martedì 26 gennaio 2010


Primarie in Puglia: il perchè di una vittoria.

di Roberto Emiliano Piserse

Dopo l'entusiasmo, la riflessione. Perchè, ad esempio, questa volta la partecipazione è stata il quintuplo di cinque anni fa nonostante i soggetti in campo fossero gli stessi? Perchè tre elettori su quattro hanno votato un candidato, Vendola, di un altro partito (Sinistra Ecologia e Libertà) e non Boccia del PD? Perchè il popolo del PD ha scelto un'alleanza a sinistra, forse rischiosa per la vittoria finale, compromettendo un viatico appena aperto con l'UDC?
Incominciamo col dire che, probabilmente, il popolo del PD vuol uscire dalla congenita ambiguità politica della creatura di Veltroni e Rutelli: partito social-democratico o partito cattolico-democratico? La Puglia ha scelto e sono stati in tanti a voler far sentire la propria voce a riguardo soprattutto a dispetto dei "diktat" di un partito, non di sinistra (UDC), che voleva scegliere, ma di fatto imporre, il candidato ad una coalizione da cui tuttora rivendica autonomia e alternatività. Crediamo dunque che la scelta degli elettori del centro-sinistra pugliese sia stata chiara: sì all'alleanza con quelle forze alla sinistra del PD che negli ultimi cinque anni hanno saputo, con onestà e trasparenza, dire no ai poteri forti come ad esempio alle lobbies delle acque potabili. Il caso dunque Puglia ridà vigore, e la dignità che meritano, ai partiti alla sinistra del PD e, a nostro modesto avvisio, allo stesso PD salvato dalle alchimie elettoralistiche che poi non riescono a tradursi in un'azione politica incisiva di sinistra. Occorre dunque chiarezza e coerenza: un partito della sinistra non può non avere una visione laica della società e dell'esistenza umana, non può non porrre al centro della sua riflessione politica l'uomo con i suoi bisogni materiali e di valori all'interno di un contesto naturalistico e non religioso. Se Bersani, incautamente, ha definito la giornata di ieri, che ha visto Vendola vincitore, una "serata amara", vuol dire che adesso tocca ai vertici del PD fare chiarezza nella propria testa. Se infatti il loro disegno è quello di relegare i partiti alla propria sinistra all'eterna opposizione, ripescando il centro forse antiberlusconiano ma certamente clericale, lo dicessero subito in modo che SEL e PRC possano finalmente dimostrare che sarà lo stesso PD ad essere relegato all'eterna opposizione visto che col 25% (ma anche con un ottimistico 40%, cioè PD + IdV + UDC) non si governa nessuno Stato, nessuna Regione, nè Provincia e nè Comune.

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