domenica 28 febbraio 2010
Elezioni Comunali 2011, interviene Porta Nuova:
"Prima i programmi e poi i candidati a Sindaco"
dal Presidente Michele Celenza riceviamo e pubblichiamo.
Candidati e programmi. Alcune riflessioni pre-elettorali.
Non dalla riforma della legge elettorale comunale (marzo ’93), ma da sempre a Vasto come in tutto il Meridione gli elettori hanno espresso il loro voto, e in primis il loro voto amministrativo, in buona misura a prescindere dai programmi pubblicamente dichiarati. Al più, questi ultimi hanno avuto un ruolo decorativo. Il voto meridionale è sempre stato un voto di appartenenza: di appartenenza ideologica, politica, e più ancora familiare, clientelare, personale.
Superflui prima delle elezioni, a maggior ragione dopo: a Vasto i programmi, com’è stato opportunamente notato, si ripetono nel corso dei decenni.
Non misurandosi pubblicamente sulle cose da farsi, e sul come farle –in una parola, sul programma- la selezione della classe dirigente è dunque passata regolarmente per linee interne alle oligarchie locali, quando non per vere e proprie congiure di palazzo.
Dopo la scomparsa dei vecchi partiti di massa i contrasti interni alle oligarchie locali hanno anzi acquistato anche maggiore visibilità, fino ad assurgere addirittura ad un valore paradigmatico ed esemplare. È il caso dell’estromissione di Nicola Del Prete dalla giunta; ma è solo un esempio. Se ne potrebbero trovare altri, anche sul piano nazionale. Quel che conta è che le faide interne all’oligarchia politica divengono, di per sé stesse, oggetto di pubblico interesse, mentre quanto accade fuori dal palazzo (il lavoro, l’ambiente, la salute pubblica etc), anche quando per avventura lo meriterebbe, fatica a trovare una pubblica riconoscibilità.
Così la nostra politica locale riscopre essenzialmente la sua antica origine di guerra per bande. Così si perpetua nella nostra città il paradosso barocco della coesistenza di una vivace –per quanto spesso vacua- attività politica; e di una desolante quanto antica mancanza di coscienza civile.
Il voto di appartenenza personale, la guerra per bande, l’analfabetismo civile di certo non rientrano tra quelle che, in Francia, sono dette “virtù repubblicane”; pure non mancano dei loro turpi –ancorché di solito segreti- estimatori. A mio avviso, il recente intervento di Davide D’Alessandro (“Prima il candidato a Sindaco, poi il programma”) lo colloca di diritto tra costoro.
Al di là di ogni stupida polemica personale, mi dico che forse è il caso di preoccuparsi. Se anche nella nostra remota provincia vastese iniziano ad apparire in pubblico di questi discorsi, allora forse è segno che la sottile patina democratica che a lungo ha ricoperto la vita politica e civile del nostro paese ha preso a deteriorarsi molto seriamente.
Michele Celenza (presidente dell’Associazione “Porta Nuova” di Vasto)
sabato 27 febbraio 2010
S.E.L. sulle recinzioni balneari incalza il Sindaco
Sinistra Ecologia Libertà (S.E.L.), la forza politica che ha come portavoce nazionale Nichi Vendola, ritiene, infatti, che - prima di parlare di nomi - ci si debba confrontare su programmi adeguati alle nuove esigenze dei cittadini, alla loro qualità della vita e ai loro bisogni.
Su questa linea la Sinistra vastese, a tempo debito, farà sentire, come nel passato, la propria voce con precise proposte di programma e di nomi.
Oggi S.E.L. è impegnata a portare a temine le tante iniziative avviate dalla Giunta di Centro-Sinistra e che, purtroppo, incontrano incomprensibili quanto ingiustificabili ostacoli alla loro completa definizione. Sottoponiamo quindi all’attenzione del Sindaco e della Giunta la questione relativa alla rimozione delle recinzioni degli stabilimenti balneari.
L’assessore Anna Suriani, dando attuazione agli impegni elettorali e rispondendo alla conforme richiesta di migliaia di vastesi - che avevano manifestato per la riappropriazione della spiaggia - ha condotto, con tenacia e determinazione, una efficace azione per il superamento di tutti gli intralci tecnici, amministrativi e legali riguardanti le recinzioni.
Alcuni importanti risultati sono stati raggiunti, altri sono ancora da raggiungere. Sinistra Ecologia Libertà, anche a nome di quelle migliaia di cittadini che hanno creduto nello sforzo di ripristino della legalità attuato da questa Amministrazione, vuole sapere quali sono i motivi che impediscono la completa attuazione dei provvedimenti adottati a riguardo la cui legittimità è stata confermata dal T.A.R. e dal Consiglio di Stato.
Sollecita il Sindaco e la Giunta a ordinare, senza dilazione, l’ABBATTIMENTO di TUTTE le recinzioni.
I Sindacati contro Lapenna: "Attività antisindacale"
Riceviamo e pubblichiamo.
