mercoledì 29 luglio 2009

Il PS rompe con Lapenna e "Sinistra e Libertà"

Un duro comunicato rilasciato dal Direttivo del Partito Socialista di Vasto, dopo l'esclusione in Giunta di Rocco Cerulli (foto), interrompe un progetto politico di riunificazione a sinistra avviato a Vasto già all'indomani della nascita del PD precorrendo di molto tempo le scelte nazionali.

Ecco il comunicato che pubblichiamo integralmente:

Con la definizione della nuova Giunta Lapenna,la terza in 3 anni,si e' consumata una grave rottura politica,nella maggioranza di Centro Sinistra che governa la Citta' del Vasto e tra le forze politiche che a suo tempo sottoscrissero l'accordo sul programma e sulla candidatura di Luciano Lapenna,allora DS,a Sindaco .
La rottura e' grave per il modo e per la sostanza. Per il modo ,in quanto la esclusione dell'Assessore del PS ,Rocco Cerulli,e' stata fatta sul nome e non in nome di una politica o di accorsi politici.
E' una odiosa manifestazione di arroganza e non rispetto.
Nella sostanza perche' le ragioni di questa nuova Giunta risiedono tutte nelle lotte interne al PD vastese:lotte ,sia ben chiaro,di preminenza interna e di potere. Con questa logica,senza nessun ragionamento condiviso tra le forze politiche di centro sinistra,senza nessun accordo preventivo (che infatti viene reclamato ,a valle della quadra numerica e personale, dall'ondivago sindaco Lapenna) di fine legislatura, si e' consumata la rottura.
Osserviamo che le beghe e la lotta al primato nel PD Vastese ,ha portato ,come assurda conseguenza politica,al fatto che quasi tutti i “primi eletti” sono fuori dal Consiglio Comunale e dalla Giunta.
Il PS ringrazia il compagno Rocco Cerulli per quanto ,nella ristrettezza dei mezzi messi a disposizione,con onestà,dedizione, ha contribuito a realizzare:la rete WIFI comunale,lo svecchiamento ed il conseguente ammodernamento dell'Anagrafe Comunale,la messa in trasparenza degli atti della Amministrazione Comunale della Citta' del Vasto.
Il PS ,come conseguenza di questa rottura,dichiara la sua indisponibilità politica nel continuare il sostegno alla Giunta Lapenna. Per noi,la esperienza dell'alleanza di centro sinistra e del patto sottoscritto tra le forze politiche ,ma stracciato dal Sindaco Lapenna, termina.
Il PS intende percorrere e percorrerà un cammino politico autonomo.
Siamo anche consapevoli che la nostra piccola forza politica riceverà derisioni e dileggi dai “giganti” e dai “maestri” del governare presenti nel Centro Sinistra e nella Amministrazione della Città del Vasto. Ma siamo anche consapevoli che Sinistra e Liberta' non esiste a Vasto, senza il PSI.

Partito Socialista

Il Direttivo

mercoledì 22 luglio 2009



Pasquino e... la crisi della Giunta Lapenna.

Certo che è buffo: er PD che è nato per dare stabilità ar quadro politico italiano, se rivela er massimo elemento destarbilizzante. Se pensiamo a Vasto, er PD cittadino sta tenendo alle corde er sindaco da più de n'anno con capricci infantili, rancori e ricatti. In urtimo se pretende, una vorta che se so rotti tra loro le corna, de far fuori un assessore de la Sinistra solo per ridimensionarla in quanto er PD, democraticamente, a Sinistra non vo' nessuno. Così se 'nventa che la Sinistra dee paga' la non elezione der Presidente der Consiglio comunale alla Regione e der sindaco al Consiglio provinciale, senza guarda' nemmeno che alle elezioni regionali 400 elettori der PD espressero voto senza preferenza alcuna condannando er Forte alla sconfitta per 39 voti e che, in occasione delle provinciali, nel collegio der sindaco, la Sinistra ha preso la percentuale più bassa... insomma tutto questo me ricorda du' favole der grande La Fontaine: Er lupo e l'agnello; I due tori e la rana.

