sabato 8 dicembre 2012

BERLUSCONI SUONA LA CAMPANELLA

PER IL GOVERNO MONTI

E SCOPRE LE SUE MIRE SUL PAESE.

di Roberto Emiliano Piserse

In tempi non sospetti pensavamo che il Berlusca si sarebbe ricandidato. Ha troppi interessi da difendere. Anche se dovesse perdere le elezioni, come tutti i cittadini di buon senso dovrebbero augurarsi, egli sarà presente in Parlamento e avrà comunque la forza di condizionare qualsiasi governo e, ancora una volta, praticherà la politica del "do ut des", dò per ricevere. Già, comunque con lui si dovrà fare i conti, specie in termini di riforme costituzionali o che tendono a riscrivere le regole del gioco, come la riforma della legge elettorale.
Temiamo che, ancora una volta, egli conseguirà un buon successo personale e di coalizione. Egli è un ottimo comunicatore e sa quali tasti dell'animo degli elettori vanno pigiati, specialmente ora che si trova di fronte un elettorato sempre più disorientato, disilluso e sfiduciato. Ma Berkusconi, come più volte ha fatto, è capace di regalare un sogno e di far sognare un popolo che non ha più speranze e che ha paura di guardare al futuro. Il pericolo berlusconiano oggi, a nostro avviso, presto si manifesterà con questa politica "psichedelica".
Ci auguriamo che la Sinistra sia in grado di comunicare agli Italiani non solo una politica di rigore, comunque necessaria, ma anche e soprattutto una politica di speranza, specialmente in tema di lavoro (globalizzazione e delocalizzazione delle industrie), welfare e di ambiente (cambiamenti climatici).
Ci auguriamo che gli Italiani abbiano finalmente capito che, dietro l'abilità oratoria di Silvio, si nascondano soltanto interessi personali per i quali egli è capace di sacrificare ogni bene comune, così come sta dimostrando togliendo la fiducia al governo Monti e aprendo una crisi di governo nel momento in cui il nostro Paese è sotto gli occhi di tutti gli investitori internazionali e si trova in un delicato e precario equilibrio economico-finanziario.
Ci auguriamo che questa volta gli Italiani, davanti alle urne, ascoltino la propria Ragione e non rincorrino sogni che presto si trasformeranno in incubi.
Ci auguriamo che, almeno stavolta, gli elettori abbiano buona memoria e che la storia recente abbia loro insegnato qualcosa.
Ce lo auguriamo e lo speriamo. Per il bene nostro e delle generazioni future.

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