Le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, DICCAP e CSA del Comune di Vasto, si sono incontrati nella mattinata di giovedì con i Dipendenti per trattare gli argomenti riguardanti le seguenti problematiche: Progressioni Verticali, Ferie, Posizioni Organizzative, Parcheggi mezzi comunali e dei Dipendenti, Sicurezza sui luoghi di lavoro, attuali relazioni sindacali e rapporti con l’Amministrazione, relazione su intervento del Sindaco nella scorsa seduta sindacale. Alla riunione hanno partecipato anche i vertici della UIL. Al fine di una corretta informazione, tutta la prima fase è stata supportata da slides proiettate su schermo, relazionata dal Rag. Giuseppe Molino.Tutte le informazioni fornite sono state ricavate da documenti e verbali di riunioni sindacali; sui dati certi e documentabili sono stati improntati anche i 4 interventi programmati: 1) Per la CISL Fernando Desiati : Inadempienze e mancate risposte dell’Amministrazione; 2)Per il SULPM Antonio Di Lena : Problematiche sulla Polizia Municipale; 3)Per la UIL Ivana Del Prete : Problematiche sugli Asili Nido; 4) Per la CISL Mauro de Ficis : Problematiche inerenti la Sicurezza sul lavoro. Prima dei suddetti interventi la referente della CGIL ha letto un documento che si richiedeva di allegare al verbale. I lavori si sono svolti in un clima di serenità, e negli ultimi 50 minuti è stata data la parola a tutti i partecipanti che, oltre all’apprezzamento dimostrato per il lavoro svolto dai Sindacati, hanno colto l’occasione per portare a conoscenza dell’Assemblea le loro problematiche e proposte. Alcuni operai trovandosi a loro agio, hanno approfittato per segnalare i disagi che sono costretti a vivere giornalmente, come la pericolosità dell’ambiente in cui operano, l’inefficienza dei mezzi che guidano e le gravi inadempienze, da parte dell’Amministrazione, già segnalate dai Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza, come i serbatoi dei plessi scolastici mai puliti e disinfettati - con pericolo di Legionella - la copertura in eternit – amianto – dei capannoni comunali. I Rappresentanti Sindacali hanno preso atto di quanto esposto, decidendo quanto prima una urgente riunione con gli Operai sul luogo di lavoro, per meglio accertare e trattare le tematiche esposte.A differenza di altre occasioni, sono state presenti all’Assemblea circa 100 dipendenti, pari alla quasi totalità del personale, se si tiene conto dei 35 Vigili impegnati in altra riunione, di coloro che per necessità di servizio non hanno potuto chiudere gli uffici e degli assenti giustificati. A fine lavori, è stata ravvisata da parte dell’assemblea la necessità di andare avanti per la strada intrapresa, intervenendo anche legalmente per attività antisindacale. Inoltre, è stato demandato alla RSU di non permettere all’Amministrazione di prelevare dal fondo del personale alcuna somma per le Posizioni Organizzative.Nei prossimi giorni verrà trasmesso agli organi di stampa copia delle slides dei singoli articoli riguardanti le tematiche affrontate. R S U ORGANIZZAZIONI SINDACALI
venerdì 26 febbraio 2010
FOLLE BIPARTISAN SULLA LATERLITE DI LENTELLA
1. Gli amici della Laterlite.
Si sono lette sui giornali, da un po’ di tempo a questa parte, alcune generiche dichiarazioni di encomio, rilasciate da politici locali di entrambi gli schieramenti –Eliana Menna (IDV), Camillo
D’Amico (PD), Carla Di Biase (PDL)- nei confronti dello stabilimento Laterlite di Lentella. A
queste per ultimo si è aggiunto lo scorso 21 gennaio persino un comunicato ufficiale, di encomio
entusiastico, da parte della Provincia di Chieti: «La Laterlite – così nel comunicato l'assessore
Caporrella (PDL) – si è dimostrata un'azienda modello nel rispetto delle normative ambientali e
del territorio circostante». Sono dichiarazioni così sorprendenti e singolari che sarebbe un peccato restassero senza risposta.
Prima di occuparcene, però, sarà opportuno ricostruire brevemente il contesto intorno ad esse. Un contesto che pochi conoscono, per la buona ragione che la stampa locale –salvo sporadiche
eccezioni- certe informazioni non le fornisce (e dunque probabilmente non darà conto neppure di
questo comunicato).
2. Il contesto.
2. 1. La Laterlite di Lentella è uno dei 4 impianti del gruppo Laterlite S.p.A., la maggiore
azienda italiana per la produzione di argilla espansa, partecipata al 33% dal Gruppo Buzzi Unicem, nota multinazionale del cemento. Nei due impianti maggiori di Solignano (PR) e di Lentella il processo di produzione è alimentato dall’incenerimento di rifiuti speciali pericolosi; fino al 2003 lo era anche nello stabilimento di Bojano. L’impianto di Lentella ha una potenzialità di incenerimento autorizzata di 23.760 tonnellate annue (pari al 17% del totale nazionale1), il che ne fa, per grandezza, il secondo in Italia nel suo genere. Con queste cifre, è comprensibile che sia al centro dell’attenzione –almeno della nostra- per almeno due distinte ragioni:
- per la potenziale minaccia alla salute pubblica che esso rappresenta, a causa delle sostanze
altamente cancerogene e mutagene (diossine, furani, IPA, PCB) originate dallla combustione.
