di verde e di balle colorate?Che gliene frega a questi del verde, dei bambini e degli anziani?Questi partiti vogliono altre case, altri terreni, altri palazzi, altra speculazione! E da chi vogliono tutto questo? Dagli amici costruttori che continueranno a costruire dopo aver finanziato costosissime campagne elettorali.Dove lo vogliono fare il verde? A corso Garibaldi? O in piazza Rossetti? O tagliando i metri della gente che si è sacrificata una vita per farsi la casa? Davvero pensano che noi cittadini vastesi siamo tanti fanciullini, con gli occhi rivolti al cielo e l’anellino al naso? Davvero pensano che eravamo in attesa di chi tessera i morti e di chi fa le scalate cooperando, per vedere un po’ di verde?Che gliene frega a questi del verde, dei bambini e degli anziani?Questi vogliono soltanto sognare:”Facci sognare, facci sognare!”. E costruire, costruire, costruire. Cooperando...


"LA VOCE" SUI VIGLIACCHI HA PERFETTAMENTE RAGIONE !
sabato, 16 giugno, 2007, 16:08 -
Notizie e Commenti
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Condividiamo totalmente quanto scritto questa mattina in un brillante editoriale de "la Voce" :"Il vigliacco è la persona che se gli puoi servire, prova ad utilizzarti. C'è chi si fa utilizzare e chi, invece, scoperta la trama ed inquadrata la persona, evita il vigliacco come la peste".


L'AMMINISTRAZIONE LAPENNA-DEL PRETE HA IL DOVERE
DI SOSTENERE LA PRO VASTO
sabato, 16 giugno, 2007, 15:58 -
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NOTA
Crisci e Moscato, l'abbiamo capito tutti, vanno aiutati. A Vasto non si può cantare e portare la croce calcistica da soli. Però l'Amministrazione di centrosinistra non può ripetere la bruttissima figura dell'anno appena trascorso, un anno di retrocessione.Questo Comune non può sostenere la Pro Vasto con 40 mila euro + iva, a fronte dei 100 mila dell'Amministrazione Pietrocola.Questo Comune non può spendere 25 mila euro per i fumetti, 25 mila per il Toson, non sappiamo ancora quanti per Film Festival e poi ritrovarsi con la miseria di 40 mila per la gloriosa Pro Vasto che va in giro per l'Italia a portare il nome della città, una città che non ha nulla da invidiare, per tradizione e quant'altro, alla vicina Lanciano, ormai da tanti anni in C1.Vasto deve, assolutamente deve rivedere quella categoria. Ovviamente il Comune ha anche un'altra responsabilità: deve costringere diversi imprenditori, che certo non rimettono con la loro amicizia comunale, a sostenere la squadra di calcio.Ma, cari cittadini, parliamo di politica, di capacità politica, di autorevolezza politica. L'Amministrazione Lapenna-Del Prete fino ad oggi ha dimostrato di non averne.


LO SCEMO DEL VILLAGGIO? IL SIGNOROTTO DI GRAZ...
sabato, 16 giugno, 2007, 09:43 -
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NOTA
Molti ci chiedono:"Chi è lo scemo del villaggio?".Noi lo sappiamo:"Il signorotto di Graz". Una bellissima città austriaca...

IL BRODETTO DOVE LO METTO? NOI VOGLIAMO ANCORA CAPIRE...
venerdì, 15 giugno, 2007, 22:49 -
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Noi vogliamo ancora capire: ma gli stand allestiti con i prodotti tipici erano un'occasione per vendere i prodotti ai vastesi o ai turisti?Se era l'occasione per venderli ai vastesi, è una boiata terrificante, perché i vastesi il brodetto lo mangiano a casa tutto l'anno e quei prodotti, magari anche migliori, li hanno a iosa.Se era l'occasione per venderli ai turisti, è una boiata terrificante e colossale, perché i turisti a Vasto chissà se verranno a luglio e ad agosto, figuriamoci nella metà di giugno.Questa sera, un venerdì, e domani non si lavora, c'erano in giro più cani che cristiani.E l'assessore non deve dire che più in là c'è il fermo pesca, perchè se lo dice dimostra anche di non sapere quando si ferma la pesca!Diciamo che la prima decade di luglio avrebbe permesso almeno di vedere qualche faccia nordica o, più probabile, campano-molisana.Questa sera ho visto quella di Tanino Quagliarella, ma quella la vediamo tutti i giorni.Insomma, ragazzi, questa Vasto sta affossando. O ci mettiamo in testa che ci vogliono idee, progetti e realizzazioni, oppure addio.Guardate che il mare c'è anche altrove, l'Italia è piena di bandierine blu o (rosso)blu. La domanda è sempre la stessa: perchè i turisti dovrebbero venire a Vasto? Perché è bellissima. Certo, ma non basta. Abbiamo una bella sindachessa? No. Abbiamo opere e strutture strepitose? No. Allora? Allora, siccome siete state eletti e avevate promesso di cambiare Vasto, siete chiamati a farvi girare il cervello. Ma a farlo girare bene e per più di una settimana.

IL CLAMOROSO FLOP DEL BRODETTO !!!
venerdì, 15 giugno, 2007, 20:18 -
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NOTA
Vogliamo essere chiari: a noi il brodetto piace e siamo felicissimi che il Comune di Vasto abbia pensato all'iniziativa della "Settimana del brodetto". Però, siccome siamo uomini liberi, non abbiamo l'anello al naso, non abbiamo contratti pubblicitari da chiudere e ristoratori da riverire, scriviamo ciò che ci viene da tante parti riferito: la "Settimana del brodetto" è stata un autentico flop!!!Una buona idea è stata gestita malissimo, da dilettanti allo sbaraglio, in un periodo sbagliato, con una formula ancora più errata, con un'organizzazione pessima.I ristoratori sono arrabbiati, i pescivendoli avvelenati, i cittadini vastesi non ne parliamo.Certo, l'assessore ha avuto un po' di visibilità. Ecchisenefrega della visibilità dell'assessore! Noi vogliamo la visibilità di Vasto e la soddisfazione degli operatori turistici e dei cittadini.Domani mattina entreremo nel merito con un articolo molto particolareggiato. permalink riferimento


LAPENNA E DEL PRETE NON SONO MAI STATI PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE DELLA PRO VASTO!!!
venerdì, 15 giugno, 2007, 20:00 -
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NOTA
La notizia è sconvolgente o ridicola, fate un po' voi.A fine 2006, nell'Aula del Consiglio Comunale di Vasto, ci fu una grande benedizione tra la Società Pro Vasto e l'Amministrazione Lapenna-Del Prete. Baci e abbracci e soprattutto la notizia, davanti a taccuini e telecamere, dell'ingresso onorevole dei due in società: il primo come presidente, il secondo come vice.In realtà, questi due pare non abbiano mai messo la firma. Insomma, sono rimasti virtuali. Così come sono virtuali come sindaco e vice...Cari cittadini vastesi, credeteci: non sappiamo più cosa pensare!

LAPENNA-DEL PRETE : IL TICKET DA RETROCESSIONE !
mercoledì, 13 giugno, 2007, 18:51 -
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NOTA
Ottaviano Del Turco, presidente della Regione Abruzzo, non viene molto volentieri a Vasto. Ha promesso e non ancora mantiene. Esattamente come Lapenna, che aveva promesso l’assessore alla Rosa nel pugno l’anno scorso.Però, ai cittadini vastesi del tira e molla tra Del Turco e Lapenna interessa (per usare un eufemismo) molto poco. Le promesse fatte a Vasto vanno mantenute. Non c’è Cerulli o Quagliarella che tengano. D’Avalos è in attesa del milione di euro e la città di tanti altri milioni, e non solo per l’ospedale che chissà quando vedrà la luce.Vasto continua a sentirsi lontana dai centri decisionali del potere. Era stato promesso ai cittadini che, avendo una Provincia e una Regione dello stesso segno politico, le cose sarebbero profondamente cambiate.I cittadini vastesi non hanno ancora visto nulla, salvo due retrocessioni: quella del Comune e quella della gloriosa Pro Vasto.Il ticket Lapenna-Del Prete non sta dando i risultati sperati.I cittadini, appena avranno la possibilità, faranno retrocedere prima l’uno e poi l’altro. O insieme.