Il Lupo e l'Agnello.


La favola che segue è una lezione che il forte ha sempre la miglior ragione. Un dì nell'acqua chiara d'un ruscello bevea cheto un Agnello, quand'ecco sbuca un lupo maledetto, che non mangiava forse da tre dì, che pien di rabbia grida:

- E chi ti ha detto d'intorbidar la fonte mia così? Aspetta, temerario!

- Maestà, -a lui risponde il povero innocente, -s'ella guarda, di subito vedrà ch'io mi bagno più sotto la sorgente d'un tratto, e che non posso l'acque chiare della regal sua fonte intorbidare.

- Io dico che l'intorbidi, - arrabbiato risponde il Lupo digrignando i denti, - e già l'anno passato hai sparlato di me.

- Non si può dire, perché non ero nato, ancora io succhio la mammella, o Sire.

- Ebbene sarà stato un tuo fratello.- E come, Maestà? Non ho fratelli, il giuro in verità.

- Queste son ciarle. È sempre uno di voi che mi fa sfregio, è un pezzo che lo so. Di voi, dei vostri cani e dei pastori vendetta piglierò -.

Così dicendo, in mezzo alla foresta portato il meschinello, senza processo fecegli la festa.

I due Tori e la Rana.

Una Rana, vedendo che due Tori per conto d'una Vacca erano in guerra disse: Mi seccano questi signori.

- Perché? - le chiese allor dei gracidanti qualcuno. - A te che importa, se fra loro s'infilzano gli amanti?

- Vedrai che il toro vinto e discacciato, -rispose ella al compagno, - pien di stizza verrà dal suo bel prato a medicar le piaghe nello stagno. E allor, amico, addio! Coi piè guazzando in mezzo della lama, a conto di madama, saremo noi che pagheremo il fio -.

Né poteva succedere altrimenti; ché il Toro venne e non moveva un passo senza far delle rane un gran sconquasso. In men d'un'ora ne schiacciava venti. Si vede già da un pezzo, che se i grandi commettono pazzie sono i piccini che ne van di mezzo.

martedì 21 luglio 2009



Dal Comune di Vasto un appello contro i tagli alla scuola abruzzese

In un Odg presentato dai Consiglieri Nicolangelo D'Adamo e Maurizio Vicoli e approvato all'unanimità, il Consiglio comunale di Vasto ha chiesto una moratoria di tre anni ai tagli della scuola abruzzese così come accadde in Umbria a seguito del terremoto del 1997.

Riceviamo e pubblichiamo:

Su iniziativa dei Consiglieri comunali Nicolangelo D'Adamo e Maurizio Vicoli, è stato approvato ieri, all'unanimità (quindi anche con i voto del PDL), un Odg, che rimettiamo in allegato, per chiedere alla Regione di farsi promotrice presso il Governo Nazionale di una richiesta di sospensiva, per tre anni, di tutti i tagli previsti nella scuola dalla Finanziaria 2008.
Il Comitato Insegnanti Precari di Vasto ringrazia il Sindaco Luciano Lapenna, il Presidente del Consiglio comunale Peppino Forte e tutti i Consiglieri per la sensibilità mostrata a riguardo visto che molti insegnanti abruzzesi, il prossimo settembre, resteranno senza lavoro.
Ringraziamo sin da ora per la vostra ospitalità.
Comitato Insegnanti Precari
Prof.ssa Tiziana D'Attilio

ECCO L'ORDINE GIORNO VOTATO ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO COMUNALE.