Vi si bruciano, provenienti da tutta Italia, rifiuti compresi nelle seguenti classi di pericolosità2:
H4: Irritanti; H5: Nocivi; H6: Tossici; H7: Cancerogeni; H8: Corrosivi; H10: Teratogeni; H11:
Mutageni; H12, H13, H14: Eco-Tossici.
- per operare in un settore, quello dello smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi, estremamente
lucroso profitti, ma da sempre al centro di sporchi traffici. Ricordiamo che nel marzo 2006 la
stessa Laterlite di Lentella è risultata coinvolta nell’inchiesta (per associazione per delinquere
finalizzata al traffico illecito di rifiuti, disastro ambientale, falso) condotta dalla Procura della
Repubblica di Lanciano, che portò all’arresto di 16 persone, tra cui un suo dipendente.
2.2. La natura dell’impianto. Non è facile reperire informazioni attendibili sulla Laterlite. Si
pensi che nel vastese, fino al marzo 2005 quando noi per primi ne parlammo, nessuno aveva mai
dato notizia dell’impianto di incenerimento, che pure era attivo –con altro proprietario ed altro
nome- sin dal 1978. Anche a Solignano, dov’è la sede centrale, la popolazione non sapeva: l’hanno
appreso, via web, da un comunicato della nostra associazione.
Una ragione c’è. Sebbene vi si brucino quantità così ingenti di rifiuti in assoluto tra i più tossici, lo
stabilimento di Lentella (come quello di Solignano) è formalmente classificato come impianto di
produzione di argilla espansa, non come inceneritore. Ma di un inceneritore, di fatto, si tratta.
Non lo affermiamo solo noi. Ci ha preceduto la stessa Provincia di Chieti, che in una mozione del
Consiglio Provinciale (votata anche dal già allora consigliere D’Amico, maggio 2005) definiva la
Laterlite di Lentella un impianto di termocombustione di rifiuti. Ciò dopo che nei medesimi termini si erano espressi, a proposito dell’impianto di Bojano, la Provincia di Campobasso (settembre 2002) e la Regione Molise (ottobre 2002). Per ultima è giunta la conferma del Tribunale di Campobasso (maggio 2007).
A seguito di tutto ciò a Bojano la Laterlite ha riconvertito a metano lo stabilimento. Noi, invece,
continuiamo da trent’anni a tenere in casa un inceneritore, per lo più senza neppure saperlo, e senza nemmeno i limiti e le cautele specifiche che la legge impone agli inceneritori.
2.3. Gli effetti sulla salute pubblica. Pochi sanno che –nella medesima occasione che abbiamo
dianzi citata- il tribunale di Campobasso ha condannato la Laterlite SpA di Bojano (nella persona
del suo direttore) per danno ambientale e lesioni volontarie personali alla salute dei cittadini. E che la stessa Provincia di Chieti, nella mozione di cui sopra, affermava a proposito dell’impianto di Lentella che “non vi sono sufficienti garanzie per la tutela della salute pubblica”.
Meno noto ancora –ne ha fatto oggetto di un’interrogazione il consigliere regionale emiliano della
Lega Nord, Roberto Corradi- è che l’ARTA di Parma, in due campagne di monitoraggio effettuate tra il maggio 2006 e l’aprile 2007 nel comune di Solignano, ha rilevato in tutti i referti la presenza di sostanze mutagene nel particolato atmosferico e nel suolo.
E a Lentella? Quasi nessuno sa che nell’aprile 2006 l’Istituto Mario Negri Sud ha proceduto per
conto della Provincia alla raccolta, nei pressi della Laterlite di Lentella, di un singolo campione di
terreno, a scopo di analisi. S’è trattato di una rilevazione poco più che simbolica, per l’esiguità del
campione e la sua sporadicità. Ma anche in questo caso è stata rilevata la presenza di diossine e di furani (potenti cancerogeni e mutageni), sia pure in quatità “ampiamente al di sotto del limite
massimo accettabile”.
Il Mario Negri Sud, nella sua relazione alla Provincia, così conclude: “Tuttavia, l'aver accertato la
presenza di diossine e furani lascia ipotizzare che, vista l'assenza nelle vicinanze di altre possibili
fonti di emissione, tali classi di sostanze possano provenire dai fumi di scarico dell'impianto
Laterlite. Pertanto, si ritiene utile proseguire nella caratterizzazione ambientale, focalizzando
l'attenzione sulla qualità delle emissioni in atmosfera. A tal fine, risulta fondamentale
l'interessamento dell'ARTA, l'ente ufficialmente preposto ai controlli, che dovrà effettuare prelievi direttamente sul punto di uscita dei fumi di scarico e, successivamente, analizzare i campioni raccolti, allo scopo di rilevare eventuali superamenti dei limiti di legge.”
Non risulta che la Provincia abbia mai disposto questi controlli.
2.4. L’acqua potabile. Controlli che sarebbero ancora più importanti tenuto conto che nei pressi
della Laterlite, in località Pietra Fracida del comune di Lentella, il COASIV ha posto da tempo un
punto di captazione delle acque superficiali del fiume Trigno. Queste, dopo un processo di
potabilizzazione, vengono immesse nell’acquedotto (di Vasto Marina e S. Salvo Marina) nei mesi
estivi.
