mercoledì 29 aprile 2009


Pasquino e... i pendoli della politica!



Ormai la politica è diventata come er calcio. 'Na vorta Rivera, Mazzola, Bettega, Rocca, Antonioni, Riva... nasceano e morivano allo stesso club e, ovviamente, finivano pe' diventarne la bandiera. Chi dicea Rivera, dicea Milan; chi Mazzola, Inter; chi Bettega, Juve; chi Rocca, Roma; chi Antonioni, Fiorentina; chi Riva, Cagliari. Tutto annava bene quanno un giorno se consumò er primo tradimento: fu er "codino" Baggio a tradi' la fede dei tifosi che scaricò la Fiorentina pe' anna' a la Juve dove er portafogli era più pieno. Tutti all'epoca gridammo a lo scandalo, dovea invece esse' la prima di una lunga serie di cambi de casacca; era la fine d'un'epoca caratterizzata da univocità tra majetta e bandiera e l'inizio del vero calcio mercato. Allo stesso modo 'na vorta in politica c'erano li De Gasperi, li Berlinguer, li Saragat, li Malagodi che mai se so' mossi, nemmeno dentro er cosiddetto Arco costituzionale. Oggi invece avemo li Mastella, li Fini, li Franceschini... insomma li Casini!

E a Vasto che succede: ogni monno è paese. Cinqu'anni fa comincea la diaspora dal centro-destra perchè er vento tirea a sinistra: quanti consiglieri passarono al di là del guado; quanti assessori la mattina erano de là e poi a sera, cagnata casacca, se so ritrovati de quà. Con la scusa de sta' ar centro, questi oscillano come pendoli, ora a destra ora sinistra, purchè scocchi sempre l'ora der pranzo in modo da nun ave' ma problemi... nè de testa, nè core e nè de panza!

lunedì 27 aprile 2009

Centro-destra vastese: sul bilancio solo demagogia e propaganda. Mentre la maggioranza destina 130.000 euro in favore delle famiglie coinvolte nella crisi.



Tutti ricorderanno che nello scorso dicembre, alcune componenti della minoranza di centro-destra, pubblicò, su Qui-Quotidiano e a quattro colonne, tutta una serie di proposte per arginare la crisi economica e finanziaria con tutte le ripercussioni sulle famiglie vastesi. All'epoca Tagliente & Co. proposero la gratuità del servizio mensa e dei trasporti per i figli dei cassintegrati; il blocco dei mutui; l'istituzione di un fondo di solidarietà per chi avesse perso il lavoro, ecc. Il Sottoscritto, definito dagli stessi un consigliere di quarta fila, pur dichiarandosi favorevole a quelle proposte invitava però il centro-destra a dire quali tagli apportari, in ugual misura, al bilancio. Pertanto, nella seduta dello scorso 24 aprile, ci saremmo aspettati tutta una serie di emendamenti al bilancio proprio in quella direzione. In realtà il direttore del giornaletto era assente e gli altri non hanno detto assolutamente nulla a riguardo, come se la crisi fosse passata.
Forse la differenza tra certa parte delle minoranze e l'attuale maggioranza guidata dal sindaco Lapenna è proprio questa: chi fa solo propaganda e chi fa i fatti. Così su sollecitazione del sindaco e di molti consiglieri di maggioranza, l'Ass. al Bilancio Domenico Molino ha destinato i 130.000 euro del fondo di riserva proprio per le famiglie vastesi coinvolte nella crisi economico-finanziaria. La cifra di 130.000 euro risulta essere, sia in termini percentuale che assoluti, una delle somme più elevate stanziate in tal senso tra i comuni abruzzesi.
Nei prossimi giorni i capigruppo della maggioranza si incontreranno per individuare i criteri di accesso al fondo di solidarietà.
Maurizio Vicoli





domenica 26 aprile 2009


"Sinistra e Libertà" ha scelto il suo candidato di Vasto: è Michele Sonnini. L'avvocato vastese è candidato per tutti i tre collegi della città.