IL CONSIGLIO COMUNALE DI VASTO

VISTO
Che il tragico sisma che ha colpito la Provincia Dell’Aquila ha spinto molti docenti e componenti del personale ATA a chiedere l’inserimento nelle graduatorie (ex permanenti) ad esaurimento nelle altre province abruzzesi;
Che tale richiesta poterebbe essere avanzata anche dal personale della scuola assunto a tempo indeterminato;
Che tali inserimenti produrranno problemi di disponibilità di cattedre sia a coloro che, risiedendo in una determinata provincia, da anni sono inseriti nelle suddette graduatorie e sia a quelli che verranno a trovarsi nelle condizioni di “perdente posto”;

RITENUTO
Che ogni lavoratore della scuola è nel pieno diritto di accedere alla mobilità nell’ambito delle scuole regionali e che, in particolar modo, lo sono quelli che hanno subìto in prima persona le gravi e drammatiche conseguenze del sisma;

CONSIDERATO PERO’
Che il ridimensionamento dell’organico scolastico previsto dall’ultima Finanziaria del governo nazionale porterà nelle scuole abruzzesi ad una riduzione del personale stimata in circa mille unità e che tale provvedimento, insieme a questo massiccio esodo, finirà per sovvertire tutti gli equilibri occupazionali all’interno di ciascuna provincia d’Abruzzo;
Che altresì potrebbero verificarsi, come già accaduto nelle scuole di Pescara, Giulianova, Roseto, e in altri centri dell’Abruzzo costiero, un “sovraffollamento” di lavoratori e alunni con gravi ripercussioni sul buon funzionamento scolastico;

CHIEDE
Alla Regione Abruzzo di farsi promotrice, presso il governo nazionale, di una “moratoria” di tre anni per tutti i nuovi provvedimenti e per tutti i movimenti, compresa la nuova razionalizzazione della rete scolastica, previsti nella scuola così come avvenne in Umbria in occasione del sisma del 1997.



mercoledì 15 luglio 2009


Abruzzo: Tagli alla spesa sociale. La denuncia dell'IdV

Domani a Vasto un Convegno regionale presso l'Agenzia per la Promozione Culturale.

In un momento così difficile per gli abruzzesi, la nuova Giunta di centro-destra mette mano a forti tagli alla spesa sociale. A deunciarlo, in un comunicato, è l'Italia dei Valori che si sta muovendo a livello regionale: "La Regione Abruzzo - si legge nell'informativa - ha approvato un Bilancio di previsione 2009 che ha cancellato quasi tutte le somme destinate alle politiche sociali. Così sono venuti a mancare circa 20 milioni di euro destinati alle famiglie e alle persone più svantaggiate per salute e/o per reddito. Per far quadrare i conti hanno 'tagliato la solidarietà': tagli all'assistenza per anziani e non autosufficienti, all'istruzione, al sostegno, al trasporto per i disabili. Questo produrrà gravi conseguenze già a partire dal prossimo 2010 quando i Comuni si ritroveranno senza i fondi necessari per pagare il personale addetto e per poter sostenere i servizi. Per questo l'intero gruppo regionale dell'IdV sarà presente a Vasto per denunciare queste gravi scelte politiche".

L'appuntamento è per domani, giovedì 16 luglio, alle ore 16.00 presso l'Agenzia per la Promozione Culturale di Via Michetti. Al Convegno, dal significativo titolo "Terremoto nei Servizi sociali" parteciperanno operatori del settore sociale e sanitario, il segretario regionale dell'IdV, Sen. Alfonso Mascitelli, e i consiglieri regionali Lucrezio Paolini e Paolo Palomba. Coordina Michele Marino, responsabile del dipartimento Politiche sociali dell'Italia dei Valori.

martedì 14 luglio 2009


Accadde oggi:
220 anni fa la presa della Bastiglia.
Cominciava l'Era della Libertà e del Diritto.