Da notare che
il D.Lgs. 2/2/2001 n. 31, che fissa i criteri di qualità delle acque potabili, non
prende in considerazione le diossine e i furani tra le sostanze da monitorare. Sicché essi, anche se
3. Una questione di informazione.
3.1. Le informazioni dell’assessore Caporrella. Eppure, secondo l'assessore provinciale
all’Ambiente, Caporrella, la Laterlite di Lentella è “un’azienda modello nel rispetto delle normative ambientali e del territorio circostante”; “è monitorata e sicura”; i controlli, poi, “sono effettuati con rigore e precisione”. Gli hanno fatto eco il consigliere D’Amico (“rigoroso rispetto
dell’ambiente e della salute pubblica”), la consigliera Menna (“pienamente soddisfatta” delle
dichiarazioni dell’assessore), infine la consigliera Di Biase, che ha persino invitato un responsabile
dell’azienda a parlare –senza contraddittorio, s’intende- in commissione consiliare.
Forse l’assessore provinciale dispone di informazioni personali, precluse a noi comuni cittadini, che egli in segreto ha rivelato ad alcuni consiglieri. Può essere. Lo informiamo però che, se così fosse, egli si troverebbe in palese violazione della legge.
Più probabile, invece, che egli intendesse riferirsi, senza citarlo, al rilascio da parte della Regione
(settembre 2008) dell’Autorizzazione Integrata Ambientale a favore dell’impianto di Lentella.
3.2. L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). L’AIA è l’autorizzazione all’esercizio di
un dato impianto avente per oggetto il suo impatto ambientale, ed eventualmente le prescrizioni
dell’autorità pubblica a proposito delle misure per ridurlo. La procedura è pubblica a tutti gli effetti, sicché la legge regola le modalità per l’accesso e la partecipazione7. Sta di fatto che, nella gestione di questa autorizzazione (e purtroppo non solo di questa), la Regione Abruzzo di pubblico ha lasciato davvero ben poco.
Posto che sia stato pubblicato l’avviso di inizio della procedura (ma noi non l’abbiamo trovato); di
certo non lo è stata, com’è invece prescritto dalla legge, la documentazione istruttoria8; e neppure il provvedimento finale di valutazione, né da solo, né –come richiede la legge- insieme delle relative prescrizioni.
Tra queste ultime, per grazia dell’assessore Caporrella, siamo stati informati10 figurare una
centralina di monitoraggio per le emissioni dei fumi in atmosfera. Ebbene, a un anno e mezzo dalla conclusione del procedimento non è dato di sapere entro quale data avrebbe dovuto essere attivata; né dove dovrebbe essere posta; né quali sostanze dovrebbe rilevare.
È normale, questo? A Solignano, in occasione dell’analoga procedura di AIA, la Provincia di Parma (in Emilia la competenza spetta alle Provincie) ha prodotto e pubblicato a carico della Laterlite 62 pagine di prescrizioni. L’intero iter è stato seguito da un comitato permanente composto dagli enti pubblici interessati e dalle associazioni locali, il quale al termine ha portato il risultato finale alla valutazione di una pubblica assemblea. Per noi, cose dell’altro mondo…
4. Conclusioni.
4.1. Riepilogo. È in funzione nel nostro territorio da oltre un trentennio (senza che la popolazione
ne sia informata) uno dei maggiori inceneritori di rifiuti speciali pericolosi d’Italia. La zona in cui
l’impianto ha sede, la stessa da cui si attinge acqua destinata al consumo umano, in trenta anni è
stata controllata una sola volta, im modo appena dimostrativo. Nondimeno è stata riscontrata in
quell’occasione la presenza di diossine e furani. Non sono state disposte –come pure era stato
reccomandato dal Mario Negri Sud- analisi ulteriori.
Non basta. Ricordiamo che nell’aria della nostra zona (e in buona parte dell’Abruzzo), secondo dati ufficiali del laboratorio mobile dell’ARTA regionale, è presente da circa un decennio (almeno) un’altissima concentrazione di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), sostanze di comprovato
effetto cancerogeno e mutageno, esse pure prodotto secondario di processi di combustione (ne
abbiamo parlato altrove).
Sappiamo che l’impianto, a seguito di un’istruttoria i cui termini –contrariamente a quanto la legge dispone- non sono stati resi pubblici, è stata autorizzato. Ma –acora, contro le previsioni di legge non sappiamo di preciso a che cosa; né a quali condizioni; né se esse siano effettivamente rispettate.
4.2. Come facciano i nostri politici provinciali ad esprimersi, in queste condizioni, in termini così
rassicuranti non sappiamo. Queste persone spacciano evidentemente una moneta che non
hanno. Con quanto senso di responsabilità e quanta cura del bene comune lasciamo al lettore
decidere.
Da parte nostra, crediamo che una prima, parziale risposta ai timori sulla salute pubblica delle
decine di migliaia di persone interessate dalle emissioni dell’impianto potrà venire solo
dall’adempimento di alcune elementari condizioni:
1) La Regione pubblichi il provvedimento di Autorizzazione Ambientale Integrata, senza
omissis, ma comprensivo delle prescrizioni, come dispone la legge;
2) La Regione, l’ARTA, la Provincia dispongano l’installazione in tempi ragionevoli della
centralina che risulterebbe dalle prescrizioni dell’AIA (sperando che misuri anche IPA e
PM, altrimenti serve a poco); e ne rendano pubblici i valori rilevati;
3) La Provincia proceda all’esame dei fumi di scarico, come indicato dal Mario Negri Sud (un
test di mutagenesi si può fare in 48 ore);
4) Infine la Provincia stessa insieme ai sindaci della zona istituiscano, come a Solignano, un
comitato permanente di consultazione e di controllo, composto dagli enti pubblici e dalle
associazioni interessate.