Ha bruciato tutti sul tempo la nuova formazione della Sinistra italiana nata dal raggruppamento di Verdi, Partito Socialista, Sinistra Democratica e l'area ex Rifondazione di Niki Vendola.

"A seguito di un incontro avuto venerdì 24 aprile - si legge in un comunicato - a Vasto i rappresentanti locali del Partito Socialista, di Sinistra Democratica, del Movimento per la Sinistra e di Unire la Sinistra, hanno aderito al progetto politico nazionale di “Sinistra e Libertà”, confermando la volontà di presentarsi alle prossime elezioni provinciali del 6 e 7 giugno 2009 con il simbolo “Sinistra e Libertà”.
Un progetto che va oltre le prossime elezioni e mira alla costituzione di un nuovo soggetto politico, unitario e moderno, capace di dare voce al mondo del lavoro, per sconfiggere la precarietà e per riaffermare la centralità dei temi ambientali.
Una Sinistra, laica e riformista, pronta ad assumersi responsabilità di governo sia a livello nazionale che locale.
Nello stesso incontro, in un clima di piena sintonia e di antica amicizia che unisce - anche sul piano umano - i dirigenti dei partiti e movimenti su menzionati, è stato individuato nella persona dell’Avv. Michele Sonnini il candidato unico di Sinistra e Libertà alle elezioni provinciali per i tre collegi elettorali di Vasto.
La scelta della candidatura di Sonnini è stata unanime in quanto, già ex consigliere comunale DS per due consiliature, ha sempre improntato la sua azione politica al rispetto di tutte le culture confluite nella moderna sinistra europea. In qualità di segretario ha aperto alle altre formazioni della Sinistra liberale e socialista dimostrando capacità di dialogo e attenzione nei confronti di quelle culture politiche.
Nel corso della riunione, infine, è stata confermata la necessità che, nel programma politico del centro-sinistra, diventino prioritari il superamento della crisi economica e sociale che ha penalizzato soprattutto gli anziani ed i giovani, una politica volta alla tutela ambientale, alla salvaguardia del territorio e agli investimenti nelle fonti rinnovabili; la sicurezza nelle scuole e nei luoghi di vita e di lavoro; la legalità e la trasparenza amministrativa, così come già evidenziato da Sinistra e Libertà a livello provinciale."

Sinistra e Libertà - Vasto

sabato 25 aprile 2009

Vasto, tagliati i fondi al Vasto Film Festival 2009. Provvedimento approvato sia dalla maggioranza che dalla minoranza con la sola astensione del Consigliere Vicoli.

Nella seduta del Consiglio comunale di ieri, il PD, insieme al consigliere di minoranza Marcovecchio, ha presentato un ordine del giorno con cui si decurtano i 50.000 euro che negli ultimi anni il Comune ha stanziato per il Vasto Film Festival. Di questa cifra 30.000 euro saranno destinati alla manutenzione degli edifici scolastici "toccati" dal terremoto, e 20.000 per la promozione turistica in città, visto che a seguito del sisma sono piovute molte disdette. Il provvedimento è stato votato dalla maggioranza e dall'opposizione con la sola astensione del Consigliere Vicoli che al Voltaire ha detto: "Potrei dire che la storia comincia a darmi ragione, da sempre infatti sono contrario al Vasto Film Festival, ma anche se questo provvedimento va nella giusta direzione, vale a dire distrarre fondi dalle manifestazioni turistiche per destinarli ai servizi, mi sono astenuto in quanto, a mio avviso, l'intera somma dei 50.000 euro doveva essere destinata alla manutenzione degli edifici scolastici. Ritengo, infatti, che il Comune non possa più sobbarcarsi l'onere di finanziare le manifestazioni estive dalle quali traggono maggior vantaggio solo alcune categorie professionali. Da oltre un anno sto invitando l'Ass. Del Prete a farsi promotore della costituzione di un Consorzio per il Turismo Vastese dove il Comune, socio di netta minoranza, destini una somma fissa annuale, senza dover invece ricorrere a contributi che considero, dal mio punto di vista, "senza fondo". In altre parole, anche a Vasto gli albergatori e tutti gli altri operatori del settore devono, come succede in ogni altro centro turistico, preoccuparsi in prima persona dell'accoglienza, del divertimento e dello svago del turista. Con le risorse finanziarie che si riducono sempre più, con la grave crisi economica che attanaglia la nostra città, con la giusta richiesta dei cittadini di nuovi e più efficienti servizi, il Comune non può più pensare a finanziare attori, cantanti e saltimbanchi".



