martedì 21 luglio 2009



Dal Comune di Vasto un appello contro i tagli alla scuola abruzzese

In un Odg presentato dai Consiglieri Nicolangelo D'Adamo e Maurizio Vicoli e approvato all'unanimità, il Consiglio comunale di Vasto ha chiesto una moratoria di tre anni ai tagli della scuola abruzzese così come accadde in Umbria a seguito del terremoto del 1997.

Riceviamo e pubblichiamo:

Su iniziativa dei Consiglieri comunali Nicolangelo D'Adamo e Maurizio Vicoli, è stato approvato ieri, all'unanimità (quindi anche con i voto del PDL), un Odg, che rimettiamo in allegato, per chiedere alla Regione di farsi promotrice presso il Governo Nazionale di una richiesta di sospensiva, per tre anni, di tutti i tagli previsti nella scuola dalla Finanziaria 2008.
Il Comitato Insegnanti Precari di Vasto ringrazia il Sindaco Luciano Lapenna, il Presidente del Consiglio comunale Peppino Forte e tutti i Consiglieri per la sensibilità mostrata a riguardo visto che molti insegnanti abruzzesi, il prossimo settembre, resteranno senza lavoro.
Ringraziamo sin da ora per la vostra ospitalità.
Comitato Insegnanti Precari
Prof.ssa Tiziana D'Attilio

ECCO L'ORDINE GIORNO VOTATO ALL'UNANIMITA' DAL CONSIGLIO COMUNALE.


IL CONSIGLIO COMUNALE DI VASTO

VISTO
Che il tragico sisma che ha colpito la Provincia Dell’Aquila ha spinto molti docenti e componenti del personale ATA a chiedere l’inserimento nelle graduatorie (ex permanenti) ad esaurimento nelle altre province abruzzesi;
Che tale richiesta poterebbe essere avanzata anche dal personale della scuola assunto a tempo indeterminato;
Che tali inserimenti produrranno problemi di disponibilità di cattedre sia a coloro che, risiedendo in una determinata provincia, da anni sono inseriti nelle suddette graduatorie e sia a quelli che verranno a trovarsi nelle condizioni di “perdente posto”;

RITENUTO
Che ogni lavoratore della scuola è nel pieno diritto di accedere alla mobilità nell’ambito delle scuole regionali e che, in particolar modo, lo sono quelli che hanno subìto in prima persona le gravi e drammatiche conseguenze del sisma;

CONSIDERATO PERO’
Che il ridimensionamento dell’organico scolastico previsto dall’ultima Finanziaria del governo nazionale porterà nelle scuole abruzzesi ad una riduzione del personale stimata in circa mille unità e che tale provvedimento, insieme a questo massiccio esodo, finirà per sovvertire tutti gli equilibri occupazionali all’interno di ciascuna provincia d’Abruzzo;
Che altresì potrebbero verificarsi, come già accaduto nelle scuole di Pescara, Giulianova, Roseto, e in altri centri dell’Abruzzo costiero, un “sovraffollamento” di lavoratori e alunni con gravi ripercussioni sul buon funzionamento scolastico;

CHIEDE
Alla Regione Abruzzo di farsi promotrice, presso il governo nazionale, di una “moratoria” di tre anni per tutti i nuovi provvedimenti e per tutti i movimenti, compresa la nuova razionalizzazione della rete scolastica, previsti nella scuola così come avvenne in Umbria in occasione del sisma del 1997.



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