Anche in questo caso la tutela della salute pubblica, la difesa dell’ambiente, il rispetto della legge,
la trasparenza e la pubblicità della cosa pubblica mostrano di essere le diverse facce di un’unica
questione.
11 Si veda a questo proposito il nostro comunicato in: http://www.scribd.com/doc/15484783/aria-16-05-09 .
Presenze turistiche 2009: Vasto in controtendenza.
I dati dell'Aptr (Agenzia Regionale per il Turismo) confermano per la nostra città un aumento delle presenze. Intanto il Sindaco, provocato dalla stampa si toglie un sassolino dalla scarpa.
A Vasto, nel 2009, le presenze sono state in aumento, lo dicono i dati dell’Aptr. E’ quanto emerso dalla conferenza stampa che il Sindaco Luciano Lapenna ha tenuto stamane a Palazzo di Città per commentare la presenza del Comune di Vasto alla recente Bit di Milano.“Siamo soddisfatti – ha detto il Sindaco Lapenna – per come sono andate le cose alla Bit. I risultati sono stati lusinghieri in termini di promozione. Vasto è stata presente in tutte le iniziative promosse dalla Provincia di Chieti per il turismo religioso, ambientale e sportivo”. A Milano il Comune di Vasto ha presentato le Finali Nazionali Under 17, che ospiterà al Palabcc dal 14 al 20 giugno. Ma anche la peculiarità e le potenzialità della Riserva Naturale di Punta Aderci e gli itinerari religiosi. Ed infine i costi della partecipazione alla Borsa di Milano.“Da alcuni sono state dette e scritte delle inesattezze – ha aggiunto il Sindaco – perché rispetto al passato abbiamo speso molto meno. Ma di questo ne parlerò, nei dettagli, in Consiglio Comunale.”
martedì 23 febbraio 2010
BIT 2010: Presentate le Finali Nazionali di Basket che si terranno a Vasto il prossimo giugno
lunedì 22 febbraio 2010
BIT 2010: Presentata la Riserva di Punta Aderci
sabato 13 febbraio 2010
A Vasto riunione dei Comuni abruzzesi per il nuovo Piano del Demanio marittimo regionale.
Come utilizzare la spiaggia abruzzese da un punto di vista turistico-economico? Se ne parlerà a Vasto dopodomani, lunedì 15 febbraio, alle ore 10.30 presso la sala consiliare del Comune di Vasto alla luce di alcune modifiche presentate dalla Regione in materia di Piano del Demanio marittimo. Alla riunione, a cui parteciperanno tutti i comuni della costa abruzzese, si discuterà delle modifiche regionali che dovranno essere recepite nel Piano Spiaggia di ogni singolo comune. A darne notizia è il Presidente dell’Associazione Regionale dei Comuni d’Abruzzo, Antonio Centi (nella foto a fianco a Valter Veltroni).
L’Amministrazione Comunale raccoglie l’invito ad un incontro a chiarimento delle problematiche inerenti la conduzione e l’espletamento dei concorsi interni per le progressioni verticali, fissando al 18 febbraio prossimo, alle ore 9,30, l’incontro con le organizzazioni sindacali.L’Amministrazione Comunale ribadisce l’impegno a portare avanti il riordino nelle posizioni delle maestranze, nel pieno rispetto dei criteri per valorizzare le professionalità ed il merito dei dipendenti comunali ma, allo stesso tempo, esprime meraviglia per i toni usati in alcuni comunicati, e da quanto riportato da certa stampa, anche perché si segue un indirizzo e scelte ampiamente concordate con i sindacati e deliberati in diversi atti dalla Giunta e dal Consiglio Comunale.L’augurio è di un sereno prosieguo negli impegni comuni nella consapevolezza che al primo posto siano gli interessi pubblici e che questa Amministrazione vuole andare avanti nel rispetto delle aspettative del personale, evitando ogni favoritismo.
Vasto - Marina: nuova strada di collegamento per snellire il traffico, forse pronta già dalla prossima estate.
La Giunta Municipale ha approvato il progetto di costruzione della nuova strada di collegamento tra l’Istonia e la Statale 16. Si tratta della carreggiata che partirà dall’incrocio del parco delle Lame per ricongiungersi all’Adriatica. A darne notizia è l’Assessore ai Lavori Pubblici Corrado Sabatini. L’opera, che costerà 180 mila euro, verrà realizzata allargando la stradina dell’ex eliporto di località Trave, prolungandone il tracciato fino a creare con la Statale 16 un incrocio illuminato da lampioni a energia solare. Il progetto prevede la bonifica di tutto il piazzale dell’ex eliporto.“La nuova strada – ha sintetizzato l’Assessore Sabatini – sarà a doppio senso di marcia e sarà utile soprattutto d’estate, quando inevitabilmente si creeranno code sull’Istonia, la strada che collega Vasto alta alla Marina. I tempi? Stiamo lavorando con le procedure con l’obiettivo di terminare i lavori prima della stagione estiva”.
venerdì 12 febbraio 2010
Le RSU del Comune di Vasto contro l'Amministrazione per i criteri seguiti nelle progressioni verticali del personale.