Il 14 luglio 1789, la popolazione parigina, stremata dalla fame e dalle vessazioni dei potenti, insorse e conquistò la Bastiglia. Era l'inizio della Rivoluzione francese che in 10 anni avrebbe cambiato il mondo. Cominciava l'Era della Libertà e del Diritto. La Democrazia cominciava la sua lunga e difficile marcia, ancora oggi non del tutto compiuta.

CONTINUA LA "QUERELLE" SULLA CONSULTA GIOVANILE:
DI MICHELE MARISI E SIGISMONDI REPLICANO A VICOLI


Ecco la replica di Marco Di Michele Marisi
"Che brutto addebitare le cause di un ritardo amministrativo, di un’incompetenza e di un terremoto politico all’interno del centrosinistra, al terremoto aquilano. Ma non c’è da meravigliarsi. Entriamo dunque nello specifico della questione. L’attacco di ‘Giovani In Movimento’, infatti, era sul ritardo nell’approvazione dello statuto della costituenda Consulta giovanile comunale. Da circa quattro mesi, infatti, si attende l’approvazione di questo. Ritardo perché, dice Vicoli, “è subito seguita una lunga e faticosa doppia campagna elettorale che ha visto impegnati tutti, maggioranza ed opposizione, fino al 6 giugno”. Dove è previsto che la campagna elettorale debba rallentare l’attività amministrativa? Scrive Vicoli: “Se la bozza dello Statuto della Consulta giovanile non è ancora arrivata in Commissione è solo perché i ragazzi che l’hanno abbozzata, nella loro inesperienza istituzionale, hanno omesso tutta una serie di norme che devono regolare il funzionamento dell’organismo”. Forse Vicoli non sa che innanzitutto lo statuto è basato su quello di altri 3, 4 Comuni che già l’hanno attuato; dunque non pensiamo che tutti i Comuni abbiano sbagliato regolamento. E poi è assolutamente falso quello che dice riguardo alcune presunte mancanze. Non è vero che non sono spiegate le modalità di elezione, infatti l’articolo 13 comma 1 recita testualmente “Hanno diritto al voto tutti i membri della Consulta. Ogni membro potrà esprimere segretamente una preferenza per il Presidente, per il Segretario e per il Tesoriere. Tutti gli Organi citati, le proposte ed i progetti vengono eletti e votati a maggioranza relativa. Non sono ritenuti validi voti espressi per delega.” Non è vero che non è spiegato quanti ragazzi dovranno costituire l’Assemblea plenaria , infatti l’art. 7 recita quanto segue: “L'assemblea plenaria è la riunione di tutti gli aderenti. Ad essa partecipano tutti i giovani di età compresa tra i 14 ed i 30 anni, ammessi mediante votazione della stessa. L’Assemblea si riunisce con cadenza mensile e, qualora ve ne fosse necessità, si ricorre ad una sessione straordinaria. In sede di Plenaria, Presidente e Vicepresidente presentano ai componenti dell’Assemblea i progetti e le attività della Consulta. Ogni proposta è dibattuta e messa al voto. L’Assemblea plenaria elegge il Presidente, il Vicepresidente, il Segretario ed il Tesoriere. Tutto quanto approvato dalla Plenaria, è materia di realizzazione. Su richiesta di uno o più componenti della Consulta, possono essere invitati alle sedute, a titolo consultivo e senza diritto di voto, persone che possono portare uno specifico contributo alle iniziative programmate o alla