mercoledì 16 giugno 2010


Dal Coordinamento di S.E.L. riceviamo e pubblichiamo
GRAZIE ALL’ASSE TAGLIENTE-PROSPERO TORNANO LE RECINZIONI SULLA SPIAGGIA. IL CENTRO-DESTRA GETTA LA MASCHERA INDOSSATA IN QUESTI ULTIMI QUATTRO ANNI E MOSTRA LA SUA NATURA LOBBISTICA.

Dobbiamo ringraziare i consiglieri regionali del centro-destra Tagliente e Prospero per il loro emendamento di integrazione alla legge regionale sul demanio marittimo che permette agli stabilimenti balneari di tornare a recintarsi fino ad una altezza di 1.80 metri e per un perimetro avente un raggio di dieci metri a partire dalle pareti degli stabilimenti. Provvedimento su cui si è poi aggiunta la firma dell’UDC, che in Abruzzo è schierato con il centro-destra, per il tramite del Consigliere regionale Antonio Menna. E’ ancora una volta un premio ai furbi, a coloro che vogliono (e alla fine ci riescono) sottrarsi alle leggi e al bene comune. Con questo provvedimento infatti si penalizzano i balneatori onesti che hanno subito capito di essere in una situazione di irregolarità ed hanno provveduto con grande senso civico a eliminare a proprie spese le recinzioni, mentre sono stati premiati coloro che hanno resistito a colpi di ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, tutti persi, ma evidentemente finalizzati solo a temporeggiare in attesa della manna dal cielo che ora è arrivata grazie a Peppino e Tonino. Adesso, tra l’altro, potrebbe aprirsi un nuovo contenzioso. Infatti le recinzioni che sono state abbattute dal Comune che fine faranno? Dovranno essere rimesse a spese della collettività che ha agito per il rispetto della legge? O la legge così come modificata dall’emendamento dei tre illustri vastesi non avrà, come non dovrebbe avere, alcun valore retroattivo e quindi i balneatori dovranno reinstallarle a loro spese?
Vedremo. Comunque nei nostri ringraziamenti a Peppino e Tonino non c’è ironia perché in questi quattro anni di opposizione all’interno del Consiglio comunale sembrava che il PDL stesse scontando il suo purgatorio politico espiando le colpe commesse in 13 anni di Amministrazione Tagliente-Pietrocola: edilizia selvaggia, aggressione al territorio, svendita degli ex Palazzi scolastici, spreco di denaro pubblico (vedi Palazzo Forcelli), mancato recepimento della Legge regionale sulla media distribuzione, lassismo verso le recinzioni balneari abusive, assenza di regole e regolamenti certi (attribuzione discrezionale dei sussidi alle persone bisognose; assenza di regolamento per il rimborso delle missioni di assessori, consiglieri e sindaco; regolamento sull’azione della polizia municipale, ecc.). Infatti gli interventi in Aula da parte dei consiglieri comunali del centro-destra spesso sono stati improntati all’onestà intellettuale e alla collaborazione su molti provvedimenti varati dall’Amministrazione Lapenna. Sembrava dunque che, alla fine di questo quinquennio di purgatorio, Vasto potesse godere di un Centro-destra rigenerato, capace di mettere in gioco i suoi uomini migliori con idee e progettualità per il futuro della nostra città intesa come proprietà di tutti i cittadini ed invece….. alla prima tentazione è di nuovo ricaduto. Ecco allora che tornano a farsi sentire i poteri forti che, messi alle corde da un’Amministrazione di centro-sinistra che non ha fatto sconti a nessuno in materia di vincoli paesaggistici (vedi il vincolo di inedificabilità assoluta sull’ex tracciato ferroviario), in materia di NTA, in materia di regole e regolamenti, adesso si ricompatta intorno ad un centro-destra che ha scelto la continuità con il passato, sia nella scelta degli uomini (diventano sempre più insistenti le voci di una candidatura a sindaco di Prospero sostenuta da Tagliente) che nell’indirizzo della politica rivolta più alle lobbies che ai cittadini.
Su questo i vastesi sono chiamati a riflettere in vista delle prossime elezioni comunali. Certo l’Amministrazione Lapenna avrebbe potuto fare di più, specie se si considerano le attese su questo primo governo cittadino di centro-sinistra, ma è stata costretta a muoversi in una situazione di gravi ristrettezze economico-finanziarie a cominciare, solo per fare un esempio, dalla mancata riscossione dell’Ici sulla prima casa tanto che il governo Berlusconi è chiamato a restituire ancora la quota relativa all’anno 2009 (parliamo di oltre duemilioni di euro, non di bruscolini!). Ciò nonostante potremmo comunque parlare a testa alta delle piccole e grandi opere pubbliche realizzate (Multipiano Ugo Foscolo, terzo lotto lungomare Cordella, piste ciclabili, riapertura strada Anghella, Via Adriatica, ecc.), ma non vogliamo farlo perché, a nostro avviso, è sul piano della legalità, di cui abbiamo già parlato, e sul rovesciamento della prospettiva politica che vogliamo soffermarci. La Giunta Lapenna infatti ha rimesso il cittadino al centro della politica facendo prevalere l’interesse comune a quello dei singoli o dei poteri forti. In quest’ottica va letta tutta una serie di provvedimenti adottati per restituire il territorio alla città, ecco dunque le nuove NTA (su cui il centro-destra ha fatto la sua unica vera opposizione) per impedire di costruire condomini senza parcheggi e senza allacci fognari, balconi che sovrastano il ciglio delle strade, marciapiedi impercorribili con carrozzine; ecco l’eliminazione delle recinzioni per fare della spiaggia un luogo di fruizione per tutti e non proprietà private recintate; ecco ancora l’ isola pedonale in Via Adriatica e in Piazza Rossetti per restituire spazi alle tranquille passeggiate degli adulti e alle corse dei bambini al di là delle visioni particolaristiche di alcuni commercianti e di alcuni residenti….
Dunque è sulla legalità, sulla centralità dell’interesse comune rispetto a quelli particolari, sul buongoverno della spesa pubblica che i cittadini vastesi sono chiamati a riflettere in vista delle prossime elezioni comunali.

Vasto, 16 giugno 2010 Coordinamento Sinistra Ecologia e Libertà
VASTO

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