Vasto, Ritirata la Delibera di Giunta n. 117 del 06/04/2009 sull'utilizzo delle piazze del centro storico da parte delle associazioni vastesi.

A seguito dell'iniziativa dei Consiglieri comunali di maggioranza Marco Marra, Fabio Smargiassi e Maurizio Vicoli, oltre ad un ordine del giorno presentato dalle minoranze, il Consiglio comunale di ieri ha impegnato la giunta a ritirare la delibera n. 117 del 06/04/2009 circa le modalità di utilizzo delle piazze del centro storico da parte delle associazioni. Su proposta del Consigliere Vicoli, il Consiglio ha demandato alla Commissione consiliare per i Regolamenti la stesura di un regolamento condiviso da ogni parte politica con l'impegno di approvarlo in aula entro e non oltre la prima decade di maggio. La prima seduta della Commissione è già stata convocata per martedì prossimo alle ore 18.00.



venerdì 24 aprile 2009



Pasquino e... i ciarlatani!

Er vecchio vizio, tutto italiano, è quello de parla' senza sape'.

Ormai la demagogia, l'improvvisazione e l'approssimazione ce caratterizza come Italiani der terzo millennio. Ma tra l'Italiani, chi po' aspira' ar Nobel de' ciarlatani so' parecchi politicanti vastesi. Molti 'nfatti continuano a non collega' la bocca ar cervello, così finisce che chi va per sona', resta sonato. Ciò è accaduto l'artro giorno quanno l'ingegne' s'è rivoddato com'un cane in difesa delle Associazioni abbaianno all'indirizzo dei rifondaroli ignorando l'innocenza di questi e ancor più la colpevolezza de li suoi che plaudito aveano ar provvedimento, cor risultato che, ancora una vorta, ner partito der Moralista chi s'arza pe' primo comanna, ma quanno capita, come spesso capita, che la mattina s'arzano all'unisono, nun se capisce qual è la posizione der partito.

Il PD avrebbe votato la Legge 898/1970 sul divorzio e la Legge 194/1978 sull'aborto?

Da mesi il Partito Democratico, che è diviso su tutto, è unito nel denigrare la Sinistra e nel tornare a invocare il cosiddeto "voto utile" che ha sortito il solo effetto di dare una schiacciante maggiroanza a Berlusconi e di tenere, per la prima volta nella storia dell'Italia repubblicana, la sinistra socialista e comunista al di fuori del Parlamento. Se la Sinistra fosse meno responsabile, avrebbe fatto cadere tutte le giunte comunali, provinciali e regionali con un effetto domino che avrebbe relegato il PD ad'un'eterna opposizione a tutti i livelli della gestione politica. Ma veniamo a noi. Da altrettanti mesi il PD si interroga sul calo dei propri consensi. Al di là della diaspora elettorale verso altri partiti, il dato più significativo è rappresentato dall'astensionismo frutto della delusione che ha coinvolto soprattutto la componente DS. Infatti sin dal giorno della sua nascita, il PD non ha avuto una identità precisa tanto da sembrare uno di quei personaggi usciti dal teatro di Pirandello capace di interpretare mille ruoli indossando altrettante maschere. Ci piacerebbe invece osservare un PD dal volto chiaro, univoco e umano; un PD che, scaricati i papisti, si facesse capofila di una coalizione di sinistra sul modello del PSE di Zapatero. Infatti è, a nostro avviso, sui diritti civili e sulla laicità dello Stato che il PD ha più deluso i suoi elettori: DI.CO., testamento biologico, fecondazione eterologa... che figuraccia! Non vogliamo proseguire oltre, qui vogliamo limitarci solo a porre una domanda: se nel 1970 e nel 1978, al posto del Partito Comunista Italiano, del Partito Socialista e degli altri partiti laici, ci fosse stato il solo PD, l'Italia avrebbe avuto oggi una legge sul divorzio ed una legge sull'aborto?
.....Meditate dirigenti del PD, meditate!