Riceviamo e pubblichiamo
Continuano le iniziative dell’Amministrazione Comunale rivolte ai giovani. Fotografare pallido e assorto contro un sottile muro d’orto… usando un gioco linguistico, si è dato il titolo al Corso (GRATUITO) di Fotografia rivolto ai giovani vastesi, voluto e realizzato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili nell’ambito del Progetto Giovani. Sarà possibile iscriversi al Corso di Fotografia entro il 18 febbraio, telefonando al numero 340.2263554. Il Corso avrà sede presso i locali del Centro di Aggregazione Progetto Giovani, in Via Ritucci Chinni (sotto la Chiesa San Paolo). Il Progetto Giovani, nonostante il bando in via di definizione, continua le proprie attività, sotto il diretto coordinamento dell’Assessorato alle Politiche Giovanili. “Stimolare la creatività dei giovani – ha detto stamane l’Assessore Marco Marra – attraverso iniziative di questo tipo è un possibile antidoto contro alcune forme di disagio presenti nel mondo giovanile e, inoltre, un possibile stimolo per indirizzarsi nel mondo del lavoro”.
giovedì 11 febbraio 2010
Suriani: Bonifica in tempi brevi dei capannoni comunale di San Leonardo.
Il sito di Via San Leonardo (capannoni comunali) sarà bonificato in tempi ragionevolmente brevi. Ad assicurarlo, stamane, è l’Assessore Anna Suriani. Un problema serio causato dall’impossibilità di conferire i rifiuti ingombranti presso il Civeta.“L’Amministrazione Comunale non ha alcuna responsabilità ma nei prossimi giorni - ha detto l’Assessore Suriani - grazie ad un contratto con una discarica della Provincia di Chieti, sarà effettuata la bonifica integrale del sito di Via San Leonardo e di tutte quelle discariche abusive che imperversano sul territorio cittadino.”Sarà importante, per il futuro, l’azione delle forze dell’ordine attraverso il monitoraggio, la vigilanza e, se necessario, la repressione nei confronti dei comportamenti non rispettosi dell’ambiente per dare soluzione a questa problematica che costa alle tasche comunali svariate migliaia di euro.
L'autore vastese Michele Montanaro presenta, con il patrocinio del Comune di Vasto e del Comune di Monteodorisio, la sua raccolta di poesie dal titolo Anguillaia, edita da Il Torcoliere.
mercoledì 10 febbraio 2010
da un comunicato nazionale di Enel Sole
Il 12 febbraio, in occasione della sesta edizione dell’iniziativa di Caterpillar dedicata ad un uso intelligente dell’energia elettrica, Serravalle Scrivia (Alessandria) e Vasto (Chieti) inaugureranno la nuova illuminazone pubblica con i nuovi LED Archilede che garantiscono risparmio energetico e un’illuminazone uniforme. Enel aderisce alla sesta edizione di “M’illumino di meno”, l’iniziativa promossa dalla trasmissione Caterpillar di RaiDue e dedicata al risparmio energetico, con il progetto di illuminazione pubblica di Enel Sole per i comuni italiani che hanno scelto Archilede. Archilede è un innovativo sistema di illuminazione basato su tecnologia LED: un prodotto studiato per ottenere il massimo risparmio energetico insieme a un eccellente confort visivo. Archilede infatti emette una luce uniforme, priva di zone d’ombra, senza alcuna dispersione del flusso verso l’alto, ha un’elevata flessibilità di regolazione programmabile del singolo punto luce e permette lo smaltimento dei componenti a basso impatto ambientale. In occasione della giornata “Mi illumino di meno” del 12 febbraio, due nuovi comuni italiani inaugureranno il sistema di illuminazione pubblica con Archilede, Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria, e Vasto, in provincia di Chieti. Vasto diventerà il comune italiano con il più alto numero di impianti LED, 1700, che ridurrà di circa il 56% i consumi energetici attesi e eviterà l’emissione in atmosfera di circa 500 tonnellate di Co2 l’anno. A Serravalle Scrivia sono 384 i punti luce sostituiti con i LED, che ridurranno di circa il 50% il consumo energetico e eviteranno l’emissione in atmosfera di circa 90 tonnellate di Co2 l’anno. Fino ad oggi oltre 250 comuni italiani, tra cui Arezzo, Alessandria, Erba, Lodi, hanno scelto i nuovi impianti di illuminazione a LED, per un totale di circa 43.000 apparecchi illuminanti, che in termini di sostenibilità si traduce in un risparmio energetico di circa 12,8 GWh per un totale di 7.146 Tonnellate di Co2 evitata all'ambiente. Il forte interesse che Enti Locali ed importanti Aziende Private hanno dimostrando per la nuova tecnologia di Enel Sole è la migliore testimonianza della forte innovazione di mercato introdotta da Archilede, che se utilizzato su larga scala farà guadagnare alle città italiane una posizione di avanguardia nel campo dell’illuminazione pubblica sostenibile e nel risparmio energetico.