soluzione di problemi inerenti la stessa.” E non è vero che “non è affatto chiara la distinzione di ruoli e funzioni tra l’organo deliberativo e l’organo consultivo.” E qui gli articoli che spiegano tutto: “Art. 8 La Presidenza. Il Presidente è eletto dall’Assemblea nella prima seduta dell’anno, a maggioranza relativa. E’ eletto in base ad un programma che deve essere esposto prima dell’elezione e sviluppabile durante l’anno. Presiede e richiede le convocazioni per le Assemblee e può restare in carica per non più di due mandati consecutivi. Cura le funzionalità amministrative e ha funzione di rappresentanza negli incontri con le Istituzioni, con gli Enti pubblici, privati e con le associazioni presenti sul territorio. Rappresenta i giovani del Comune di Vasto. Il Presidente deve attuare un’azione propulsiva nei confronti della Consulta. Rimane in carica fino a nuova elezione dando la piena disponibilità in loco. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati o di violazione comportamentale dello statuto i due terzi dell’Assemblea possono sfiduciarlo. 8.1 A suddetto ruolo sono incompatibili altre cariche riguardanti dirigenze partitiche e funzioni istituzionali,al fine di preservarne l'autonomia da possibili orientamenti di parte. Art. 9 La Vicepresidenza. Il Vicepresidente è eletto dall’Assemblea, nella prima seduta a maggioranza relativa, come colui che riceve il maggior numero di voti, dopo il Presidente. Egli, nell’ambito delle Assemblee, assolve alla funzione di moderatore, dando cronologicamente lettura dei punti all’odg e accogliendo, per prenotazione, le interrogazioni e gli interventi vari dei Rappresentanti. Delle Assemblee, egli cura particolarmente l’aspetto procedurale, collaborando strettamente con il Segretario, nella stesura finale del verbale. Il vice presidente sostituisce in tutte le mansioni il Presidente in caso di sua assenza. Rimane in carica fino a nuove elezioni per un massimo di due mandati. Si applicano le stesse incompatibilità di carica dell’articolo 8.1Art. 10La SegreteriaIl Segretario è eletto dall’Assemblea nella prima seduta a maggioranza relativa. Egli ha il compito di partecipare alle riunioni di Plenaria, al fine di redigerne il verbale. Deve registrare ed archiviare gli atti relativi ai lavori di tutta la Consulta. Il Segretario ha in dotazione il computer della Consulta sul quale redige i verbali e archivia i vari documenti e qualsiasi tipo di informazione che possa essere d’interesse comune. Rimane in carica fino a nuove elezioni per un massimo di due mandati.Art. 11La TesoreriaIl Tesoriere è eletto dall’Assemblea nella prima seduta a maggioranza relativa. Per la candidatura, a differenza degli altri organi, è richiesta la capacità di agire che si acquisisce con il compimento della maggiore età stabilita dalla legge. Egli ha funzione strettamente economica, tiene il bilancio della Consulta e amministra i fondi ad essa in dotazione. Per effettuare qualsiasi tipo di movimento finanziario, deve darne comunicazione al Presidente, al Vicepresidente e all’Assemblea tutta ed ha bisogno della firma o del primo o del secondo. Ogni membro, dunque, ha il