martedì 21 aprile 2009

Pasquino e... gli sprechi!


M'è giunta voce che più vorte ner Consiglio comunale la Destra ha accusato la Sinistra de sprechi de moneta. Me sa tanto de bue che dice cornuto all'asino. 'Nfatti ogni vorta che camino su Corso Italia penso agli sprechi de Tagliente e Pietrocola. No, nun me riferisco a li palazzi scolastici, nun ne vale manco la pena de ricorda' li monumenta agli sprechi per eccellenza, vojjo 'nvece parla de natura. Aecco 'nfatti na vorta c'erano gli arberi, ma ar sindaco Tagliente, che pur su questa via c'è nato, nun je piacea. Le male lingue dicheno che da piccolo infrociato avea contro un d'essi e subito vendetta promise, pe' questo divennato primo cittadino segò gli arberi e pianto le siepi. Ma quannò ar potere annò Pietrocola, per far dispetto all'ex sindaco dispettoso, torse le siepi e rimise gli arberi. Allora me chiedo: Può er bue di' cornuto all'asino?

lunedì 20 aprile 2009


Pasquino e... i nuovi eroi!

Quarche giorno fa, so' annato ar mio giornalaro e mentre stavo a vede li giornali, un occhio me va sur titolo: "No alla stampa de potere!" e un po' più sotto se leggea: "Maxima magistro reverentia". E' stato per core mio come un tuffo ner passato: "Er giornale de Lotta Continua" me dissi fra me e me. "Contro er potere costituito, in favore de Castro, er lider maximo!" Subito dopo notai na foto che nulla c'avea de Castro, piuttosto sapea de castr...ato. Me sforzai pe ricorda' quando questo fu arrestato, torturato e semmai giustiziato. Sforza e sforza, me steva pe' farme sotto, ma niente, niente che me veniva alla mente. Annai indietro ancor de più con la memoria, all'epoca de Gaspari, Artese e Jervolino, finarmente nella mente un tizio me fa capolino: era lì seduto in mezzo a tanta bella gente, col fiasco der vino in una mano e nell'altra la penna a calamaro. Vidi che ridea, e godea dell'amicizia de li potenti mentre col calamaro puntato verso er cielo un'osanna lancea a chi d'essere sazio gli permettea. "Oh te possina - mi son detto - che strani tempi son questi: li sanfedisti de 'na vorta passan pe'rivoluzionari; li clerici so' assessori secolari; li mangiapreti so' chierichetti; che monno è tutto questo?" Da lontano me sentia risponne all'improvviso: "Ah Pasqui', che monno e monno... questa è l'Italia!"