12 GIUGNO - VASTO CELEBRA LA FESTA DEL RIMPIANTO
martedì, 5 giugno, 2007, 18:23 -
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di DAVIDE D'ALESSANDRO
Martedì 12 giugno la Città del Vasto celebra la Festa del Rimpianto. A promuoverla sono gli elettori di centrosinistra che proprio il 12 giugno 2006 consegnarono le chiavi del Comune nelle mani di Luciano Lapenna. Ma il primo orribile anno amministrativo di Lapenna ha fatto porre agli stessi elettori la seguente domanda:”Se ci fossero state le primarie, avremmo scelto Lapenna?”.No, non l’avreste scelto. Sapete perchè? Perchè il popolo non sceglie mai come “i mandarini”, come i piccoli ras di tessere e di quartiere che si chiudono dentro una stanza, sezionano le città e dividono la torta: Lanciano a me, Vasto a te, San Salvo a te, Casalbordino a me.E se Luciano fosse stato scelto con le primarie, sarebbe stato un altro sindaco? No, assolutamente no, ma il popolo deve portare con sé non solo la responsabilità del voto, ma anche della scelta della candidatura.Il popolo ha VOTATO Lapenna e Lapenna è legittimamente sindaco, ma non ha SCELTO Lapenna. Lapenna è stato imposto dai partiti, da Ds e Margherita. Dal primo perché suo, dal secondo per impedire che alle primarie potesse candidarsi Peppino Forte, al quale i dirigenti della Margherita hanno voluto sbarrare la strada.La candidatura di Lapenna è stata preparata con metodo scientifico. Lo si fa dimettere dalla Regione, dov’è stato nove anni senza che alcuno ricordi sue iniziative degne di nota e dove al termine del decimo, dopo due legislature, non sarebbe stato ricandidato. Lo si nomina assessore alla Provincia senza essere stato eletto e, dopo due anni, lo si candida sindaco a Vasto.Che cosa ha a che vedere la sovranità popolare con tutti questi giri di valzer? Una emerita mazza!Perché al popolo dev’essere negata la possibilità di scegliere il candidato tra una rosa anche di altri partiti, di professionisti, di cittadini stimati? Perché Margherita e Ds, con i loro “mandarini”, hanno creato il club, Tagliente dice il clan, e debbono segare le gambe ad altri candidati?No, siamo noi che dobbiamo segare le gambe ai “mandarini”! Noi dobbiamo mandare a casa, e presto, chi non ha il coraggio di competere, di farsi scegliere, di levare le chiappe dalla stanza dei bottoni (si fa per dire!) e affrontare il mare aperto, senza giubbotti e palloni gonfiati, ma con la forza delle proprie braccia. E, se le si hanno, delle proprie idee. Libertà, libertà, libertà per il popolo di scegliere, di votare e, soprattutto, di candidarsi. Se vuole. Il 12 giugno, allora, oltre a celebrare la Festa del Rimpianto, gli elettori delusi possono passare in Comune e firmare per il Referendum elettorale che introduca un sistema maggioritario puro. Poi, con la stessa decisione, chiedere a gran voce l’istituzionalizzazione delle PRIMARIE a tutti i livelli. Ogni cittadino, se raccoglie un numero congruo di firme, può candidarsi. Senza tessere e senza partito. Basta la stima di chi lo vota, la stima del popolo.

QUESTO E' UN CENTROSINISTRA DA QUARTA SERIE. VASTO MERITA BEN ALTRO
venerdì, 1 giugno, 2007, 17:27 -
Notizie e Commenti
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Il primo anno, horribilis, di Luciano Lapenna si conclude senza alcun risultato e con la fiducia dei cittadini vastesi, nei confronti suoi e della sua Amministrazione, prossima allo zero.Nonostante tutto, invece di affrontare di petto le richieste pressanti dei cittadini, di eliminare le lunghe e snervanti attese per una visita ospedaliera, di tappare quanto meno le falle quotidiane di Vasto Marina, di indicare ai giovani una strada di speranza e di opportunità, di privilegiare il privato e non il cooperativismo assistenziale, di presentare alla città un’idea che sia una sul suo sviluppo, il centrosinistra continua a litigare con messaggi allusivi, più o meno in codice, che nulla danno al cittadino. Ieri, su la Voce, la spigolatura recitava:”L’idillio sta per finire...”.Quale idillio? Quello tra Del Prete e Forte? Quello tra Del Prete e Lapenna? Quello tra Del Prete e Boschetti? Quello tra le correnti margheritine?Chissenefrega! Il vero idillio finito è tra la città e questo centrosinistra, tra la città e due partiti che balbettano di Pd e non sono mai riusciti a dar vita in Consiglio Comunale ad un gruppo unico, tra la città e chi aveva garantito un cambiamento, tra la città e una maggioranza piccina, mediocre, superficiale, inadeguata, distante dai bisogni reali della gente, non in grado di leggere il disagio crescente tra le pieghe della società.Un centrosinistra che si è presentato declassando Vasto, retrocedendola per una piccola operazione amministrativa e di partito, si sta rivelando un centrosinistra da quarta serie. Dove speriamo non finisca la Pro Vasto che da questo centrosinistra, lontano anche dallo sport, si è vista dimezzare persino il contributo comunale.Occorre voltare pagina. Le intelligenze vive presenti in città, le persone che hanno idee e passione politica sono chiamate a farsi avanti. Qui sta crollando tutto. Anche la speranza.


DEL PRETE MI FA IMPAZZIRE...
mercoledì, 19 settembre, 2007, 10:04 -
Editoriali
di Davide D'Alessandro
A scanso di equivoci, spiego subito in che senso Nicola Del Prete mi fa impazzire. Questa mattina leggo "la Voce" e trovo una lettera, a firma Paola Fiore, presa da POLIS. E' una bella lettera che ieri pomeriggio non ho avuto esitazioni a mettere sul sito.In serata, però, ho spiegato le cose che la stessa Paola Fiore dimostra di non sapere sulla proposta Ricciardi. La troveremo domani su "la Voce"? Dipende.Da che cosa? Dipende da Nicola. Dipende se vuole fare il politico, il giornalista o entrambe le cose. Nel primo caso non pubblicherà; nel secondo, potrebbe.Nicola Del Prete resterà mio amico sempre e ho più volte spiegato il motivo. Tra l'altro, non riesco a litigare con i democristiani. E' più forte di me. Come fai a litigare con uno che scrive un fondino sulle prossime candidature per le primarie del PD, che scrive di tutti e tace sulla sua decisione?D'Alfonso o Ginoble?Per la verità, leggendo l'articolo e conoscendolo, ho capito molto bene cosa farà. L'ho già dichiarato a un amico comune in modo che dopo possa testimoniare fedelmente.Sta sbagliando un'altra volta...

SE I SOLDI FOSSERO STATI DI LAPENNA E DEL PRETE...
martedì, 18 settembre, 2007, 22:40 -
Editoriali
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Truocchio e Del Prete vogliono organizzare ancora la conferenza stampa? Non si hanno più notizie. Il primo starà raccogliendo scontrini e fatture, il secondo tace sulla proposta di Ricciardi, che è stata scartata senza motivazione e, soprattutto, tace su quelle due righe che le delibere dell'Amministrazione Lapenna-Forte-Del Prete contengono con sempre maggiore frequenza:"Data l'urgenza dei tempi non si è proceduto tramite gara".Avete letto bene. l'URGENZA DEI TEMPI!!!Quale urgenza? A Vasto, da dodici anni, anche i cani sanno che il Film Festival si tiene ad agosto. Poi, la proposta Ricciardi è del 23 luglio, protocollata il 24, mentre quella di Truocchio e del 9 agosto e accettata il 10, dopo appena 24 ore.Quante stranezze! Come il materiale, sbucato come un missile dalle rotative calde, caldissime. E quanti silenzi sugli sponsor. Tutti tacciono.Sapete qual è la verita, a parte la soddisfazione di chi non vuole, POLIS per primo, che l'evento scompaia?Abbiamo scoperchiato il pentolone ed è emersa una puzza senza precedenti e un pasto indigeribile.Troppi interessi, troppe commistioni, troppe società dubbie e, sia detto con chiarezza, troppi soldi. Purtroppo, NOSTRI!Voi pensate che se i 145 mila euro fossero stati di Lapenna o, ancora peggio, di Del Prete, sarebbero stati consegnati nelle mani di Truocchio per Bosè-Chiatti-Salemme-Placido-Ozpetek?A Lapenna lo dovevi addormentare con il Lexotan (o con un doppio Rum), prima di strappargli la firma; a Nicola lo dovevi inchiodare sulla croce e assicurarti che i chiodi reggessero bene.Che tristezza! E quanta gente pronta a giustificare la spesa, a correre in soccorso di chi guida, o tenta di guidare, la baracca!Che tristezza!