diritto di controllare il bilancio della Consulta Giovanile Comunale. Rimane in carica fino a nuove elezioni per un massimo di due mandati. Si applicano le stesse incompatibilità di carica dell 'articolo 8.1Art. 12Le CommissioniI membri della Consulta, si possono riunire in Commissioni di lavoro ristrette, ilo cui numero viene stabilito a seconda delle circostanze degli argomenti trattati. L’istituzione di una Commissione, può essere permanente o temporanea, a seconda delle esigenze organizzative. Al loro interno viene nominato un Responsabile, che deve coordinare i lavori al fine di conseguire un preciso obiettivo. Deve dar conto al Presidente, al Vicepresidente e al Segretario della situazione dei lavori sviluppati. All’occorrenza una commissione di lavoro può richiedere, dopo una valida motivazione, un budget per la realizzazione di un determinato progetto, presso la Tesoreria della Consulta stessa. Ogni membro appartenente può presentare di sua iniziativa delle progettualità o sottoporre delle problematiche al vaglio della assemblea e delle commissioni”. E allora forse il Consigliere Vicoli non l’ha nemmeno letta la bozza dello statuto. Si mettesse a lavoro ed ottemperi al suo ruolo di Consigliere della 1a commissione consiliare affari generali. Il mondo giovanile vastese, e ne sono prova i fatti, è completamente abbandonato da quest’Amministrazione comunale targata centrosinistra
Ecco la replica di Sigismondi:
"Condivido appieno le critiche mosse dall'Associazione Giovani In Movimento nei confronti dell'Amministrazione comunale per i ritardi relativi all'approvazione del regolamento della Consulta giovanile e più in generale per la disattenzione che il centrosinistra sta dimostrando nei confronti del mondo giovanile. Tale disattenzione è confermata dagli ultimi bilanci consuntivi dell'Amministrazione Lapenna, all'interno dei quali non vi è traccia di attività e di interventi a sostegno delle giovani generazioni vastesi. E tutte le attività in corso di realizzazione, non sono altro che il proseguo di attività intraprese dalle precedenti amministrazioni di centrodestra come ad esempio l'Estate ragazzi. Per quanto riguarda invece più in particolare la Consulta giovanile, mi preme evidenziare come questa sarà possibile realizzarla solamente grazie ad un emendamento presentato dal centrodestra e successivamente approvato dal Consiglio comunale, allorquando, durante l'approvazione del nuovo statuto comunale, si propose di introdurre la possibilità didotare il Comune di Vasto di un forum dei giovani e delle associazioni giovanili di cui, evidentemente, la Consulta ne è attuazione. Ritengo inoltre assolutamente fuori luogo l'intervento del consigliere comunale di maggioranza che ha preannunciato un suo maxi emendamento sul regolamento di attuazione della Consulta in quanto quest'ultimo è frutto dell'impegno e del lavoro dei giovani della città. Non vorrei quindi che questo maxi emendamento sia il modo per il centrosinistra di censurare e snaturare il lavoro di questi giovani vastesi. Se così dovesse essere, saremo pronti, in Commissione, a difendere lo Statuto licenziato dalla costituenda Consulta."

