martedì 9 marzo 2010




Sulla Video-sorveglianza in città, il P.S.I. attacca l'Amministrazione comunale.


Riceviamo e pubblichiamo.





Si potrebbe tranquillamente affermare che sul problema della videosorveglianza ,a Vasto,siamo alle comiche. Ma in questo caso,non si piange per il troppo ridere:si piange e basta. Dopo la spavalda uscita e mesta ritirata dell'Assessore Molino che l'estate scorsa dichiaro' ,su mandato fiduciario del sindaco Lapenna, che a Dicembre 2009 avremmo avuto le telecamere in città,oggi tocca all'assessore Sputore avventurarsi in farfugliamenti sui tempi e modi per la realizzazione della video sorveglianza a Vasto. Oggi si legge che il prefetto sollecita la realizzazione del Progetto;si legge che l'ambiguo sindaco Lapenna” ha risposto che è in fase di predisposizione il relativo regolamento comunale, a cura del comandante della polizia municipale, Ernesto Grippo.” E si legge che:"Per entrare nella fase operativa - afferma l'assessore alla Polizia municipale, Vincenzo Sputore - aspettiamo che il Consiglio comunale approvi, entro la fine del mese, il bilancio di previsione 2010. Il progetto complessivo è da 600mila euro, ma potrebbe essere ripartito in due tranche. Dopo l'approvazione del bilancio, partirà l'iter prevede l'affidamento dell'incarico a un progettista e la successiva pubblicazione del bando di gara per l'affidamento dei lavori di installazione delle telecamere. Espletato il passaggio in Consiglio - promette Sputore - i tempi saranno celeri".
Ecco un bel cumulo di falsità e becere scuse. Ma quando l'assessore Molino sbandierò per conto anche del Sindaco l'impegno per la realizzazione e la installazione delle telecamere per Dicembre 2009,c'era o non c'era il regolamento che -si legge-oggi starebbe predisponendo il nuovo comandante dei Vigili?Evidentemente non c'era e questa e' una prima bugia,a fini di becera propaganda. I soldi c'erano o non c'erano?A leggere oggi l'assessore Sputore,i soldi non c'erano..E questa e' la seconda becera bugia ,se vogliamo credere all'Assessore Sputore..
Ma la ipocrisia e bugia piu' grande ,è trincerarsi dietro le sollecitazioni del Prefetto.
Sia ben chiaro:non siamo contro un sistema di videosorveglianza. Siamo contro questo progetto di videosorveglianza..E questo lo abbiamo piu' volte ribadito. Nel settembre 2009 invitammo i Capogruppo Consiliari ed il Presidente del Consiglio Comunale ad una aperta riflessione non solo su questo tema. Scrivemmo:
“Appare chiaro a tutti che tale scelta contrasta nettamente con la volontà del Sindaco di realizzare un sistema solo per la videosorveglianza, altamente costoso e privo di qualsiasi altro vantaggio per l'Ente e per i cittadini. A questo aggiungiamo la “misteriosa” trasformazione di un “studio di fattibilità” in Progetto preliminare e di seguito Progetto definitivo; ed infine Progetto Esecutivo, MAI DISCUSSO IN NESSUNA SEDE ISTITUZIONALE E COLLEGIALE; e che si basa su uno “studio” ANONIMO cioè PRIVO di paternità:infatti non reca la firma di nessun tecnico, o servizio o responsabile alcuno. Tutto ciò fa logicamente pensare ad un “progetto pilotato” da mano ancora “formalmente”ignota ma sostanzialmente conosciuta e del quale il Sindaco dovrà rendere conto per parte nostra in sede politica ;e per altri sicuramente in altre sedi.”
Ancor di piu' lo ribadiamo oggi,a fronte delle palesi contraddizioni che la Giunta esprime su questa vicenda. Ed aggiungiamo:qualcuno ha spiegato al Prefetto l'iter ,la situazione,la paternità del progetto?Pensiamo di no.E qualcuno ha spiegato al Prefetto che in effetti Vasto potrebbe già avere un sistema di Videosorveglianza ma nessuno lo vuole attivare perche' il “business” è già..promesso?
Allora qualcuno spieghi,in maniera convincente perchè la Rete WIFI attiva (se è ancora attiva dopo la cacciata dell'Assessore socialista Cerulli)a Vasto Marina ed in Piazza Rosetti,non viene utilizzata per la videosorveglianza, Probabilmente perche' non e' un business.
E qualcuno spieghi o ci smentisca su quanto da noi affermato nella lettera inviata a Settembre 2009;e cioe':
“Come Voi sapete, la spesa del Comune di Vasto per la telefonia ammonta complessivamente a circa 230.000,00 € l'anno. UN COSTO ELEVATO, sopratutto alla luce di quanto oggi la tecnologia ci mette a disposizione per ridurre in modo consistente le spese per questo servizio.
Oggi infatti è tecnologicamente possibile non solo ridurre i costi attraverso al adozione di differenti protocolli di comunicazione( circa il 40% in meno) ;ma adottando soluzioni gia' in uso presso molti Comuni:questo consentirebbe anche al nostro Ente di fare un vero salto di qualità e di offrire nuovi servizi ai cittadini.Questi Comuni si sono dotati di una propria rete VPN (virtual private network) che ha consentito loro la gestione di tutta la comunicazione ,sia in voce che video oltre il traffico dei dati.
L'utilizzo polivalente della Rete cittadina consente alle amministrazioni di decidere ad esempio di::
1)avvalersi di un sistema di videosorveglianza non solo su obbiettivi fissi, ma anche mobili ( vedi ad esempio la individuazione di discariche abusive ) o di punti nevralgici che di volta in volta verranno individuati ( ad es. la Riserva di Punta Aderci, controllo delle piste ciclabili, ecc...).
consentire l'utilizzo della connessione ad internet non solo ad uso interno dell'Ente, ma sopratutto come servizio ai cittadini, dando anche la possibilità della gratuità della connessione ( per un tempo limitato di ore, o per zone o per qualsiasi altro motivo ritenuto utile) allargando lo scenario della popolazione utilizzatrice della Rete;
Rendere possibile passaggio dalle attuale rete telefonica utilizzata dall'Ente al VOIP (voce tramite protocollo internet) che consentirebbe un notevolissimo risparmio economico nonché un salto tecnologico dell'Ente stesso.”
Ecco ,spiegateci e spiegate ai cittadini, paladini ondivaghi della trasparenza.

SEGRETERIA P.S.I.
VASTO

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