LA BOMBA FILM FESTIVAL!!! LA PROPOSTA SCARTATA COSTAVA 26 MILA EURO!!!
lunedì, 17 settembre, 2007, 20:13 -
Notizie e Commenti
NOTA
A tanto ammontavano i costi del progetto presentato il 23 luglio dal dipendente comunale Americo Ricciardi. La somma prevista per gli ospiti (Anita Caprioli, Fabio Volo, Alessandro Forte, Rosalinda Celentano, Raz Degan, Lucia Bendandi, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Violante Placido), per gli scrittori Fabio Lucarelli e Giorgio Faletti e per la presentazione di Piero Badaloni sarebbe stata in totale di 10.000 euro.5.000 per le pellicole, 5.000 per l’allestimento, 2.000 per l’ospitalità, 2.000 per Tv e Radio, 1.000 per servizio hostess, 1.000 per cena di rappresentanza. Biglietti e abbonamenti avrebbero coperto il noleggio film, gli sponsor privati i manifesti e il materiale pubblicitario.Invece sono stati dilapidati 145.000 euro di denaro pubblico per molto meno! E’ uno SCANDALO!


NICOLINO SBANDA CON LA GRAMMATICA E CON LE FATTURE...
sabato, 15 settembre, 2007, 10:22 -
Notizie e Commenti
NOTA
Negli articoli de “la Voce” continuano a esserci parecchi errori di grammatica (quì, sà, pò, ect.ect.). Ora, passi per la grammatica, ma se un amministratore scrive che:”è un pretesto chiedere oggi il rendiconto economico, visto che l’organizzatore non ha ancora ricevuto la totalità delle somme assegnate”, è di una gravità inaudita. L’evento, programmato a luglio, svolto in agosto, deve avere tutte le fatture che, emesse entro il 31 agosto, sono già acquisite. Pertanto, il bilancio della manifestazione è per competenza già abbondantemente chiuso.E “la Voce” che non chiude. Purtroppo...


LO STRILLONE E LO STRILLACCHIONE
giovedì, 13 settembre, 2007, 12:41 -
Notizie e Commenti
NOTA
Il fondino de "la Voce" di questa mattina non è leggibile. Parla di strilloni che denigrano con cifre non vere, ma quelle vere non vengono ancora giustificate. Lo strillone le cifre le conosce già: 145 mila euro + sponsorizzazioni per Bosè-Placido-Chiatti-Salemme-Ozpetek.Lo strillacchione ritiene che siano adeguate?Se andassimo a chiedere a un qualsiasi organizzatore di Film Festival, ci riderebbe dietro. Povera Vasto e poveri vastesi...

DON NICOLANGELO HA OFFICIATO L'ULTIMA MESSA DEL PARTITO DEMOCRATICO DI VASTO. L'AMMINISTRAZIONE LAPENNA-FORTE-DEL PRETE E' MORTA !
mercoledì, 30 luglio, 2008, 00:32 -
Editoriali
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Ieri sera don Nicolangelo, l’ultimo sacerdote della parrocchia Ds di Vasto, ha officiato quella che può essere considerata l’ultima messa del Pd di Vasto.L’aria era da ultima spiaggia, da viale del tramonto, con il carro funebre pronto ad imboccare la dolce salita cimiteriale.Fabio Giangiacomo, il capogruppo, è rimasto a casa. Nicolino Del Prete ha chiesto l’azzeramento della Giunta, avendo in mente un Lapenna bis. Nicolino arriva con un annetto e mezzo di ritardo. Polis propose un Lapenna bis dopo pochi mesi dall’insediamento, avendo colto immediatamente la pochezza della squadra messa in campo dal sindaco.Oggi, tra l’altro, ci sono tre assessori che rappresentano soltanto se stessi: l’arcobalena Anna Suriani, la rifondarola Eliana Menna e il socialista Rocco Cerulli.I loro partiti sono stati sepolti dai cittadini italiani, ma i tre resistono perché Luciano resiste.Luciano, quando ha sentito la proposta di Nicolino, ha avuto come un malore. Si è accasciato, bianco in volto e ha esclamato:”Ma non è possibile! C’è il bilancio…”.Don Nicolangelo, socialista dentro, per andare in soccorso del compagno, ha proposto di farlo segretario del Pd. Sì, avete capito bene: Luciano Lapenna, inadeguato sindaco della Città del Vasto, come Peppino Forte ama chiamarla pomposamente, segretario anche del partito!Don Nicolangelo vuole blindarlo, legando le sorti del partito a quella dell’Amministrazione. Se muore Sansone, muoiono tutti i filistei.Gli altri tacciono ma sono pronti alla fuga. La nave sta per affondare. Chi la orientava sta in galera, chi la guidava ai domiciliari, quelli che restano non hanno neanche i requisiti minimi per pensare e fare politica.L’Amministrazione Lapenna-Forte-Del Prete è morta. Il primo vuole tirare a campare, il secondo è già in campagna elettorale, il terzo è rimasto scioccamente impigliato nella rete.I consiglieri comunali che non trovano il coraggio di staccare la spina a questo malato terminale si pongono davanti alla Città del Vasto, come Peppino Forte la chiama pomposamente, in qualità di maggiori responsabili dello sfascio.Vasto è senza Sindaco e senza Amministrazione da due anni. Vogliamo porre fine a questo scempio?


CAMILLO, ANTONIO, LUCIANO, PEPPINO, NICOLINO E ANGELO
giovedì, 17 luglio, 2008, 16:01 -
Notizie e Commenti
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Camillo Cesarone e Antonio Boschetti, negli ultimi due anni, sono stati assidui frequentatori della Città del Vasto, come ama chiamarla pomposamente Peppino Forte.Il primo inviato spesso da Del Turco per ottenere l'assessorato promesso a Rocco Cerulli, in quota Sdi, il partito del Presidente, di Quarta e di Cesarone stesso. Cerulli doveva ottenere l'assessorato e Gianni Quagliarella diventare consigliere comunale.Tutto lecito, per carità. Ma ci sono stati giorni in cui Luciano Lapenna, il sindaco, passava più tempo con Camillo che con Bianca.Chissà se Luciano ebbe modo di ricordargli del milione di euro promesso da Del Turco per Palazzo D'Avalos. Quel milione non è mai arrivato nella Città del Vasto, come ama chiamarla pomposamente Peppino Forte.Lo stesso Forte chissà se avrà ricordato del milione a Luciano, anche perché i cittadini vastesi, dopo la conferenza stampa del Procuratore, sono molto arrabbiati. Qualcuno ha persino chiesto:"Uno dei tanti milioni di Angelini non poteva finire a Palazzo D'Avalos?".Comunque, è andata come è andata. Cerulli alla fine è diventato assessore, ma è assessore di un partito che non c'è più. Quagliarella è diventato consigliere comunale ma, un po' di tempo prima, in quota Sdi, era stato collocato nel CDA della Sangritana. Poi, anche Quagliarella ha salutato lo Sdi e ha seguito Del Turco e Cesarone nel Pd.Il secondo, cioè Boschetti, è di San Salvo ma a Vasto le porte del Comune erano per lui spalancate. Del resto, è il consigliere regionale del "territorio", parola abusata questa, utilizzata anche per chiamarci un giornale. Speriamo di vederlo in edicola sabato.Antonio, insieme a Luciano e ad Angelo, amava fare due passi tra il bar in piazza e il negozio Hamilton. Negli ultimi due anni ha condizionato pesantemente l'attività amministrativa della Città del Vasto, come ama chiamarla pomposamente Peppino Forte. E' stato il politico di riferimento, in grado di mettere il segretario a presidente di Enti, di orientare le decisioni e di tenere spesso a bada lo scalpitante Del Prete. Aveva avuto qualche dissapore con Forte ma l'elezione di Bucciarelli a segretario del Pd ha risolto tutti i problemi interni. LapennaForteDelPreteBoschettiBucciarelli come un'anima sola. Povera Città del Vasto, come ama chiamarla pomposamente Peppino Forte!


LAPENNAFORTEDELPRETE NON POSSONO TACERE
mercoledì, 16 luglio, 2008, 10:58 -
Editoriali
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Dopo il comunicato ambiguo firmato da quel che resta del Pd di Vasto, dove si esprime solidarietà a Boschetti e Bucciarelli e fiducia nell’operato della Magistratura, ci sono dei silenzi assordanti.Il primo è di Luciano Lapenna, il sindaco. Non ha nulla da dichiarare? Un grande amico è in isolamento a Villa Stanazzo, un altro ai domiciliari e lui non ha nulla da dichiarare? Sono mariuoli, compagni che sbagliano o hanno condiviso con lui la politica vastese di questi ultimi due anni?Boschetti e Bucciarelli non rappresentano una scomoda pratica da nascondere sotto il cuscino. Erano, fino a due giorni fa, i “manovali” che avevano fatto il Pd di Vasto, insieme a Luciano e agli altri due silenti: Giuseppe Forte, detto Peppino, e Nicola Del Prete, detto Nicolino.Angelo Bucciarelli segretario del Pd non è stato votato dalla gente. E’ stato eletto all’unanimità dopo un accordo interno. Tutte le accuse che Nicolino lanciava a Peppino e viceversa, erano sparite. Era stata trovata la “quadra”. Qualcuno ipotizzò che, con quell’accordo politico, fossero state persino stabilite già le future candidature tra Provincia; Regione e Comune, senza trascurare i famosi Enti. Non voglio crederci.Peppino Forte disse:”Ognuno di noi ha fatto un passo indietro”.Adesso occorre fare un passo avanti! Boschetti e Bucciarelli non possono essere licenziati con un comunicato freddino. Occorre dire a questa città che è tutto finito, che il Pd doveva essere un’altra cosa, che i due anni di Amministrazione LapennaForteDelPreteBoschettiBucciarelli sono stati fallimentari, chiedere scusa ai cittadini, salutare e ritirarsi in buon ordine, prima che sia troppo tardi. Gli elettori traditi da una pessima gestione della cosa pubblica non avranno, alla prima occasione possibile, alcuna pietà. Leggetevi l’intervista a Remo Gaspari, su Il Centro di questa mattina, e chiudete la partita. Siamo all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare. Ai rigori va a finire quasi sempre male.