domenica 19 aprile 2009

TORNARE AD UNA POLITICA SOCIALE



Il terribile terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo e centinaia di famiglie abruzzesi, riporta in primo piano la finalità della Politica. Da troppo tempo infatti la politica ha perso il suo significato democratico fondato sulla rivoluzionaria idea che ogni vita umana, a prescindere dal censo, dall'ingegno e dal colore della pelle, è uguale ed importante quanto ogni altra.
A cominciare dall'esperienza giacobina del 1793, l'uomo era diventato soggetto della storia e dello sviluppo sociale, è a lui che bisognaa pensare come individuo e come parte del corpus socialis. Da questo momento tutta l'azione politica dei progressisti era mirata a realizzare un nuovo sistema economico capace di garantire l'esistenza di ogni uomo ed il sistema pubblico era persino chiamato ad assicurare la felicità di ogni cittadino.
Nella seconda metà del Novecento, dopo le tragiche ubriacature scaturite negli Stati totalitari, si affrmavano nel mondo occidentale le socialdemocrazie che ponevano al centro della propria azione politico-economica l'uomo con i suoi bisogni e le sue paure. La nascita dello Stato sociale riusciva in buona parte a proteggere l'uomo dall'angoscia delle malattie, dalle infermità della vecchiaia, dalla fragilità derivata dall'ignoranza: sistema sanitario pubbico, previdenza sociale e istruzione pubblica obbligatoria e gratuita finalmente permettevano all'uomo di affrancarsi da molte difficoltà esistenziali. Col tempo, però, il capitalismo rialzava la testa specie negli ultimi venti anni del XX secolo quando il sistema economico e politico sovietico cominciava a mostrare tutti i suoi limiti e tutti i suoi fallimenti. Si cominciò a pensare che, fallito un sistema economico antitetico a quello capitalistico, quest'ultimo fosse il migliore dei modelli economici possibili, in una sorta di ottimismo leibniziano. Ecco allora trionfare in America l'edonismo reaganiano ed in Italia il craxo-berlusconismo: le tv commerciali vedevano appena spuntare le prime antenne e già affermavano un mondo di veline e tronisti, un modello culturale e quindi esistenziale basato sull'apparire e sul "tutto e subito". I politici utilizzavano la spesa pubblica per edificare le cattedrali del XX secolo: strade, ponti, parchi acquatici, palestre comunali... incompiute; tante incompiute. Nessuno più pensava allo sviluppo culturale e sociale dell'uomo. La Destra con i suoi miti di sempre, fondati su modelli esetici ed edonistici, si preparava a vincere sulle brutture di una società triste, grigia, piatta, disegnata a misura di proletario. Via allora il valore dell'istruzione, della cultura e dell'arte impegnata, del ribellismo strumentale e fine a se stesso; una nuova epoca doveva cominciare, l'epoca della gioia, della spensieratezza, dell'effimero... del panem et circenses. Ogni ambito della vita umana doveva essere improntata a questo modello culturale: sul grande schermo irrompono le cosce e le tette della Fenech, i glutei di Nadia Cassini; in tv la comicità demenziale del Drive in; in letteratura i racconti del maestro Marcello D'Orta, ecc. Così, mentre le strutture scolastiche erano sempre più abbandonate a se stesse, i politici si impegnavano in manifestazioni-passerelle di ogni tipo, riducendo la politica a presenzialismo. A Vasto, ad esempio, il Parco Acquatico di Aqualand veniva a costare 24 miliardi di lire (calcolando la svalutazione e l'effetto euro possiamo equiparare la cifra ad almeno 24 milioni di euro attuali), il Vasto Film Fetival divorava quasi tre milioni di euro in tredici anni di manifestazioni per non parlare dei costi derivati dai Fasti dell'era Tagliente. Comunque il tempo passava e tutto sembrava andare per il meglio, tutto doveva continuare allo stesso modo e all'infinito in una estatica corsa estetica ed edonistica; perfino la depredazione ambientale ed il consumo esponenziale delle risorse del pianeta venivano messe in secondo piano, dopotutto il problema non esisteva, era solo frutto della propaganda delle solite, tristi cassandre di sinistra, invidiose forse di quella gioia diffusa nel popolo.
Un'estate, però, l'estate del 2008 scoppiò all'improvviso una bomba: una crisi finanziaria globale scaturita da un sistema capitalistico che, rinvigorito dalla Caduta del Muro di Berlino, tornava al suo antico principio del laissez-faire, "lasciate fare", tanto il mercato si autoregolamenta da sè: tutto il buono trionferà, tutto il marcio brucerà.
Autunno 2008: la crisi finanziaria comincia a ripercuotersi sull'economia reale: la paura, l'incertezza del quadro economico, l'esposizione finanziaria delle banche che avevano "giocato"ad un sistema "a scatole cinesi" e la conseguente maggiore difficoltà dell'accesso al credito da parte delle imprese fecero il resto: cassa integrazione, licenziamenti, mobilità. La gente si svegliava dal sogno reaganian-berlusconiano, i favolosi anni Ottanta erano solo un ricordo, uno splendido ricordo costruito su un enorme debito pubblico e su un sistema fianziario fondato sul nulla. Il sistema economico di consumo entrava in tilt: niente acquisti -niente produzione; niente poduzione-niente lavoro; niente lavoro-niente acquisti... e così di seguito in un pericolosissimo circolo vizioso.
Primavera 2009: un terribile sisma sconvolgeva l'Abruzzo. Alla paura causata dalla crisi economica e finanziaria, si affiancava il dolore di una tragedia indicibile ed il panico di nuove terribili scosse. Anche laddove il sisma era stato più magnanimo, regnava la paura per i propri figli che frequentavano scuole le quali, per il 75%, non erano a norma di sicurezza. Finalmente ci si rese conto che in quelli che si pensava essere i favolosi anni Ottanta, si era sperperato tanto, troppo. Quel fiume di soldi che straripava in tante incompiute e in tante opere inutili avrebbe potuto essere incanalato verso un sistema scolastico e sanitario di grande efficienza e di massima sicurezza. Solo a Vasto, con le risorse impiegate per realizzare Aqualand e per finanziare quattordici edizioni del Film Festival si sarebbero potute costruire ben sei scuole rispondenti agli ultimi requisiti in termini anti-sismici.
Raccontata così, sembra una favola o un evento tragico consegnato definitivamente alla Storia, al passato. Invece tutto è purtroppo ancora attuale. Ecco allora che la Politica deve necessariamente riacquistare la propria dignità, deve dare finalmente risposte alle ansie e alle preoccupazioni dei cittadini non più distraendoli dai problemi ma impegnandosi a risolverli. Occorre dunque tornare ad una politica sociale, ad una politica "umanistica" che ponga al centro dlla propria azione l'uomo e la sua crescita culturale, l'uomo e la sua sicurezza
fisica e familiare.