sabato 6 febbraio 2010
Nuove Borse Lavoro per i disabili
Nuove borse lavoro per disabili, attivati dall’Istituzione dei Servizi Sociali con il coordinamento del PUA (Punto Unico di Accesso ai servizi socio sanitari), saranno destinate a 11 utenti per 5 mesi, del valore di 620 Euro mensili ciascuno. Gli utenti saranno destinati ad enti pubblici e privati, che li accoglieranno in luoghi di lavoro adatti alle loro condizioni.A darne notizia è l'Assessore Marra."E’ la migliore politica che si possa attuare ha detto l'Assessore - dare dignità ai nostri cittadini diversamente abili, attraverso un valore costituzionale quale è il diritto al lavoro. Questi sono i risultati della proficua progettazione che si sviluppa all’interno dell’Istituzione dei Servizi Sociali, con il suo personale. E’ una strategia politica che risponde all’esigenza di districarsi, davanti ai dannosi tagli del Bilancio Regionale 2010, in campo sociale
giovedì 4 febbraio 2010
martedì 2 febbraio 2010
Si è svolta sabato 30 gennaio l’assemblea dei delegati cittadini al Congresso provinciale di Chieti per l’elezione del Coordinamento Provinciale del partito di Nichi Vendola, Sinistra Ecologia e Libertà (SEL). La città di Vasto ha avuto un grande riconoscimento politico che si è guadagnata sul campo alle scorse elezioni provinciali, quando SEL, con la candidatura di Michele Sonnini, ha sfiorato in città il 6% dei consensi. Non solo. Un riconoscimento è andato anche al lavoro svolto dai rappresentanti di SEL in seno all’Amministrazione Lapenna. In quest’ottica l’Assemblea provinciale ha scelto Anna Suriani per rappresentare l’intera provincia di Chieti al Consiglio Nazionale di SEL, mentre Maurizio Vicoli è stato eletto all’interno dell’esecutivo provinciale del partito.
lunedì 1 febbraio 2010
Cava di sabbia davanti Punta Penna: la Soprintendenza blocca tutto.
dall'Associazione Porta Nuova riceviamo e pubblichiamo la lettera della Soprintendenza dei Beni Culturali e Archeologici con la quale si richiede alla Regione documentazione a riguardo.
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL'ABRUZZO Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo - CHIETI -
MBAC-SBA-ABR PROT
000043925/01/2010 CI. 34.19.04/13
Alla Regione Abruzzo - Servizio Opere Marittime e Qualità delle Acque Marine
Via Catullo 2 PESCARA fax 085/60297
OGGETTO: VASTO (CH), loc. Punta Penna: cava di sabbia marina. Richiesta di sottoposizione del progetto a verifica preventiva dell'interesse archeologico
e p.c. Alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo L'AQUILA
Al Signor Sindaco del Comune di VASTO
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Al FAI- Fondo per l'Ambiente Italiano
Delegazione di Vasto, Capodelegazione Àvv. M.G. MANCINI corso Europa 27/d VASTO (rif. 18.01.2010)
All'Associazione civica Porta Nuova, c/o
Sig. Michele Celenza, via Osidia 2 VASTO
(Rif.: 18-01-2010)
Al CAI - Sezione di Vasto via delle Cisterne 4 VASTO
(Rif.: 18-01-2010)
Da più segnalazioni pervenute a questo Ufficio si è appreso che codesta spettabile Amministrazione Regionale intende avviare a far data dal 10 febbraio 2010 i lavori per lo scavo e conseguente prelievo di un' ingente quantità di sabbia sottomarina, al fine di procedere al rinascimento della spiaggia di Casalbordino, nell'area antistante l'area archeologica e Riserva Naturale Regionale in località Punta Aderci di Vasto.
Nel merito del progetto, mai sottoposto per eventuali verifiche di competenza allo scrivente Ufficio, devono farsi presente i seguenti elementi:
• la spiagga posta in corrispondenza dell'area archeologica esistente in località Punta Aderci di Vasto,riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con D.M. del 22.05.1997, è stata negli anniscorsi interessata da una estesa frana, provocata dall'azione dei marosi, che è giunta ad intaccare lastessa stratigrafia archeologica del sito;
• nella vicina località Punta Penna di Vasto esisteva un approdo antico, e numerosi sono stati neidecenni passati i rinvenimenti sottomarini avvenuti in questo tratto di mare.