LA POCA VOCE DI NICOLINO
martedì, 15 luglio, 2008, 08:46 -
Notizie e Commenti
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Questa mattina "la Voce" è un classico esempio di come non si deve fare giornalismo. La Giunta Regionale viene decapitata, ma ottiene solo un titolo di spalla. Per Nicolino, la notizia del giorno, che occupa tre delle quattro colonne, con tanto di foto centrale che lo ritrae, è la 41a edizione del Premio Vasto.Poco, troppo poco, per uno che è vicesindaco del Pd e assessore al Turismo e ai Servizi del Comune di Vasto. Troppo poco per uno che si è battuto perché Angelo Bucciarelli divenisse segretario locale del Pd stesso.Qualche parola in più da Nicolino me l'aspettavo. Non può parlare solo di Premio Vasto e di Film Festival! E' un altro il film da scrivere.

I PEGGIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA
martedì, 12 maggio, 2009, 21:25 -
Editoriali
di DAVIDE D'ALESSANDRO
Non pensavo che il libro:“Storia del Pd. Da Villa Stanazzo all’obbligo di dimora (passando per i domiciliari) ricevesse tante richieste d’acquisto ancor prima di essere scritto. Ieri mi ha telefonato un editore e me ne ha proposto un altro:”Storia di Patrizio. Dal Panoramic alla vista Mare (passando per un abbattimento)”. La settimana scorsa un amico mi ha consigliato:”Storia del Film Festival. Dalla Deneuve ai dvd (passando per il brodetto)”. L’ultimo, in ordine di tempo, è giunto poco fa:”Storia di Giuseppe. Da Vasto alla Regione (passando per Bari, senza mai raggiungere la Regione)”. Sono le storie sciagurate degli ultimi anni, i peggiori anni della nostra vita. Gli anni in cui i nani, senza ballerine, sono diventati manovali e, sfruttando i gravi errori del centrodestra, si sono impossessati del territorio decretandone la fine. Non eravamo mai caduti così in basso! Adesso Dario Franceschini, segretario del Pd, dice che è sprecato votare Idv, mentre Antonio Di Pietro, segretario dell’Idv, dice che è sprecato votare Pd. Davide D’Alessandro, segretario di se stesso, dice che hanno ragione entrambi. A Vasto, se votate nel Collegio 3, vi potete divertire. Per il Pd c’è Lapenna (il fratello di Patrizio), per l’Idv Lamenna. W la politica!

NICOLINO
lunedì, 29 giugno, 2009, 20:05 -
Editoriali
di Davide D’Alessandro
Pensavo, fino a poco tempo fa, che di modesto ci fosse soltanto Boschetti. Mi sbagliavo. C’è un altro modesto all’orizzonte della politica nostrana: Nicolino Del Prete. Non ha mai dimostrato di avere un cuor di leone, Nicolino, però tre anni fa uscì trionfante dalla competizione elettorale, uomo di punta dello schieramento vincente. Ma non ha ascoltato, Nicolino. Ha capito benissimo, dopo un anno, il disastro Lapenna, ma non ha avuto coraggio. Non è uomo da lasciare il certo per l’incerto. La sua domanda ricorrente è:«Chi mi garantisce?». Tu ti garantisci, modesto Del Prete! Ti garantisci se sei leader, se hai forza, un disegno strategico e uomini che ti seguono. Se non pensi che il brodetto e il film festival siano le ragioni di una carriera. Nicolino era addetto stampa a San Salvo, vice-presidente del Coasiv, vicesindaco, assessore, proprietario e direttore de “la Voce”, proprietario del “Signore di Graz”. Dopo tre anni sono rimasti l’assessorato e la pizzeria, essendo “la Voce”, ormai, soprattutto un foglio di raccolta pubblicitaria. Il resto si è volatilizzato. Quest’uomo ha dilapidato un patrimonio politico, si è fatto cucinare a fuoco lento da Lapenna, Forte e Sputore. In compenso, gli resta la Chiappini (che non è poco), anche se gli occhi di Tanino addosso per tutto il pomeriggio di sabato hanno asciugato la show-girl di almeno cinque chili. Nicolino, dopo le provinciali, è svanito, si è liquefatto. Dalla modernità solida a quella liquida, direbbe Bauman. Però, vuole ancora fare il sindaco, Nicolino. Di chi? Con chi? Con una lista Chiappini? Ma per acchiappare i voti, a Vasto, non basta il brodetto. Forte e Sputore si sono rivelati cavalli di razza. Nicolino, un pulcino bagnato. Poverino! Aveva ragione Maradona:«Ditemi tutto. Ditemi che sono drogato, che sono gay, ma non ditemi che sono poverino». Quando dicono che sei poverino, è finita. E a me dispiace che sia finita. A me dispiace dover scrivere, dopo il modesto Boschetti, il modesto Del Prete. Quanti modesti in questa decadente Città del Vasto, come Giuseppe Forte ama chiamarla pomposamente.


TORO SCADUTO
mercoledì, 29 luglio, 2009, 20:10 -
Editoriali
di Davide D'Alessandro
“Oh, cazzo!”. Scuserete l’espressione colorita, un tantino muroliana, ma che altro avrei dovuto esclamare, ieri mattina, leggendo l’articolo di Toro Seduto su “la Voce”? Si parla, per Lapenna, “di morte lenta, inesorabile, di patto spezzato per sempre, di un Sindaco pavido, traditore, senza dignità”. Ribadisco:”Oh, cazzo!”, perché io, che pure non sono proprio tenerissimo con il mio amico Luciano (e non dall’altro ieri, ma dopo cinque minuti cinque dal suo avvio), io che non sono stato per tre anni vice sindaco, assessore al Turismo, ai Servizi e ai Lavori Pubblici, questi termini non li ho ancora usati. Forse, ho fatto di peggio e di meglio: mentre Luciano (s)governava, con Nicolino e Giuseppe, ho detto che erano totalmente inadeguati. I fatti sono sotto gli occhi di tutti i cittadini vastesi. Se Luciano era tutto ciò che si dice adesso, avrei voluto sentirlo un minuto prima dell’azzeramento. Oggi è tardi ed è presto. È tardi per chi si è fatto cadere il tetto addosso perché privo di coraggio, è presto perché dobbiamo dare ancora tempo, a Luciano, di fare altri danni. La Giunta, senza Nicolino, è appena nata. Morta, secondo noi, ma è appena nata. Nicolino, se vuole rinascere, ci deve raccontare il disastro degli ultimi tre anni e, con grande umiltà, cospargersi il capo di cenere. Spero lo faccia la sera dell’8 agosto. Per me non è mai stato un terrorista, ma soltanto un amico che ha sbagliato. Amico gli resto, anche se lui non lo sa, anche se continua a sbagliare. Il Toro del vecchio Nicolino, insomma, non è Seduto. È Scaduto. Da tempo. La politica, ricordava Nenni, non è né sentimento né risentimento. Aspettando Godot, aspettando Del Prete.

