mercoledì 22 luglio 2009



Pasquino e... la crisi della Giunta Lapenna.

Certo che è buffo: er PD che è nato per dare stabilità ar quadro politico italiano, se rivela er massimo elemento destarbilizzante. Se pensiamo a Vasto, er PD cittadino sta tenendo alle corde er sindaco da più de n'anno con capricci infantili, rancori e ricatti. In urtimo se pretende, una vorta che se so rotti tra loro le corna, de far fuori un assessore de la Sinistra solo per ridimensionarla in quanto er PD, democraticamente, a Sinistra non vo' nessuno. Così se 'nventa che la Sinistra dee paga' la non elezione der Presidente der Consiglio comunale alla Regione e der sindaco al Consiglio provinciale, senza guarda' nemmeno che alle elezioni regionali 400 elettori der PD espressero voto senza preferenza alcuna condannando er Forte alla sconfitta per 39 voti e che, in occasione delle provinciali, nel collegio der sindaco, la Sinistra ha preso la percentuale più bassa... insomma tutto questo me ricorda du' favole der grande La Fontaine: Er lupo e l'agnello; I due tori e la rana.

Il Lupo e l'Agnello.


La favola che segue è una lezione che il forte ha sempre la miglior ragione. Un dì nell'acqua chiara d'un ruscello bevea cheto un Agnello, quand'ecco sbuca un lupo maledetto, che non mangiava forse da tre dì, che pien di rabbia grida:

- E chi ti ha detto d'intorbidar la fonte mia così? Aspetta, temerario!

- Maestà, -a lui risponde il povero innocente, -s'ella guarda, di subito vedrà ch'io mi bagno più sotto la sorgente d'un tratto, e che non posso l'acque chiare della regal sua fonte intorbidare.

- Io dico che l'intorbidi, - arrabbiato risponde il Lupo digrignando i denti, - e già l'anno passato hai sparlato di me.

- Non si può dire, perché non ero nato, ancora io succhio la mammella, o Sire.

- Ebbene sarà stato un tuo fratello.- E come, Maestà? Non ho fratelli, il giuro in verità.

- Queste son ciarle. È sempre uno di voi che mi fa sfregio, è un pezzo che lo so. Di voi, dei vostri cani e dei pastori vendetta piglierò -.

Così dicendo, in mezzo alla foresta portato il meschinello, senza processo fecegli la festa.

I due Tori e la Rana.

Una Rana, vedendo che due Tori per conto d'una Vacca erano in guerra disse: Mi seccano questi signori.

- Perché? - le chiese allor dei gracidanti qualcuno. - A te che importa, se fra loro s'infilzano gli amanti?

- Vedrai che il toro vinto e discacciato, -rispose ella al compagno, - pien di stizza verrà dal suo bel prato a medicar le piaghe nello stagno. E allor, amico, addio! Coi piè guazzando in mezzo della lama, a conto di madama, saremo noi che pagheremo il fio -.

Né poteva succedere altrimenti; ché il Toro venne e non moveva un passo senza far delle rane un gran sconquasso. In men d'un'ora ne schiacciava venti. Si vede già da un pezzo, che se i grandi commettono pazzie sono i piccini che ne van di mezzo.

Nessun commento:

Posta un commento