Ciò premesso la scrivente Soprintendenza:
VISTE le disposizioni dell'ari. 28 comma 4 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio approvato con D. L.vo 22.1.2004 n. 42;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELL'ABRUZZO Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo - CHIETI -
VISTE le disposizioni degli art. 2 ter-quater-quinquies del decreto-legge 26 aprile 2005 n. 63 come convcrtito in legge 25 giugno 2005 n. 109, recanti norme in materia di "Verifica preventiva dell'interesse archeologico" per le opere sottoposte all'applicazione delle disposizioni della legge 11 febbraio 1994, n. 109 e ss.mm.ii., e del decreto legislativo 20 agosto 2002. n. 190;
VISTE da ultimo le disposizioni degli artt. 95-96 del Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE", approvato con D. Lgs. 12.04.2006 n. 163;
CONSIDERATO quanto precedentemente sottolineato in merito sia al possibile interesse archeologico dell'area sottomarina interessata dalla succitata cava di sabbia, sia in merito alla necessità di evitare che eventuali prelievi del genere possano provocare un'ulteriore erosione dei resti di stratigrafia archeologica esistenti proprio sulla spiaggia nella località in oggetto:
CONSIDERATO ancora che sul relativo progetto sono state già acquisite le altre necessarie autorizzazioni e si intenderebbe addirittura in iziare i lavori in data 10-02-2010;
RICHIEDE
l'immediata trasmissione del progetto preliminare dell'intervento o di uno stralcio di esso sufficiente ai fini archeologici, ivi compresi gli esiti delle indagini geologiche e archeologiche preliminari di cui all'articolo 18, comma 1, lettera d del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, al fine di valutare, ai sensi dell'ari. 2ter comma 3 della suddetta legge n. 109/2005 e nel termine di giorni 90 dal ricevimento del progetto, se si debba procedere o meno per tale intervento alla verifica preventiva dell'interesse archeologico secondo quanto disposto dal successivo art. 2 quater dello stesso provvedimento di legge.
Visto l'art. 28 del succitato D. Lgs. n. 42/2004 si avverte che i lavori nono potranno essere iniziati sino a che non sia stato acquisito il parere preliminare della scrivente Soprintendenza.
Ai sensi della legge 7 agosto 1990 n. 241, come modificata dalla legge 11 febbraio 2005 n. 15, si comunica infine che:
- responsabile del procedimento è il funzionario archeologo di questo Ufficio Dr. A. R. Staffa, che può esserereperito ogni giovedì presso l'Ufficio per eventuali comunicazioni;
- gli atti del procedimento sono conservati presso la sede della Soprintendenza, via dei Tintori 1, Chieti.
Restando in attesa di puntuale adempimento e ringraziando per la collaborazione si inviano molti distinti saluti.
IL SOPRINTENDENTE
Andrea PESSINA
2010-Casa sabbia P.Penna.doc
Vasto - Punta Penna 21.01.2010
L'Archeologo-Direttore-Coordinatore
Responsabile del Procedimento
(Dott. Andrea R. STAFFA)
Discariche abusive: nessuna inerzia dell'Amministrazione comunale.
Dal petrolio l'Abruzzo ricaverebbe solo svantaggi
Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore
Le invio questa lettera indirizzata a tutti coloro che fino ad oggi hanno ritenuto di poter classificare i problemi ambientali come obbligati compromessi da stipulare con lo sviluppo.
Queste persone si sbagliano. L'Abruzzo ha bisogno di lungimiranza ed il petrolio è una risorsa esauribile che non solo non produrrà benessere nell'immediato ma genererà enormi problemi nel lungo termine.
Mi piacerebbe parlare dei rischi sanitari collegati alle estrazioni petrolifere e alle attività di raffinazione ad essa collegata ma, in tutta onestà, non credo che questo possa interessare governi regionali e nazionali.
Sono stati tanti i professionisti ed i cittadini che, (studi alla mano), hanno denunciato pubblicamente come le estrazioni petrolifere genereranno acido soflidrico e quindi aumento del cancro del colon e di aborti spontanei.
Tuttavia, nonostante le diverse osservazioni, nessun referente politico è riuscito, ad oggi, a scongiurare definitivamente il pericolo petrolio. Per tale motivo, nell'intento di spingere all'azione i nostri rappresentanti regionali e nazionali, cercherò di porre il problema nel modo più distaccato e cinico possibile.
Studi olandesi evidenziano come le città che ospitano attività petrolifere hanno una spesa sanitaria di 5 volte più alta delle città non petrolifere.
I cittadini della costa teatina sono 104.638 esclusa la città di Lanciano (36.569 abitanti)che comunque risentirà pesantemente dell'inquinamento atmosferico. Tra le patologie procurate dall'inquinamento di aria e acque marine ci saranno anche le malattie respiratorie croniche. Queste abitualmente colpiscono soprattutto anziani e bambini, determinando un cospicuo aumento dei tassi di ospedalizzazione.
In quest'ottica l'affare petrolio non solo è deleterio per la nostra regione ma per tutto il sistema sanitario nazionale.
Terminando, faccio notare come già da tempo alcune imprese petrolifere cercano su Chieti un figura professionale per Well Testing, Workover & Completions Specialist.
Riporto di seguito le parole di parte dell'annuncio: "Invia il CV Il ruolo riporta al Responsabile di Area Pozzo e si interfaccia principalmente con l’area Giacimenti. Inoltre intrattiene rapporti con i diversi referenti aziendali, "clienti" dei progetti, quali: Esplorazione, Operazioni Italia e Branch estero."
Di seguito anche il link del validissimo motore di ricerca lavoro experteer:
http://www.experteer.it/account/signup_now/job/483717
Insomma, guadagneremo un posto di lavoro e ne perderemo a centinaia, tutto in cambio di malattie.
A questo punto mi chiedo:
Perchè le multinazionali del petrolio cercano già da tempo un manager per attività di trivellamento proprio su Chieti?
Perchè il presidente Chiodi si ostina a negare il problema?
Perchè la Regione non preme sul governo nazionale?
Aspettando risposte.
Saluto
Alessandro Gentile