lunedì 18 gennaio 2010


Cava di sabbia in mare, per Spinnato "è un'opera necessaria che ha il veto solo dei ciechi".
da Antonino Spinnato (Verdi) riceviamo e pubblichiamo


Il Sindaco Luciano Lapenna spesso utilizza un esperto a sostegno delle sue tesi. Così è stato per il piano del centro storico (Cervellati), così per le dune di Vasto Marina (un Biologo della Cogecstre), cooperativa a cui è stata affidata la gestione delle due riserve (alla faccia del conflitto di interessi). Così è stato per la questione del ripascimento del litorale di Casalbordino previo prelevamento della sabbia al largo di Punta D’Erce (Prof. Stoppa). Si utilizza la figura dell’esperto che è abbastanza persuasiva, rappresentando il mondo della “scienza”, che si intende come fonte di verità oggettiva.
Ho ascoltato su You Tube le considerazione del Prof. Stoppa e ne traggo la conclusione che l’intervento si è rivelato un buco nell’acqua per i catastrofisti che cercavano tesi a sostegno. Giacché i dubbi, di tanti, sono rimasti tali alla fine della conferenza.
Questa è la situazione, dal punto di vista scientifico, al momento. Si brancola nel buio e nemmeno gli esperti danno certezze.
Il progetto del ripascimento dei litorali Abruzzesi in questione è un progetto datato 2002-2003. Francamente ci sembra fuori tempo massimo l’intervento di taluni, considerato che siamo nella fase esecutiva.
Il ripascimento delle coste è un intervento a salvaguardia dei litorali implementato in tutta Italia. Compreso la rossa Emilia Romagna, dove nessuno si sognerebbe di affermare che le opere pubbliche a tutela delle coste sono delle ‘torte da spartire’. Con questo metro di giudizio si potrebbe affermare che si vuole fare l’ospedale a Pozzitello per inconfessabili motivi economici.
Le preoccupazioni degli ambientalisti e degli amanti di Punta D’Erce sono legittime. Ma non ci sono fondamenti scientifici certi a riprova di quel che essi affermano.
Ci preme sottolineare, inoltre, come gli “attori” principali di questa partita non abbiano tenuto mai in nessun conto le proteste di migliaia di cittadini Vastesi quando si è trattato di Hotel Panoramic e pista ciclabile sulle dune di Vasto Marina. In tutte queste occasioni il Sindaco Luciano Lapenna ed il Segretario del PD di Vasto, Giuseppe Forte, non hanno tenuto in considerazione la volontà popolare, anzi l’hanno osteggiata. Quella stessa volontà popolare che oggi essi invocano dai loro scranni.
Tutta questa baraonda mediatica in realtà serve a mascherare altre falle. Il fallimento degli obiettivi, promessi in campagna elettorale, di questa compagine amministrativa ne è un esempio.
il Sindaco farebbe meglio a preoccuparsi di problemi più importanti della città, quali la soppressione del COASIV e il ridimensionamento del porto di Vasto a favore di quello di Ortona. L’opera messa in cantiere dalla Regione Abruzzo consiste semplicemente nel prelevare sabbia dove nel passare degli anni se ne è accumulata troppa a causa di correnti sottomarine, che si infrangono sul molo del porto, e rimetterla dove in realtà è stata spazzata via, come per esempio, in questo caso, al lungomare di Casalbordino. I più anziani di Vasto ricorderanno che, tanti e tanti anni fa, la spiaggia di Punta D’Erce quasi non esisteva! Si è formata pian piano con l’accumularsi di sabbia. E nessuno la vuole toccare. Quanto alla città di Buca, se la preoccupazione è il suo danneggiamento, tranquilli…. la sabbia verrà aspirata e semmai la città riemergerà.



Verdi Vasto
Antonino Spinnato

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