NICOLINO E FRANCESCOPAOLO
lunedì, 27 luglio, 2009, 20:00 -
Editoriali
di Davide D’Alessandro
Nicolino Del Prete e Francescopaolo D’Adamo, cacciati con motivazioni diverse dal Comitato Lapenna (Amministrazione è parola grossa), si lamentano ma nulla dicono sul disastro degli ultimi tre anni. Capiamo la delusione accumulata dopo l’azzeramento della Giunta, ma non il silenzio o, peggio, il piagnisteo. In politica le decisioni sono politiche. Nulla frega al cittadino se un assessore perde la poltrona e se ne lamenta. Vorrebbe sapere perché e, soprattutto, che cosa è successo dentro il Comitato Lapenna se, in tre anni, ha formato tre Giunte, se, in tre anni, non ha combinato un’emerita mazza, tranne la soluzione di alcuni “casi suoi” e l’innalzamento, da parte di Patrizio, di alcuni piani fuori misura. Nicolino e Francescopaolo sono stati complici del disastro, hanno partecipato alle Giunte, hanno condiviso e deliberato. Lo hanno fatto turandosi il naso? Lo dicano. Anche perché, senza dirlo, i cittadini vastesi non potranno mai votarli, eventualmente, come alternativi al Comitato. Articoli che ringraziano di cuore, che esaltano il sentimento, l’amore, l’amicizia, nulla hanno a che vedere con la politica. Quelli sono articoli che può scrivere Davide D’Alessandro, non chi fino a poco fa è stato vicesindaco, assessore al Turismo, ai Servizi, ai Lavori Pubblici, vice presidente del Coasiv e ha organizzato Film Festival e Mese del Brodetto con la Chiappini. Le lettere al sindaco di Francescopaolo, prima alla Cultura, poi al Commercio, non ci dicono che cos’è stato il Comitato Lapenna fino a oggi e non ci dicono che cos’è l’Italia dei Valori a Vasto. Sappiamo che cos’è in Italia e perciò non la votiamo. Ci dice, Francescopaolo, che cos’è a Vasto? Aspettiamo fiduciosi. Prima del cemento.


UNA VOCE POCO FA
martedì, 4 agosto, 2009, 10:48 -
Editoriali
di Davide D’Alessandro
"Una voce poco fa qui nel cor mi risuonò, il mio cor ferito è già" cantava la Callas esaltando le celebri note rossiniane. Proprio a Rosina non smetto di pensare, rileggendo “la Voce” di Nicolino delle ultime settimane. Si parla, per Lapenna, “di morte lenta, inesorabile, di patto spezzato per sempre, di promesse non mantenute, di fatti non realizzati, di un Sindaco inadeguato, pavido, traditore, senza dignità”. Sì, la stessa “Voce” che negli ultimi tre anni (ho la raccolta davanti a me) ha elogiato a non finire la condotta amministrativa del trio Lapenna-Forte-Del Prete. Gli articoli di oggi sembrano scritti da D’Alessandro. Certo, meno bene di come li scriverebbe lui, ma la sostanza non cambia. Anche “la Voce” ritiene, dopo tre anni, che Lapenna vada deposto. Sarà successo qualcosa, perché un cambio di opinione così repentino deve avere una validissima giustificazione! Nicolino, come Rosina, sarà stato toccato in qualche punto debole. Ma Nicolino, se vuole rinascere, ci deve raccontare il disastro degli ultimi tre anni e, con grande umiltà, cospargersi il capo di cenere. Spero lo faccia la sera dell’8 agosto. La politica, ricordava Nenni, non è né sentimento né risentimento. Aspettando Godot, aspettando Del Prete…e ricordando la Callas: "Io sono docile, son rispettosa, sono obbediente, dolce, amorosa; mi lascio reggere, mi fo’ guidar. Ma se mi toccano dov'è il mio debole, sarò una vipera e cento trappole prima di cedere farò giocar".










2009: Anno soddisfacente per lo sviluppo della città

Parcheggio di Via Ugo Foscolo, asilo nido di Via Incoronata, nuove reti fognarie, impegno in favore del sociale, dell'ambiente e della cultura... nonostante la latitanza finanziaria di Stato e Regione.

Lavori pubblici in primo piano grazie all’asilo nido dell’Incoronata, alla Scuola elementare di S.Antonio Abate e, soprattutto, al parcheggio di Via Ugo Foscolo. Ma anche l’impegno per il sociale, le scuole ed i trasporti. I numeri? Nell’anno che si chiude domani, la Giunta Municipale si è riunita 57 volte. 462 sono state le delibere adottate. 20 le sedute del Consiglio Comunale che, nel 2009, ha adottato 96 delibere. Nel corso della consueta conferenza di fine anno il Sindaco Luciano Lapenna ha tracciato un bilancio dell’attività svolta in questi ultimi dodici mesi. E non ha nascosto la propria soddisfazione per il grande lavoro svolto dall’esecutivo e dall’intero Consiglio Comunale.“ E’ stato un anno importante – ha detto il Sindaco – nonostante i tanti problemi legati alle minori entrate e alle mancate rimesse da parte sia del Governo Centrale che della Regione”. Scendendo nello specifico degli argomenti, il primo cittadino si è soffermato sui servizi sociali: sono aumentati le borse lavoro e le persone assistite a domicilio (400), oltre a quelle con gravi problemi sociali e familiari (95). E poi il grande lavoro del taxi sociale che ha effettuato 1300 tratte per il trasporto dei disabili. “Un grande risultato lo abbiamo ottenuto anche sul tema dell’ambiente – ha aggiunto il Sindaco Lapenna – innanzitutto per quanto riguarda la raccolta differenziata i cui risultati, per le zone interessate, sono lusinghieri. E poi l’ammodernamento degli impianti di pubblica illuminazione grazie al quale avremo in città un minor inquinamento atmosferico”. Il Sindaco ha poi parlato del cimitero (saranno 1400 i nuovi loculi) e della progettazione del quarto lotto della Circonvallazione Histoniense i cui lavori inizieranno in tempi brevissimi. E poi il piano asfalti, la rete fognaria, i nuovi marciapiedi ed il completamento del lungomare Cordella. Impegni mantenuti anche per il turismo (Vasto continua a registrare in Abruzzo il più alto numero di presenze) e per la Cultura. Tutto questo nonostante dalla Regione non arrivino più contributi. “Faccio un esempio per rendere l’idea – ha detto il Sindaco – che è quello del Premio Vasto: pur di tenerlo in vita ci siamo dovuti far carico completamente di tutta la copertura economica”. Ed infine i trasporti: “Il nostro Comune – ha aggiunto il Sindaco – è il primo in Abruzzo ad essersi dotato di bus ecologici. Ne sono tre, hanno preso servizio qualche mese fa e sono a zero impatto ambientale e a zero emissioni di gas di scarico”. Nel corso dell’incontro con i giornalisti, alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte e di alcuni assessori e consiglieri, il Sindaco ha anche sottolineato l’importanza del nuovo piano del centro storico e del nuovo piano commercio ed ha ringraziato le forze dell’ordine per il grande ed importante lavoro che quotidianamente svolgono in città.Ed infine altri numeri: ad oggi, nel 2009, si sono registrate 378 nascite. Nel 2008 se ne erano registrate 355. 344 sono stati invece i decessi. Nel 2008, 314. Vasto conta 39750.

mercoledì 30 dicembre 2009


Contabilità, Vasto comune virtuoso
E' il Ministero dell'Economia che premia l'Amministrazione Lapenna per il rigore economico-finanziario.
Il Comune di Vasto è stato riconosciuto dal Ministero dell’Economia e Finanze tra i comuni virtuosi nel rispetto del Patto di Stabilità 2008. A darne notizia, stamane, è stato l’Assessore Domenico Molino. “In una ottica di federalismo fiscale reale – ha detto Molino – basato sulla meritocrazia e in ottemperanza del dettato normativo europeo che intende il Patto di Stabilità anche come parametro di sviluppo, il nostro Comune si pone oggi, in Italia, tra gli enti virtuosi. L’auspicio è che anche per quest’anno si possano centrare gli stessi obiettivi programmatici ottenuti nell’anno 2008, obiettivi che il nostro Sindaco Lapenna e l’intera Amministrazione proseguono dal giorno dell’insediamento.” Con decreto dello stesso Ministero vengono riconosciuti al Comune di vasto 154.447,00 euro e la possibilità di beneficiare di un meccanismo per l’attribuzione di un premio di virtuosità, che permetterà al nostro ente un differente calcolo ai fini del rispetto del Patto di Stabilità 2009. “Come si ricorderà – ha aggiunto l’Assessore Molino - è dal 2006 che questa Amministrazione continua una azione programmatoria finalizzata al riordino del bilancio comunale. Già nell’anno 2007 le azioni di contenimento delle spese della politica avevano visto Vasto premiata dal Ministero.” Il Sindaco Luciano Lapenna non ha nascosto la propria soddisfazione e ha dichiarato:“Ringrazio tutto il settore ed in modo particolare l’Assessore Molino e approfitto della circostanza per sottolineare nuovamente che, purtroppo, i mancati trasferimenti dovuti dallo Stato e dalla Regione (Ici, Tarsu, Fondo Sociale, rimborso Palazzo di Giustizia)) non sempre ci permettono di concretizzare altri investimenti e di essere puntuali con le imprese nei pagamenti dei lavori eseguiti. Di questo ce ne rammarichiamo anche se la responsabilità è dello Stato e della Regione Abruzzo e la battaglia dei Comuni e dell’Anci continuerà in tutte le sedi affinché i bilanci di previsione siano reali”.

