Il Galiani con il CEA alla scoperta dei trabocchi
Anche l’ITS “F. Galiani” con il CEA “Giglio di mare” di Vasto alla scoperta dei trabocchi. Gli studenti di Chieti “scoprono” i trabocchi grazie al Catalogo Regionale di Educazione Ambientale.
di Marco Sfarra
“Ragni colossali”. E’ così che Gabriele D’Annunzio definiva i trabocchi, straordinarie opere dell’uomo, che rendono unico il tratto di costa da Ortona a Vasto. E proprio i trabocchi, questi enormi ragni che si protendono dalla terraferma verso il mare, sono stati i protagonisti del progetto denominato “La costa dei trabocchi”, che per il terzo anno consecutivo il Centro di Educazione Ambientale “Giglio di mare- Pancratium” di Vasto ha presentato nel Catalogo “Di scuola in Cea- la via della sostenibilità”della Regione Abruzzo.
Anche nell’anno scolastico appena conclusosi il progetto è stato scelto da varie scuole e non solo del comprensorio vastese.
Con entusiasmo, infatti, ha partecipato l’Istituto Tecnico Statale “F. Galiani” di Chieti, con l’adesione delle classi seconde ITER, per le quali il percorso didattico proposto è stato inserito perfettamente nei programmi curricolari , spaziando dalla letteratura alla storia, dalle scienze alla storia dell’arte, con apprezzabile ricaduta didattica.
Il progetto, curato dalle operatrici del CEA di Vasto, si è articolato in due fasi: quella della scoperta e quella conoscitiva, e si è svolta sia nelle aule scolastiche, con la presentazione accurata del percorso sia sul “campo”, con l’esplorazione diretta della costa dei trabocchi, con i suoi “gioielli” naturali ed artistici.
Gli studenti hanno così avuto non solo l’opportunità di ammirare i trabocchi da suggestivi “osservatori”, quali l’Eremo dannunziano e la splendida Abbazia di S. Giovanni in Venere, ma anche di salire con un approccio sicuramente emozionale
sul “ragno colossale” dalla fragile apparenza, ma dall’insospettata stabilità.
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