domenica 12 luglio 2009


La replica del Consigliere Vicoli al "j'accuse" di Marco Di Michele Marisi
Riceviamo e pubblichiamo.
"Ho letto con attenzione il comunicato di Marco Di Michele Marisi, responsabile di “Giovani in movimento” di Vasto, e sono rimasto sconcertato come per alcuni giovani di oggi la polemica politica possa prendere il posto della ricerca della verità e della giustizia. Se anch’io volessi polemizzare, direi che in 13 anni di governo cittadino a maggioranza di centro-destra forse non si è neanche parlato di uno Statuto della Consulta giovanile che, invece, è stato fortemente voluto dal Sindaco Lapenna. Ora il Di Michele Marisi accusa il centro-sinistra di disinteressarsi di questo Statuto visto che “da circa quattro mesi a questa parte” attende di essere approvato. Ebbene, senza alcuna polemica, si deve dire che, innanzitutto, i componenti la Commissione hanno ricevuto, via e-mail, la bozza di Statuto, elaborata dai ragazzi, il 15 aprile 2009 alle ore 13,00 cioè in piena emergenza terremoto a cui è subito seguita una lunga e faticosa doppia campagna elettorale che ha visto impegnati tutti, maggioranza ed opposizione, fino al 6 giugno. Successivamente la Commissione ha dovuto lavorare, vista l’urgenza del servizio, sul Regolamento degli asili nido comunali che sarà discusso al prossimo Consiglio comunale del 17 e 20 luglio. Martedì 14 luglio, invece, la Commissione tornerà a riunirsi per licenziare il Regolamento del Consiglio comunale dei Ragazzi. Come si può vedere, al di là della battuta d’arresto dell’azione amministrativa, le Commissioni consiliari continuano a lavorare speditamente. Se la bozza dello Statuto della Consulta giovanile non è ancora arrivata in Commissione è solo perché i ragazzi che l’hanno abbozzata, nella loro inesperienza istituzionale, hanno omesso tutta una serie di norme che devono regolare il funzionamento dell’organismo. Solo per fare qualche esempio: se la Consulta è, come si legge nell’art. 1, “un organismo istituzionale di rappresentanza giovanile” deve essere, in quanto tale, eletto mentre nella bozza di Statuto, che è pervenuta in Commissione, si parla di “aderenti” alla Consulta e non si fa alcun accenno alle modalità di elezione né, tanto meno, al numero dei ragazzi che dovrà costituire quella che loro hanno chiamato “Assemblea plenaria”. Allo stesso modo, in quella bozza, non è affatto chiara la distinzione di ruoli e funzioni tra l’organo deliberativo e l’organo consultivo; non viene specificato, altresì, se i giovani eleggibili nella Consulta debbano essere solo ragazzi italiani o, come invece io credo, anche giovani comunitari ed extracomunitari: se infatti l’integrazione culturale trova ostacoli persino tra i giovani le speranze di una società multietnica e pacifica si riducono notevolmente.
Quindi, spiego a Di Michele Marisi, il sottoscritto, come certamente altri, ha dovuto preparare in queste settimane che ci dividono dalla fine della campagna elettorale, un maxi-emendamento riguardante non i principi ma il funzionamento della Consulta in modo che sia ordinato, nel senso giuridico del termine, e garante dei principi democratici. Questo maxi-emendamento sarà illustrato la prossima settimana alla Commissione e, una volta confrontato con le osservazioni degli altri commissari, dovrà essere licenziato, a mio avviso necessariamente all’unanimità visto che le regole del gioco si concordano sempre insieme, dalla Commissione entro la fine di luglio per poi essere approvato al primo Consiglio comunale utile.
Confido infatti nello spirito di collaborazione dei Consiglieri d’opposizione L. Marcello, G. Giangiacomo ed E. Sigismondi, che in questi tre anni, a differenza di alcuni elementi delle loro formazioni giovanili, hanno sempre collaborato in modo fattivo e propositivo senza alcuna pregiudiziale ideologica ma con serietà e onestà intellettuale tanto che molte delle loro proposte sono state accolte dalla maggioranza con la conseguenza che la gran parte dei nuovi regolamenti sono stati approvati in aula all’unanimità."

Vasto, 12 luglio 2009 Maurizio Vicoli
Componente 1^ Commissione Consiliare
Affari Generali (Commissione Regolamenti)

sabato 11 luglio 2009


"La crisi della Giunta Lapenna penalizza anche i giovani"
Marco Di Michele Marisi, responsabile di "Giovani in movimento", attacca l'Amministrazione comunale "insensibile" verso le problematiche giovanili.
“La crisi politico-amministrativa in cui versa l’Amministrazione comunale di centrosinistra è percepibile anche nel mondo giovanile e sta intaccando anche questo importante settore della città. L’incapacità amministrativa e le beghe politiche interne alla maggioranza si stanno ripercuotendo inesorabilmente e negativamente anche sul Progetto Giovani ed in particolare sulla Consulta giovanile del Comune di Vasto, organo giovanile del Municipio che, da quattro mesi circa a questa parte, dopo aver stilato uno statuto, attende che quest’ultimo venga approvato”. E’ quanto ha dichiarato Marco di Michele Marisi, responsabile di ‘Giovani In Movimento’, il raggruppamento dei giovani del centrodestra vastese. “Invitiamo il sindaco Lapenna, a pensare ai problemi della città, e, in questo caso, ai problemi del mondo giovanile – afferma di Michele Marisi - completamente dimenticati dal centrosinistra. Intanto, ‘Giovani In Movimento’ – conclude - sta ancora aspettando la risposta riguardo la proposta di localizzazione di un centro di aggregazione giovanile all’interno dell’ex asilo ‘Carlo Della Penna’, ancora inagibile dopo le scosse di terremoto che hanno colpito in particolar modo l’aquilano nell’aprile scorso