sabato 18 aprile 2009

PERCHE' "IL VOLTAIRE" ?

Voltaire è lo pseudonimo di François-Marie Arouet (1694-1778) il cui nome si lega indissolubilmente all'Illuminismo e alle battaglie da lui condotte, in nome della Ragione, contro ogni superstizione, ignoranza ed ipocrisia. Voltaire si occupò di filosofia, di morale, di politica, di teatro, arte e costume divenendo il personaggio più illustre del "Secolo dei Lumi" tanto da esserne ormai considerato il simbolo.
Intitolargli una testata-blog, significa volerne emulare lo spirito critico ed il metodo razionale a cui sottoporre l'analisi di tutta la realtà. L'opportunità poi che offre il web di poter esprimere e far sentire su ogni notizia la propria opinione è, al contempo, affascinante e stimolante. Pertanto questo blog vuol essere, fedelmente ai principi del personaggio cui si ispira, una fortezza della laicità dello Stato, un simposio umanistico, una tavola rotonda permanente in cui siedono e si confrontano uomini e donne illuminati che pongono al centro della discussione l'essere umano nella sua interezza naturale e culturale.
Ispirato a ideali libertari e socialdemocratici, "Il Voltaire" si offre dunque al dibattito sui grandi temi nazionali e sulle piccole e grandi questioni locali; in questo spirito "Il Voltaire"risulta essere aperto ad ogni discussione, ad ogni confronto e ad ogni proposta.

Il blog-director
Maurizio Vicoli