sabato 3 luglio 2010


Il Galiani con il CEA alla scoperta dei trabocchi

Anche l’ITS “F. Galiani” con il CEA “Giglio di mare” di Vasto alla scoperta dei trabocchi. Gli studenti di Chieti “scoprono” i trabocchi grazie al Catalogo Regionale di Educazione Ambientale.
di Marco Sfarra

“Ragni colossali”. E’ così che Gabriele D’Annunzio definiva i trabocchi, straordinarie opere dell’uomo, che rendono unico il tratto di costa da Ortona a Vasto. E proprio i trabocchi, questi enormi ragni che si protendono dalla terraferma verso il mare, sono stati i protagonisti del progetto denominato “La costa dei trabocchi”, che per il terzo anno consecutivo il Centro di Educazione Ambientale “Giglio di mare- Pancratium” di Vasto ha presentato nel Catalogo “Di scuola in Cea- la via della sostenibilità”della Regione Abruzzo.
Anche nell’anno scolastico appena conclusosi il progetto è stato scelto da varie scuole e non solo del comprensorio vastese.
Con entusiasmo, infatti, ha partecipato l’Istituto Tecnico Statale “F. Galiani” di Chieti, con l’adesione delle classi seconde ITER, per le quali il percorso didattico proposto è stato inserito perfettamente nei programmi curricolari , spaziando dalla letteratura alla storia, dalle scienze alla storia dell’arte, con apprezzabile ricaduta didattica.
Il progetto, curato dalle operatrici del CEA di Vasto, si è articolato in due fasi: quella della scoperta e quella conoscitiva, e si è svolta sia nelle aule scolastiche, con la presentazione accurata del percorso sia sul “campo”, con l’esplorazione diretta della costa dei trabocchi, con i suoi “gioielli” naturali ed artistici.
Gli studenti hanno così avuto non solo l’opportunità di ammirare i trabocchi da suggestivi “osservatori”, quali l’Eremo dannunziano e la splendida Abbazia di S. Giovanni in Venere, ma anche di salire con un approccio sicuramente emozionale
sul “ragno colossale” dalla fragile apparenza, ma dall’insospettata stabilità.


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