lunedì 28 dicembre 2009



L'Impero di Cindia e il solstizio d'inverno




Dopo il fallimento della conferenza sul clima di Copenaghen, tocca ai consumatori rendere giustizia dell'impotenza e degli equilibrismi pseudo-diplomatici dei capi di governo occidentali. L'estrema variabilità metereologica registrata in questi giorni altro non è che la conseguenza del surriscaldamento terrestre. Occorre agire e in fretta prima che le circostanze porteranno alla necessaria affermazione di una nuova dittatura, magari di stampo ecologico ma inevitabilmente totalitaria e... globale.

di Roberto Emiliano Piserse


Impero di Cindia. Con questo felice neologismo Federico Rampini nel 2006 dava alle stampe il suo libro dall'eloquente titolo: "L' Impero di Cindia. Cina, India e dintorni: la superpotenza asiatica da tre miliardi e mezzo di persone." L'opinione, in estrema sintesi, è che il XXI sarà il secolo di Cindia come il XX è stato quello degli Stati Uniti, un passaggio di consegne che dovrebbe avvenire da un punto di vista economico, tecnologico e culturale. In questo nostro articolo, invece, Cindia viene preso come il simbolo di una realtà socio-economica dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sull'ambiente. Se la recente conferenza mondiale sul clima è, di fatto, fallita lo si deve soprattutto a Cindia e agli Stati Uniti, questi ultimi, per motivi di bottega, non hanno potuto spingere più di tanto non solo per il fatto che gli USA sono il maggior paese debitore nei confronti di Cindia ma perchè numerose multinazionali americane (ed europee) hanno trovato in Cindia il proprio Eldorado: qui infatti non esistono tutele per i lavoratori, non è infatti prevista la tredicesima e la quattordicesima mensilità, nè il TFR, nè tantomeno le norme di sicurezza sul lavoro, così antipatiche e dispendiose; di contro a Cindia vi è una pressione (si fa pe dire) fiscale tra le più basse del mondo. Scaricare dunque la colpa di un mancato accordo solo su Cindia è da ipocriti, in realtà sono le stesse lobbies multinazionali occidentali che hanno spinto in tal senso. Ma, a questo punto, il lettore si chiederà il senso del nostro titolo: quale può essere infatti il legame tra Cindia e il solstizio d'inverno? Molto semplice. Quest'anno, nella nostra città, siamo passati dal rigido inverno alla primavera e dalla primavera all'autunno nel giro di quindici giorni. In un solo giorno abbiamo infatti avuto una variazione di temperatura di 12°C e, nel giro di una settimana, si è passati da una temperatura di -2°C a 23°C toccati proprio il giorno di Natale. In altre parole il solstizio d'inverno, che quest'anno cadeva il 21 dicembre, aveva davvero tanto dell'equinozio di primavera che nel giro di qualche giorno si è trasformato in equinozio d'autunno. Ma come mai c'è questa estrema variabilità metereologica e delle temperature? Molto semplice. Ciò che non ci dicono è che l'aumento della temperatura terrestre ha delle ovvie conseguenze sulla variabilità metereologica. L'atmosfera, infatti, è una miscela di gas e, nel suo insieme, segue la legge dei gas tra le quali ve n'è una che, in questo contesto, ci interessa in modo particolare: il legame esistente tra gas e temperatura; ogni gas infatti aumenta la velocità delle proprie particelle in modo proporzionale alla temperatura, vale a dire che man mano che la temperatura aumenta, le molecole di cui è composto il gas aumentano la propria velocità e, espandendosi, aumentano il proprio volume. Rapportato all'atmosfera ciò significa che essa, aumentando la velocità delle proprie particelle, dà luogo ad un più rapido moto dei venti e delle correnti di aria calda e fredda. In altre parole l'effetto serra, riscaldando l'atmosfera, porta ad una maggiore instabilità metereologica e ad una elevata variabilità delle temperature a causa di un'alternanza di correnti calde e fredde molto più ravvicinata nel tempo; ecco dunque qual è l'origine dell'estrema variabilità del tempo negli ultimi anni e, in modo particolare, negli ultimi giorni. Non solo. Questo veloce alternarsi e scontrarsi di correnti di aria calda e fredda finisce per causare trombe d'aria, nubifragi e, peggio, cicloni e tifoni. E sembra che i danni economici (se non vogliamo parlare di vittime umane che, evidentemente, per molti capi di governo sono solo dei dettagli) derivati dalla violenza dell'atmosfera siano irrilevanti, ma non è così e ciò dovrebbe essere ben chiaro ed evidente proprio a Cindia e negli USA le cui coste si affacciano sugli oceani e come tali sono molto più soggette alle tragiche conseguenze di questo scontro di correnti d'aria. Ma che cretino che sono; dimenticavo che ad ogni distruzione segue sempre un'opportunità di ricostruzione e quindi di una ripresa dell'economia: non era forse questo uno degli scopi delle guerre? Distruggere per ricostruire! Ma torniamo a noi. A noi cittadini del mondo, a noi consumatori, a noi che di fatto facciamo "girare l'economia", come recitava uno degli ottimistici spot pubblicitari del secondo governo Berlusconi. E' necessario che noi consumatori ci mobilitiamo e cominciamo a boicottare la logica del profitto indiscriminato delle multinazionali e dell'impero di Cindia boicottandone i prodotti. Ciò significa che dobbiamo evitare di comprare il Made in China e paesi equivalenti (India, Thailandia, Taiwan, ecc.) per dare un forte segnale di deplorazione. Si obietterà che in questa fase storica di grave crisi economica i prodotti cinesi, ad esempio di abbigliamento, hanno aiutato le economie delle famiglie occidentali che con pochi euro hanno potuto acquistare dei beni di prima necessità. Attenzione, però, la realtà, come sempre, è più complessa di quella che sembra. Comprare prodotti importati dall'impero di Cindia dà un sollievo immediato e illusorio. Prendiamo proprio il caso dell'abbigliamento: l'acquisto di prodotti cinesi ha portato l'industria italiana ed europea ad una grave crisi con conseguenti licenziamenti di operai e chiusure di numerose fabbriche. E' evidente che se un datore di lavoro occidentale deve garantire ai suoi operai un dignitoso standard di vita e di condizioni lavorative egli deve sostenere dei costi di gran lunga più elevati rispetto ad un datore di lavoro di Cindia dove, come si diceva, il costo del lavoro è irrisorio proprio grazie al non rispetto della dignità dei lavoratori, molti dei quali sono bambini, e delle norme di tutela ambientale. Acquistare dunque prodotti "cindiani" significa andare contro la dignità dell'uomo, dell'ambiente e contro i lavoratori italiani ed europei. A parte il fatto che il proverbio non sbaglia: Chi risparmia spreca; qual è infatti la durata media di un prodotto cindiano rispetto ad uno occidentale?...



Occorre dunque dare subito un segnale ai cosiddetti Grandi del Pianeta intervenendo subito con una politica dei consumi responsabile ed eticamente accettabile prima che la situazione eco-ambientale precipiti e porti l'intero Pianeta ad una dittatura d'emergenza ambientalista, una necessità così come accadeva nell'antica Roma dove si ricorreva ad una dittatura temporanea di sei o dodici mesi, il tempo necessario a fronteggiare una situazione d'emergenza, per poi ritornare alla normalità repubblicana. C'è però un piccolo particolare: per rimettere a posto l'ambiente non bastano sei o dodici mesi, ci vogliono decenni, così se il senso di responsabilità di ciascuno di noi venisse meno ci potrebbe aspettare una lunga dittatura che, nata per fini ambientalistici, inevitabilmente finirebbe, per sua indole, per espandersi ed occupare tutti gli ambiti della sfera individuale e collettiva andando a costituire un totalitarismo... globale. E chissà che non sia proprio questo lo scopo di questo lassismo e di questo atteggiamento di irresponsabilità ambientale.






Il P.S.I. di Vasto spara a zero sull'Amministrazione comunale e annuncia il suo NO ad una coalizione con il PD di Lapenna-Forte.

Riceviamo e pubblichiamo.


UN ANNO IMPORTANTE...
ANCHE IL 2009 AVRA', PURTROPPO, LA CONFERENZA STAMPA DI “FINE ANNO” DEL SINDACO DI VASTO. QUEST'ANNO SI SVOLGERA' NON PRIMA DI NATALE, MA DOPO NATALE: IL 30 DICEMBRE. NON PER SAPERE COSA SCRIVERANNO L'EX VICE SINDACO E DAVIDE D'ALESSANDRO, MA PERCHE' VASTO CAMBIA.. E LE CONFERENZE STAMPA SI FANNO A FINE ANNO E NON PIU' PRIMA DI NATALE. COME DIREBBE LUCIANO LAPENNA STESSO, QUESTO E' MOLTO... IMPORTANTE; UNICO AGGETTIVO CONOSCIUTO DAL NOSTRO SINDACO.
CHE COSA CI ASPETTIAMO DA UN IPOCRITA? NIENTE DI IMPORTANTE. CHE COSA CI ASPETTIAMO DA UN PAVIDO? NIENTE DI IMPORTANTE.
CI DIRA'(MEGLIO ,RIDIRA') CHE LA ROTTURA DI UN PATTO POLITICO DA LUI REALIZZATA CON LA SUA QUARTA GIUNTA IN 3 ANNI , CON LE “CACCIATE” PERSONALI E POLITICHE DEL PSI, DEL VICE SINDACO NON GRADITO ALLA MAGGIORANZA DEL PD, LA SOSTITUZIONE AD PERSONAM DI FPAOLO D'ADAMO, IDV, CON ALTRO IDV, NON E' STATO UN
RATTOPPO. CI DIRA' (MEGLIO, RIDIRA') CHE E' STATO UN ATTO DOVUTO ALLA SUA CITTA' (SUA IN SENSO LATO,OVVIO..). CI DIRA'(RIDIRA') CHE E' STATO FATTO UN PATTO DI FINE LEGISLATURA, CHE NOI CONSIDERIAMO UNA FINE . LA FINE DI UNA ESPERIENZA CHE AVEVA ANCORA IN SE' MARGINI DI AFFERMAZIONI DI CAMBIAMENTO . MA CHE LUI E (COME DIREBBE LUI) ALTRI,”LA QUASI TOTALITA, CON QUALCHE ECCEZIONE” FURONO LE PAROLE USATE, HANNO CONDANNATO AD UNA FINE NON GLORIOSA.
CONTINUIAMO A NON ESSERE D'ACCORDO SULL'INTERESSE COLLETTIVO DI QUESTA AZIONE ATTUATA, SIA SULLA CAPACITA' DI CONCLUDERE IL MANDATO DI COALIZIONE NEL RISPETTO DEGLI OBIETTIVI POSTI.
GIORNI FA UNA TRA LE PIU' ACUTE OSSERVATRICI DELLA SOCIETA' E POLITICA ITALIANA HA RICORDATO CHE "Mentre le potenze europee si chiedevano ‘cosa avesse in mente Hitler’, Churchill nel 1936 affermò che era finito «il tempo delle mezze misure, degli espedienti, dei sedativi», ma si era già entrati «nel tempo delle conseguenze». ECCO, SENZA OFFESA PER NESSUNO, DOPO LA ROTTURA DI PATTI POLITICI AVVENUTA NEL 2009, NON CI SEMBRA CAMBIATO MOLTO: MEZZE MISURE, ESPEDIENTI, SEDATIVI SEMBRANO A NOI ACCEZIONI CHE BEN RAFFIGURANO LO STATO ATTUALE DELLA GIUNTA
LAPENNA. MA LUI DIRA' CHE E' MOLTO IMPORTANTE....
...E' MOLTO IMPORTAMTE CHE APPROVAZIONI DELLE NTA HANNO ASSUNTO ORMAI TEMPI STORICI E NON POLITICI; E' MOLTO IMPORTANTE CHE DI PIANO SPIAGGIA NON SI PARLI PIU'; E ' MOLTO IMPORTANTE CHE LA ORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA AMMISTRATIVA PROCEDA A SECONDA DELLE CONVENIENZE DEL MOMENTO; E' MOLTO IMPORTANTE CHE IL PROCESSO ORGANIZZATIVO E DI RESPONSABILIZZAZIONE DEI DIRIGENTI SI SIA O SIA STATO FERMATO;
E' MOLTO IMPORTANTE ASSUMERE DIRIGENTI ESTERNI CHE POI DOPO DUE MESI SE NE VANNO (E COME ANCHE I BAMBINI POLITICI SANNO, SONO RAPPORTI FIDUCIARI..); E' MOLTO IMPORTANTE CHE SI ARRIVI PUNTUALMENTE IN RITARDO SULLA REALIZZAZIONE DELLE OPERE ,COME IL PARCHEGGIO DI VIA FOSCOLO; E' MOLTO IMPORTANTE FAVORIRE LE LOBBY DEL COMMERCIO; E' MOLTO IMPORTANTE PROMETTERE NORME E REGOLE EGUALI PER TUTTI E POI DIMENTICARSI DELLE RECINZIONI; E' MOLTO IMPORTANTE NON AVER ANCORA CAPITO CHE SE NE VUOLE FARE DEL COSIDDETTO CENTRO STORICO; E' MOLTO IMPORTANTE CHE NEL MENTRE NON ANCORA SI CHIUDONO LE OSSERVAZIONI ALLE NTA SI RIPARLI DI VARIANTE DI PIANO REGOLATORE.
E' MOLTO IMPORTANTE IL SILENZIO SCESO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI ED IL PROCESSO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA. MAGARI SONO ANCHE MOLTO IMPORTANTI LE 3 PREGHIERINE DELLO SCORSO ANNO: IL NUOVO OSPEDALE, L’ACQUISIZIONE DELLE AREE DI RISULTA DELL’EX TRACCIATO FERROVIARIO E LA VARIANTE ALLA STATALE 16 ADRIATICA. CHISSA' SE E' CAMBIATO QUALCOSA RISPETTO ALL'ANNO SCORSO.
ED E' ANCHE MOLTO IMPORTANTE CONOSCERE (PERCHE' ANCORA NON LO SAPPIAMO..) LE MOTIVAZIONI DI RIMOZIONE DEI 3 ASSESSORI.
E CI RIDIRA' CHE C'E' UN “rapporto ottimo tra ...la Giunta, tra i consiglieri ed i singoli assessori.” AI LUI SI SA PIACCIONO LE COSE , OTTIME..ANCHE PROMUOVERE OTTIMI AFFARI, COME NEL CASO DELLA VIDEO SORVEGLAINZA CHE ERA PRONTA PER NATALE.. MA..BOH CHISSA' MA ERA MOLTO IMPORTANTE..
E CHISSA' SE E' ANCORA IMPORTANTE CHE “Entro i primi mesi del 2009 l’esecutivo ha in programma di affidare l’incarico per la progettazione della variante al piano regolatore”. MA IL 2009 E' PASSATO ,COME IL 2008 DEL PIANO SPIAGGIA...
E POI CI DIRA'(RIDIRA') DI NON SO QUANTE DELIBERE, QUANTI CONSIGLI, QUANTI VOTI UNANIMI. E MAGARI LO CONDIRA' CON UN INSIPIENTE «Atti e delibere sono più accessibili da quando sono pubblicati sul sito del Comune».(MAGARI DIMENTICANDO DI DIRE CHE NON TUTTE LE DELIBERE VENGONO PUBBLICATE E CHE LE DETERMINAZIONI NON VENGONO PIU' PUBBLICATE DA QUANTO E' STATA CANCELLATA E NON E' STATA RICREATA LA DELEGA AL SISTEMA INFORMATICO CHE ERA IN MANO AL PSI). OVVIAMENTE NON RICORDERA' CHE L'UNICA OPERA FATTA NEL 2009 OVVERO LA RISTRUTTURAZIONE, DOPO 40 ANNI DELL'ANAGRAFE COMUNALE, E LA SOSTITUZIONE DELL'ARCHIVIO VECCHIO DI 80 ANNI CON I PIU' MODERNI ARMADI DI ARCHIVAZIONE, ANCH'ESSE REALIZZATE DALL'EX ASS.RE SOCIALISTA.
PER NOI LA COSA IMPORTANTE E' UNA.
PER NOI SI E' ENTRATI NEL TEMPO DELLE CONSEGUENZE.
LA PRIMA CONSEGUENZA E' CHE LE FORZE POLITICHE CHE ANCORA CREDONO NEL CAMBIAMENTO SOTTOSCRITTO NEL 2006 ED AUSPICABILE ANCORA DAL 2011, SI ORGANIZZINO PER REALIZZARE DA SUBITO UNA AZIONE CHE PORTI AD UNA CHIARA ALLEANZA DI PROGRAMMA NON CONDIZIONATO DAGLI UMORI E MALUMORI DEL PD VASTESE, VERO CARNEFICE E RESPONSABILE DELLA “MORTE” DI 3 GIUNTE IN 3 ANNI. E SOPRATUTTO SE E' IL PD DEL PATTO LAPENNA-GIUSEPPE FORTE.
LA SECONDA CONSEGUENZA E' CHE NON SI PUO' NON INCLUDERE IN QUESTA NUOVA ALLEANZA TUTTA QUELLE RETE DI ASSOCIAZIONI CHE IN QUESTI ANNI ANIMANO UN DIBATTITO POLITICO A VASTO.
LA TERZA CONSEGUENZA E' CHE IL P.S.I. NON APPOGGERA' NE' LUCIANO LAPENNA NE' GIUSEPPE FORTE CANDIDATI SINDACI.
ULTIMA CONSEGUENZA(E QUESTO E' IMPORTANTE):TUTTA LA NOSTRA SFIDUCIA E DISTISTIMA,CARO SINDACO.
LA SEGRETERIA DEL
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO

SEZ. DI VASTO

domenica 27 dicembre 2009


Vasto dice NO al nucleare a Termoli e ovunque

Approvato con i soli voti della maggioranza un articolato Odg contro il nucleare.

Nello scorso Consiglio comunale svoltosi il 15 dicembre è stato approvato dalla sola maggioranza un Odg (primo firmatario Maurizio Vicoli - Sinistra Ecologia e Libertà) con cui si chiede al governo nazionale di rivedere la propria politica energetica e a dotarsi di un Piano Energetico Nazionale. Ecco il testo completo:
Il Consiglio Comunale di Vasto

VISTO
Che la città di Termoli sia stata individuata come possibile sito per l'insediamento di una centrale nucleare;
Che il Comune di Ururi con delibera di Giunta n. 136 del 15-10-2009 ha intrapreso una serie di iniziative contro ogni ipotesi di installazione di centrale nucleare nel Basso Molise;
Che questo territorio ha già pagato il suo tributo nella produzione di energia ospitando due centrali turbo-gas;
Che tale ipotesi, se concretizzata, graverebbe notevolmente sull'economia turistica della costa molisana e dell'Abruzzo teatino.

CONSIDERATO

Che l'80% degli Italiani nel 1987 si è espresso contro il nucleare con tre referendum abrogativi relativi al 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8 (col quale il Comitato interministeriale per la programmazione economica poteva decidere autonomamente sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non avessero deciso entro tempi stabiliti); ai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge (con i quali lo Stato stabiliva l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi) ed infine con l'abrogazione dell'art. 1 della Legge 856/1973 (con la quale si impedì all’ENEL di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero);
Che L'Italia, a tutt'oggi, non si è ancora dotata di un Piano Energetico Nazionale che riporti reali fabbisogni e seria ed approfondita analisi sugli sprechi energetici;
Che, secondo l'ENI (ex Ente Nazionale Idrocarburi), le famiglie italiane possono, con alcune elementari regole di comportamento responsabile dell'uso di energia, abbattere del 30% il fabbisogno energetico nazionale e che secondo le associazioni ambientaliste questa quota può superare il 50%;
Che la produzione di energia dal nucleare, se da un lato abbatte le emissioni di CO2 nell'atmosfera, dall'altro pone gravi problemi di conservazione in totale sicurezza delle scorie radioattive alcune delle quali hanno tempi di decadimento vicino al milione di anni (cioè 10.000 secoli);

EVIDENZIATO

Che l'Homo Sapiens Sapiens, a cui la nostra specie appartiene, è comparso sulla Terra "appena" 150.000 anni fa, cioè 1500 secoli fa;
Che l'enorme tempo di decadimento della radioattività può essere incompatibile con qualsiasi materiale deputato alla costruzione di contenitori capaci di chiudere ermeticamente e per un lasso di tempo che è sette volte quello che ci divide dalla comparsa dell'uomo;
Che, in ogni caso, questi magazzini di scorie radioattive dovrebbero essere inattaccabili ad ogni aggressione naturale (dagli agenti corrosivi alle catastrofi sismiche) poiché ogni minima alterazione del contenitore porterebbe alla fuoriuscita di radiazioni i cui effetti mortali sono tragicamente documentati da Hiroshima a Chernobyl;
Che le attuali generazioni finirebbero per ipotecare il futuro delle prossime 40.000;
Che il passo immediato, ecologicamente compatibile ed economicamente conveniente, debba andare innanzitutto verso una seria politica sul risparmio energetico;
Che, dopo tutto, l'Italia è il Paese del Sole e del vento;

FA VOTI

Perché il Governo nazionale:
Ripensi la sua politica energetico-nucleare;
Si doti di un Piano energetico nazionale fondato soprattutto a creare, per le famiglie e le aziende italiane, forti incentivi al risparmio energetico;
Individui, in subordine, siti alternativi che tengano conto dell'economia dei singoli territori in modo da non penalizzarne lo sviluppo specie se fondato sul turismo, l'arte e la cultura.

Inquinamento luminoso e Risparmio energetico:
Il Comune di Vasto incalza la Regione

Nello scorso Consiglio comunale è stato approvato, all'unanimità, anche un Odg per incalzare la Regione ad inserire nel bilancio che sta per approvare anche contributi finalizzati a quei Comuni che hanno lavorato per l'applicazione della L.R. 12/2005.

Ecco il testo completo.

ORDINE DEL GIORNO


Nel sollecitare l’approvazione di un Regolamento relativo alla L.R. 12/2005 così come previsto dalla legge stessa all’art. 2 comma 2, il Consiglio comunale di Vasto:

VISTO
Che dall’approvazione della L.R. 12/2005 ad oggi la Regione non ha previsto nelle leggi finanziarie che si sono succedute alcuna quota da destinare ai Comuni per l’adeguamento degli impianti esistenti così come invece previsto all’art. 2 comma 9 e all’art. 9 comma 2 della legge stessa;

CONSIDERATO
Che il 18 maggio 2010 scade il termine dei cinque anni entro cui tutti gli impianti pubblici e privati devono essere conformi alle prescrizioni della legge stessa (art. 3 comma 9);

EVIDENZIATO
Che esiste un forte nesso tra consumo energetico e produzione di gas serra e che gli adeguamenti previsti dalla L.R. vanno nella direzione di un sensibile risparmio energetico valutabile intorno al 30-40% (grazie alla sostituzione di lampade a mercurio con lampade a sodio) e che dal vertice di Copenaghen è arrivato un monito forte e chiaro per una sterzata in tema di politica energetica;

FA VOTI
Perché il Consiglio regionale destini, nella prossima legge finanziaria 2010, una cifra congrua soprattutto per quei comuni che dall’approvazione della legge ad oggi hanno operato concretamente sia approvando regolamenti applicativi della L.R. stessa sia facendo ricadere tutte le spese, per la messa a norma dei vecchi impianti, sui propri bilanci.























































sabato 26 dicembre 2009



Minacce al giornalista vastese Pino Cavuoti

Gli è stato recapitato un dattiloscritto contenente minacce rivolte sia a lui che al pubblico ministero di Campobasso, Fabio Papa, che sta conducendo importanti inchieste giudiziarie sulla politica molisana. Si legge sul foglio: "Anche voi giornale di merda e chi vi paga per scrivere minchiate salterete in aria... dopo il giudice Papa toccherà anche a voi... e finalmente sarà fatta pulizia, vergognatevi infami di merda". A Pino e al Nuovo Molise va la solidarietà del Voltaire.

mercoledì 23 dicembre 2009




Anche a Vasto nasce S.E.L.
il coordinatore è Sante Cianci,
il vice Maurizio Corvino

Si costituisce in città il partito della Nuova Sinistra Italiana. Hanno aderito anche l'assessore comunale Anna Suriani ed il consigliere Maurizio Vicoli.

Si è svolta ieri, martedi 22 dicembre, l’assemblea degli iscritti di Sinistra Ecologia Libertà di Vasto. Il dibattito ha approfondito i risultati dell’Assemblea Nazionale del 19 e 20 Dicembre scorso che si è tenuta a Roma, esprimendo soddisfazione e condivisione sugli obiettivi raggiunti. La nuova formazione politica della Sinistra Italiana ha iniziato il proprio cammino eleggendo come Portavoce Nichi Vendola, attuale Governatore della Regione Puglia. Nei due giorni di lavoro sono stati altresì votati importanti documenti programmatici e la bozza di Statuto che sarà approvato al Congresso Nazionale previsto entro luglio del 2010.
E’ stato anche deciso che S.E.L. (Sinistra Ecologia Libertà) sarà presente con proprie liste in tutte le Regioni dove si voterà nel prossimo mese di Marzo.
Inoltre l’assemblea vastese ha accolto con particolare favore l’adesione a Sinistra Ecologia Libertà dell’assessore alla cultura e ambiente Anna Suriani e del Consigliere comunale Maurizio Vicoli.
Al temine dell’assemblea è stato eletto il nuovo coordinamento ed è stato scelto Coordinatore Cittadino Sante Cianci, vice coordinatore Maurizio Corvino.

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ augura a TUTTI i vastesi un sereno NATALE ed un felice 2010